Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ZINCAR. GIUNTA COMUNALE PROPONE DI VERIFICARE POSSIBILITA' DI CONCORDATO FALLIMENTARE

Avviata oggi una verifica con il Curatore fallimentare per una ipotesi di Concordato fallimentare che permetterebbe celerità e certezza dei tempi per chiudere debiti e concludere i progetti più significativi.
In parallelo sarà avviato audit interno e esposto alla Corte dei Conti.

Milano, 23 giugno 2009 - Per meglio tutelare gli interessi del Comune di Milano ed evitare incertezze collegate alla procedura fallimentare di Zincar, la Giunta del Comune di Milano ha proposto oggi di verificare con il curatore del fallimento un "concordato fallimentare" da sottoporre in seguito all'approvazione del Consiglio Comunale una volta accertatane la percorribilità. Nello stesso tempo sarà avviata anche una procedura di audit e a breve sarà inviato un esposto alla Corte dei Conti per accertare tutte le responsabilità amministrative e contabili pregresse connesse alla società, considerato che durante il mandato del Sindaco Moratti non è stata affidata alcuna nuova commessa a Zincar.
Con la nomina del nuovo Consiglio d'Amministrazione da parte dell'Amministrazione Moratti (nomina avvenuta il 28 maggio 2007) il Comune ha cominciato, infatti, un percorso di analisi e verifiche, che durante il 2008 ha portato il nuovo Consiglio d'amministrazione e gli uffici comunali a riscontrare numerose irregolarità, incongruenze e incoerenze nella gestione della società stessa.
Questo processo è quindi culminato nell'autunno 2008 nella constatazione di una situazione economica, gestionale e patrimoniale tale da porre il capitale sociale di Zincar al di sotto del minimo legale - che per legge costituisce causa di scioglimento e di messa in liquidazione della società stessa.
Questo percorso compiuto dalla Giunta del Comune di Milano ha portato ad individuare alcune condizioni con cui affrontare la situazione di Zincar fatte proprie dal Consiglio Comunale lo scorso 27 novembre.
In quella data, infatti, su proposta della Giunta il Consiglio ha deliberato di non autorizzare il mantenimento della partecipazione del Comune in Zincar, approvando lo scioglimento e la messa in liquidazione della società senza oneri aggiuntivi per l'Amministrazione rispetto all'importo di 8.003.487 euro - che costituiva la differenza ancora da liquidare alla società in relazione a 17 commesse ancora aperte dalla stessa Zincar e affidate precedentemente all’attuale Giunta.
Sotto l'impulso del liquidatore sono state esaminate varie possibilità per portare a termine la liquidazione "in bonis" ed evitare il fallimento, ma non è stato possibile individuare una soluzione fattibile (che rimanesse cioè all'interno dell'importo definito dal Consiglio, e che non configurasse un'ipotesi di danno erariale al Comune).
Nonostante la dichiarazione di fallimento di Zincar (avvenuto lo scorso 1 giugno 2009), il Comune di Milano è comunque ancora interessato a trovare una soluzione concordata, per evitare l'incertezza comunque connessa ad una procedura fallimentare, come anche per portare a compimento progetti di particolare interesse per la Città di Milano - come, ad esempio, il progetto Pic "Urban II", già in fase di avanzata realizzazione su terreno di proprietà comunale.
Questo percorso non esclude, però, ancora una approfondita ricostruzione storica delle attività, che l'Amministrazione ha commissionato alla società Price Waterhouse Coopers, per la ricostruzione del deficit accumulato da Zincar nei vari anni e sulla base della quale identificare poi le responsabilità connesse.