.: Discussione: Zincar. Il Consiglio deciderà sulla messa in liquidazione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Lug 2009 - 21:55
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Da milano.corriere.it:

L'assessore al bilancio: i documenti contabili non raccontavano la verità

Zincar, Fiamme Gialle in Comune
Beretta: «Bilanci non veritieri»


I militari della Guardia di Finanza a Palazzo Marino per acquisire documenti nell'ambito dell'inchiesta

MILANO - I militari della Guardia di Finanza sono stati mercoledì mattina a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per acquisire documenti nell'ambito dell'inchiesta, affidata al Pm Alfredo Robledo, sul fallimento della società Zincar, partecipata a maggioranza dallo stesso Comune. L'inchiesta ipotizza il reato di peculato e vede indagato un ex direttore generale della Zincar. I militari della Guardia di finanza, a quanto si è saputo, hanno chiesto e si sono fatti consegnare le trascrizioni delle audizioni in commissione Bilancio di tutte le persone che hanno avuto un ruolo in Zincar. Allo stato, nel registro degli indagati risulta iscritto l'ex direttore generale della società partecipata dal Comune, Francesco Baldanzi. Zincar è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano con un «buco» che va dai 14 ai 18 milioni di euro.

LA CRONISTORIA - Martedì il compito di ripercorrere in Consiglio comunale la «cronistoria» di tutta lo scandalo Zincar era toccato all’assessore al Bilancio, Giacomo Beretta. In sintesi, si è parlato di bilanci «non veritieri e volti ad occultare una situazione patrimoniale compromessa». Tradotto: il Comune acquisì la maggioranza di Zincar avendo in mano documenti contabili che non raccontavano la verità. L’assenza del sindaco non è passata inosservata. «Un fatto gravissimo, la Moratti fugge dalle sue responsabilità», l’accusa piovuta dai banchi del centrosinistra. La relazione di Beretta, allora. Che oltre al passaggio sui bilanci «non veritieri» conteneva un’altra importante sottolineatura: l’acquisto di Zincar fu deciso «dall'onorevole Albertini in qualità di commissario straordinario per il traffico, non nelle sue vesti di sindaco e quindi non attraverso una delibera di giunta». Un’iniziativa autonoma di Gabriele Albertini, insomma, che non coinvolse in nessun modo i membri della giunta di allora.

L'EX SINDACO - Lo stesso Albertini ieri è intervenuto per offrire la sua versione dei fatti: «Non c’è nessun giallo sull’acquisizione della Zincar da parte del Comune di Milano nel 2005. Al momento dell'acquisto della società da parte dell'amministrazione comunale ci fu una regolare revisione dei conti e fu la società Aem Spa, allora proprietaria esclusiva, a fissarne il valore d'acquisto, mettendo in evidenza gli utili e dunque lo stato di salute di cui la società godeva». «I dubbi semmai nascono dopo», conclude maliziosamente l’ex sindaco. In aula ha tentato di difendersi anche Vincenzo Giudice, l’ex presidente di Zincar, indicato come il principale responsabile della voragine di bilancio accumulata negli ultimi anni dalla società: «Mi sento responsabile dal punto di vista politico, perché da consigliere comunale, ho il compito di controllare il bilancio delle partecipate. Ho un 60˚ di responsabilità, come gli altri consiglieri». Per Basilio Rizzo (Lista Fo), invece, «la vicenda Zincar è la moderna mutazione genetica delle tangenti».

01 luglio 2009

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Nov 2008 - 10:33
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