.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance: fine dell'attesa !

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 6 Nov 2008 - 10:40
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Da ViviMilano:

Il controllo contabile sarà affidato alla Reconta Ernst & Young

Nasce la società che gestirà l'Expo
Sette nomi per 5 posti nel Cda

Venerdì 7 vertice a Roma. Il Tesoro potrebbe non indicare un proprio candidato. Bozza del sindaco: tutti i poteri a Glisenti

Si riprende da dove si era lasciato. Sala Verde a Palazzo Chigi. Domani, Letizia Moratti, commissario straordinario dell'Expo volerà a Roma per il vertice decisivo sulla società di gestione Expo. Ci dovrebbe essere Silvio Berlusconi (sempre che gli impegni in Russia non lo tengano lontano), il sottosegretario Gianni Letta, potrebbe esserci il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti oltre chiaramente al presidente della Regione Roberto Formigoni. Non ci sarà il presidente della Provincia, Filippo Penati di ritorno dal viaggio in Usa. Un replay del 2 agosto, quando con un colpo di teatro, il premier e Tremonti stracciarono il decreto sull'Expo e la costituzione della Soge più relativo statuto andarono a finire nel cestino della carta straccia.

Domani si riparte proprio dalla bozza della società e dallo statuto che la Moratti ha redatto e consegnato nelle mani del ministero dell'Economia. Dalla parte operativa. La bozza prevede che il capitale della Soge spa sarà inizialmente di 120mila euro. Il Ministero dell'Economia avrà il 40 per cento delle azioni con una quota iniziale di 48mila euro. Avrà un solo rappresentante nel cda. Non due come si pensava in precedenza. Ma potrebbe rinunciare anche a questo. Però per mantenere il controllo il ministero dell'Economia proporrà i nomi del Collegio sindacale. Seguono il Comune e la Regione con il 20 per cento e 24mila azioni ognuno (pari a 24mila euro). Infine la Provincia e la Camera di commercio con il 10 per cento.

Ma il vero cuore della bozza riguarda il cda e l'amministratore delegato. Si specifica che il cda sarà formato da 5 persone e resterà in carica fino al 2011. Ma il Tesoro potrebbe tirarsi fuori. Ci sono 7 nomi per 5 posti: Diana Bracco, Angelo Provasoli, Paolo Glisenti, Benito Benedini, Leonardo Carioni, Carlo Cerami e Paolo Alli. Nella bozza, chiaramente, non ci sono i nomi. Ma c'è un articolo che conferisce al nuovo ad la maggioranza dei poteri: «Il cda - si legge nella bozza - nomina un ad (Paolo Glisenti, proposto dalla Moratti, ndr), conferendogli tutti i poteri di gestione della società, fatta eccezione soltanto per le materie che, in base alle legge e al presente statuto, non possono essere delegate».

A sua volta l'ad potrà nominare «uno o più direttori generali determinandone le funzioni e le attribuzioni». E potrà istituire 4 consulte esterne: la Consulta Territoriale, la Consulta Ambientale, la Consulta Architettonica e il Comitato Innovazione. Gli «stipendi», a partire da quello di Glisenti, verranno decisi dallo stesso cda. Mentre sembrerebbe deciso il nome e il compenso della società che si occuperà del controllo contabile: Reconta Ernst & Young per 186mila euro.

Maurizio Giannattasio

06 novembre 2008


Da Milano 2.0:

Domani il verdetto sulla bozza del sindaco per la SoGe, ma il toto nomine è ancora infuocato
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 11:30 in Milano cronaca

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La bozza della SoGe è pronta, domani la Moratti volerà a Roma per discuterla con il Governo. Siamo nei tempi previsti per una volta, salvo complicazioni.

Appuntamento alla Sala Verde di Palazzo Chigi, con il premier Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta, Giulio Tremonti e Roberto Formigoni. Filippo Penati non ci sarà. La memoria torna indietro ad agosto quando fu strappato il vecchio decreto e il vecchio statuto delle SoGe. Ora si spera che tutto vada liscio.

La bozza per ora è nelle mani del ministro dell'Economia: il capitale della SoGe s.p.a. sarà inizialmente di 120mila euro. Il ministero dell'Economia avrà il 40% delle azioni con una quota iniziale di 48mila euro. E avrà un solo rappresentante nel cda (anzichè due come si era pensato. Volendo il ministero potrebbe anche rinunciare a questo).

Nel cda come già detto ci saranno Comune di Milano, Regione Lombardia (20% e 24mila euro a testa), Provincia di Milano e Camera di Commercio (10%).

Il cda sarà a 5 e rimarrà in carica fino al 2011. La società che si occuperà del controllo contabile invece sarà affidato alla Reconta Ernst & Young per 186mila euro.

Ma infuria ancora il toto-nomine visto che ci sono 7 nomi, ma soli 5 posti: chi sarà confermato tra Diana Bracco, Angelo Provasoli, Paolo Glisenti, Benito Benedini, Leonardo Carioni, Carlo Cerami e Paolo Alli?

Intanto nella bozza, come riporta il Corriere, c'è scritto che

il cda nomina un ad conferendogli tutti i poteri di gestione della società, fatta eccezione soltanto per le materie che, in base alla legge e al presente statuto non possono essere delegate

L'ad potrà nominare uno o più direttori generali e istituire 4 consulte esterne (Territoriale, Architettonica, Ambientale, Innovazione).

Avrà quindi molto più potere rispetto a prima. Proprio come si era auspicato in un primo momento. E' quasi fatta quindi per Paolo Glisenti.

Gli stipendi comunque saranno decisi proprio dal cda

Intanto c'è ancora preoccupazione per lo stato delle infrastrutture: durante la prima riunione del Tavolo Lombardia si era annunciato che mancano i soldi per le opere connesse per i collegamenti (coperte solo per l'80%) e per le opere necessarie.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 3 Nov 2008 - 16:43
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