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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 29 Ottobre, 2008 - 11:15

La Lista Fo a fianco della scuola pubblica

La Lista Fo è a fianco degli studenti, dei ricercatori, degli insegnanti e dei genitori nella difesa della scuola pubblica.
Per la democrazia

 
Assistiamo alla nascita e alla crescita di una mobilitazione di massa nelle università e nelle scuole italiane. Studenti, insegnanti, docenti, ricercatori, genitori, ma anche la cittadinanza compartecipe si stanno mobilitando per esprimere la propria forte preoccupazione, la propria opposizione e le proprie proposte in merito alla controriforma in atto, disegnata dal decreto Gelmini.
Parliamo di controriforma perché di questo si tratta. Il disegno di legge voluto dal Ministro della Pubblica Istruzione prevede seri e copiosi tagli alla formazione pubblica di ogni ordine e grado, penalizzando la ricerca scientifica e la possibilità di proseguire nelle attività didattiche dell’Anno Accademico in corso e futuro. Oltre alle riduzioni tutti noi siamo consapevoli di disegni di impostazione demagogica e che riportano la scuola pubblica indietro di 50 anni, prima della riforma che ha introdotto la scuola media obbligatoria e unica.
Infine il metodo è assolutamente contestabile: prevedere un disegno di legge di riforma del sistema scolastico che passi sotto forma di decreto è un atto autoritario che non prevede, invece, quel necessario percorso di condivisione necessario a proporre la costruzione di una scuola che sia realmente quello che Calamandrei definiva “seminarium rei pubblicae”, luogo di crescita collettiva di spiriti adatti per il rinnovo continuo della classe dirigente, per il progresso della civiltà e della società.
La centralità della scuola si legge nella sua funzione di formare la classe dirigente futura con un’estrazione  proveniente da ogni classe sociale.
Le gravi frasi espresse dal Presidente del Consiglio - poi smentite - di inviare la polizia nelle università e nelle scuole dove la mobilitazione si attiva testimoniano la volontà della destra di considerare una manifestazione pacifica una questione di ordine pubblico.
Occorre impedire che la polizia venga utilizzata da una parte politica per interessi strumentali e occorre evitare che avvenga quel taglio improponibile e indegno di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, previsto dall’articolo 64 della legge n. 133.
La crisi economica e finanziaria non deve scaricarsi in modo indeterminato sulla scuola pubblica in generale.
La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea né cattolici, né protestanti, né marxisti.
Perché siamo convinti che resistere nella difesa del carattere pubblico della scuola, della formazione professionale, dell’Università e della Ricerca Scientifica sia la strada unica e maestra per difendere la democrazia e “permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità”, come diceva Piero Calamandrei nel suo discorso pronunciato al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950.
 
Lista Uniti per Milano con Dario Fo
Ottobre 2008