.: Discussione: Zona 9: scricchiola la maggioranza di centrosinistra

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Carlino Di Biase

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Inserito da Carlino Di Biase il 11 Gen 2009 - 23:38
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Lei Fiorelli non ama le domande, però una domanda retorica, a cui cioè la risposta è scontata, gliela voglio fare: ma se in coalizione ognuno vuole votare come gli pare senza tener conto della posizione dei compagni di viaggio, come si fa ad andare avanti? Per lei è possibile che debba essere sempre un partito con 14 consiglieri su 25 a fare 14 passi indietro piuttosto che il partito con un consigliere su 25 a farne uno? Mediare ok perché tutti hanno pari dignità, ma NON TUTTI HANNO LO STESSO PESO. L’elettore ha dato molti più consiglieri al PD, mi pare logico che sia il PD a dettare l’agenda. I governi Prodi 1 e 2 sono caduti proprio perché chi aveva preso 4 voti voleva contare e portare ad una mediazione impossibile chi rappresentava milioni di elettori. Se il PD parte dal bianco e un partito monoconsigliere parte dal nero, si potrà arrivare ad bianco sporco non ad un quasi nero, condivide?
Poidomani scrive in politichese :“E' necessario quindi ricreare al più presto un approccio di rispetto e di pari dignità tra le nostre forze politiche,  sulla base di una vera coerenza programmatica ad oggi spesso disattesa, concordando prima in modo puntuale e preciso, all’interno della maggioranza l’O.D.G. del Consiglio e le delibere ad esso correlate.”
In italiano vuol dire che chi ha uno, due o tre vuole pesare come chi ha 14. Concordare in modo puntuale e preciso va bene, ma in che modo? In modo che quanto leggono 19 consiglieri sul programma si adegui a quanto vogliono leggere altri 6 su quel programma? Il programma è uno, ma come tutti i programmi è interpretabile e non è completo.  Essere puntuali e precisi in italiano vuol dire non andare avanti, arenarsi anche sul colore delle foglie e il sesso degli angeli.
 

Riguardo a quanto scrive Tucci, la ringrazio per la sua osservazione. Io non ho offeso nessuno nei miei interventi, mentre i miei bravi colleghi hanno approfittato della pausa natalizia per darmi addosso. So bene che l’hanno fatto principalmente per astio verso il consenso che lei mi ha espresso: hanno compreso che la ragionevolezza la vince sulle scelte anacronistiche e ideologiche. Ho scritto estremisti di sinistra perché per me la sinistra in Italia non è solo il PRC e il PdCI (anche chiamata sinistra radicale se estremista non va bene). Ci sono i Socialisti, la Sinistra Democratica, i Verdi che è sinistra ma non estrema, visto che ce n’è una parte ancora più a sinistra e c’è il PD che abbraccia tutta l’area della sinistra moderata fino al centro riformista. Estremista quindi, come ha inteso anche lei non era in tono offensivo, anzi, voleva rimarcare il loro carattere di sinistra pura.
E poi io sarei l’infimo modo di fare politica in questo paese: offesa diretta alla mia persona e non mi aspetto le scuse perchè tanto so che le parole, i concetti e le idee per certe persone sono molto relative. Sono nato nel ’73 cioè quando il ’68 era passato da 5 anni. Cosa dovrei fare? Pensare nostalgicamente ai bei tempi andati della contestazione che non ho vissuto o guardare al futuro, alla società che ho oggi intorno a me? Nel PD spesso quando uno interviene dice “provengo da…”, io preferisco dire dove voglio andare.
 

Carlino Di Biase
Consigliere PD zona 9
Presidente commissione PMZ
Membro del direttivo PD di Niguarda
In risposta al messaggio di Giorgio Poidomani inserito il 7 Gen 2009 - 16:08
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