.: Discussione: Se non ora quando? - Appello per commissione antimafia

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Enrico Fedrighini

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Inserito da Enrico Fedrighini il 7 Maggio 2009 - 23:54
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Se, come temo, la gia' convocata Commissione Speciale d'Inchiesta sugli interessi mafiosi attivi a Milano registrera' per la seconda volta la sola presenza dei consiglieri di minoranza (il che impedira' di fatto l'elezione formale del Presidente per un normale funzionamento della Commissione), la politica milanese avra' raggiunto un risultato di cui non andare orgogliosi e che, in termini calcistici, potremmo cosi' sintetizzare: Consiglio comunale 0 - mafia 1.
Non entro nel merito della diatriba che, coinvolgendo diversi livelli istituzionali, ha portato la maggioranza di Palazzo Marino ad assumere la scelta - secondo me sbagliata - di non partecipare ai lavori.
Vorrei limitarmi ad alcune considerazioni relative al messaggio politico prodotto da tale situazione. Un messaggio devastante.
Perche' un Consiglio comunale diviso su questo tema e' il peggiore segnale possibile per la citta', utile solo a chi ha interesse a continuare ad agire indisturbato all'ombra degli appalti pubblici, presenti e futuri.
Lo scontro politico, alimentato anche da personalismi ed eccessi di protagonismo che hanno pesato negativamente sull'esito della vicenda, ha occupato tutto lo spazio, relegando in secondo piano il vero obiettivo di interesse civile: capire in che modo oggi sia possibile affinare e meglio dirigere l'azione dell'Amministrazione ai fini di prevenire e contrastare la presenza della criminalita' organizzata in Milano, nei limiti di quelle che sono le strette competenze di un'amministrazione comunale.
La criminalita' organizzata (nelle sue multiformi strutture organizzate presenti sul territorio, autoctone e d'importazione) puo' essere validamente contrastata solo attraverso uno spirito di collaborazione istituzionale verso il comune obiettivo. Non servivano proclami e comunicati stampa: serviva iniziare da subito un lavoro duro e oscuro, per capire cose elementari ma serie: ad esempio, come sia possibile che imprese i cui titolari hanno patteggiato condanne per riciclaggio, riescano ancora oggi ad incunearsi nelle maglie del subappalto.
Ma lo spirito di parte ha prevalso, purtroppo, ancora una volta rispetto all'interesse della citta'. Ognuno rivendicando legittime ragioni, dietro la propria bandiera. Con il risultato che l'unica bandiera in grado di sventolare rischia di essere, neanche troppo metaforicamente, quella dei corleonesi.
Pessimo risultato. Pessimo messaggio per il quale, con diversi gradi, siamo responsabili tutti, nessuno escluso, compreso il sottoscritto.

Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano, gruppo Verdi

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Maggio 2009 - 16:13
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