.: Discussione: Expo e M6: leggenda metropolitana?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Maggio 2009 - 09:26
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Da milano.repubblica.it:

Un miliardo in meno per l'Expo
il governo taglia il metrò 6

Per le opere di Expo arrivano anche i tagli dei soldi già previsti: almeno un miliardo che viene tolto dai fondi già impegnati per destinarlo alla ricostruzione in Abruzzo, ha confermato il viceministro Roberto Castelli

di Alessia Gallione e Rodolfo Sala

All’appello mancavano già due miliardi di euro. Ma adesso per le opere di Expo arrivano anche i tagli dei soldi che invece c’erano. Almeno un miliardo che viene tolto dai fondi già impegnati per destinarlo alla ricostruzione in Abruzzo, ha confermato il viceministro Roberto Castelli. Per l’Esposizione significa rinunciare a infrastrutture considerate strategiche come la nuova linea 6 della metropolitana, che avrebbero dovuto aiutare a trasportare i 29 milioni di visitatori previsti. Oggi, intanto, un nuovo cda della società del 2015. Sul tavolo il compromesso sulla sede, ma anche nuove tensioni annunciate sul bonus dell’amministratore delegato Lucio Stanca e sul piano finanziario del 2009.

Tagli alle opere. In cima alla lista c’è la M6, la nuova linea del metrò, che dovrebbe collegare Bisceglie a via Castelbarco. Il risparmio è di 871 milioni, soldi che — si assicura — verranno comunque spesi per la nuova linea del metrò in un imprecisato futuro. Ma è lo stesso viceministro leghista a confermare che ci sono altre opere da depennare per far fronte all’emergenza Abruzzo. Slitta anche il prolungamento della strada statale Varesina fino al sito dell’Expo, costo 200 milioni. M6 e tratto sud della Varesina sono ancora ferme allo studio di fattibilità, ed è per questo che si è deciso di posticiparle. Le parole di Castelli però allontano ancora di più altri due progetti già a rischio perché ancora non totalmente finanziati, le nuove linee 4 e 5 del metrò. E i prolungamenti della M2 da Cologno a Vimercate (539 milioni) e della M3 da San Donato a Paullo. C’è un altro buchetto: 18 milioni di extracosti rispetto a quanto preventivato per il prolungamento della M2 da Famagosta ad Assago, il governo copre solo tre milioni. E il completamento del progetto rimane bloccato.

Reazioni e polemiche. Il sindaco Letizia Moratti si dice fiduciosa: «Sono certa che nei tavoli istituzionali si troveranno tutte le soluzioni». Anche il governatore Roberto Formigoni assicura: «Nessun ridimensionamento, semmai si tratta di rimodulare i finanziamenti: i fondi saranno spalmati fino al 2015». L’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, è preoccupato perché l’uscita del viceministro potrebbe smontare il pressing delle istituzioni locali sul governo: «Ci sono i soldi per le opere che il Cipe deve finanziare nel 2009, quelle in fase avanzata di progettazione; per le altre arriveranno dopo, ma arriveranno; di questo abbiamo parlato con Castelli venerdì scorso al tavolo Lombardia». E il viceministro: «Venerdì ho detto chiaramente che parte dei fondi destinati al programma infrastrutturale approvato dal Cipe il 6 dicembre 2008 è stata dirottata per la ricostruzione del post terremoto; comunque la stragrande maggioranza delle opere è finanziata e garantita». «Adesso — attaccano i deputati pd Emanuele Fiano e Vinicio Peluffo — «il governo faccia sapere quali opere dovranno essere cancellate o ridotte. Si rischia di perdere l’Expo». E l’assessore provinciale ai Trasporti, Paolo Matteucci: «Le parole di Castelli non possono che preoccuparci».

La sede e il bonus. Sulla sede della società, l’amministratore delegato, Lucio Stanca, era arrivato a minacciare le dimissioni. Oggi, nuovo cda. La proposta di mediazione è quella di lasciare a Palazzo Reale una sede di rappresentanza. I 2mila metri quadrati inizialmente previsti verrebbero dimezzati e così l’affitto da 1 milione e 150mila euro annui. Ma il rappresentante del Tesoro, il leghista Leonardo Carioni, dice: «Stanca mi aveva detto che sarebbero bastati 500 metri». Ancora da trovare gli spazi per gli uffici operativi. Nuove tensioni si annunciano anche sul bonus di Stanca: vorrebbe assicurarsi il premio di produzione di 150 mila euro nel caso gli obbiettivi non venissero raggiunti per ragioni non imputabili alla sua responsabilità. Ma Carioni è critico: «Cosa vuol dire non raggiungere gli obiettivi? Se si tratta di uno slittamento di due mesi va bene, ma se il rischio è perdere Expo io me ne vado». Ultimo punto su cui si inizierà una discussione è anche il piano economico finanziario per il 2009 e la ripartizione dei fondi degli enti locali.

(14 maggio 2009)



Da Milano 2.0:

Dai tagli all'Expo i fondi per la ricostruzione in Abruzzo: salta la metrò 6, a rischio le linee 4 e 5
Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 10:24 in Milano cronaca, Milano politica

C'è l'Abruzzo, fermi tutti aveva detto in poche parole Castelli ieri.

"Dopo il disastro in Abruzzo ci siamo guardati negli occhi: prima i terremotati, poi l'Expo. E adesso, al Tavolo Lombardia, stiamo seriamente valutando di ridimensionare il programma di opere pubbliche"

Un bel paio di forbici e zacc, via la linea 6 della metropolitana. Proprio un mese fa la nostra sindaca-guerriera aveva implorato

"Expo può essere un catalizzatore di risorse, un volano per accelerare non in modo assistenziale ma in modo costruttivo il rilancio del Paese e in particolare la ri­costruzione dell'Abruzzo"

In poche parole: il terremoto dell'Abruzzo, per quanto grave sia stato, non deve fermare Expo. E chi glielo dice alla Moratti adesso che se prima mancavano due miliardi di euro adesso mancherà un altro miliardo che viene tolto dai fondi già impegnati per destinarlo alla ricostruzione in Abruzzo?

In più oggi si prevede una nuova giornata campale perchè ci sarà un nuovo cda con Lucio Stanca dopo il meeting disastroso di qualche giorno fa, nel quale il rappresentante del Tesoro, Leonardo Carioni, e quello della Provincia, Enrico Corali, avevano abbandonato la seduta in segno di protesta contro il costo eccessivo della sede scelta per la SoGe.

In più oggi si dovrebbe discutere della clausola che Stanca vorrebbe aggiungere al proprio contratto per garantirsi comunque il premio di produzione (150mila euro oltre ai 300mila fissi) se gli obiettivi non saranno raggiunti non per causa propria

Ma tornando ai tagli, dicevamo che salterà la linea 6 del metrò, quella tra Bisceglie e via Castelbarco. Si risparmierebbero così 871 milioni che però verranno comunque spesi per la nuova linea del metrò. Quando non si sa.

Slitta anche il prolungamento della strada statale Varesina fino al sito dell'Expo (200 milioni). La scelta è caduta su queste due opere perchè si è ancora fermi allo studio di fattibilità.

Ma ci sono altri due progetti ancora a rischio perché ancora non totalmente finanziati: la linea 4 (ancora lei) e 5 del metrò. Si aggiungono alla lista anche i prolungamenti della verde da Cologno a Vimercate (539 milioni) e della gialla da San Donato a Paullo.

Senza contare che il prolungamento da Famagosta ad Assago della Verde costerà 18 milioni in più rispetto a quanto preventivato (il governo copre solo 3 milioni).

Per ora per lo meno sono tutti ottimisti, dal sindaco ("Sono certa che nei tavoli istituzionali si troveranno tutte le soluzioni") al governatore Roberto Formigoni ("Nessun ridimensionamento, semmai si tratta di rimodulare i finanziamenti: i fondi saranno spalmati fino al 2015").

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 31 Ott 2008 - 15:39
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