.: Discussione: Piano di Zonizzazione Acustica: eppur (qualcosa) si muove!

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 2 Feb 2009 - 13:37
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Ahimè no.

Abbiamo ricevuto copia della proposta di deliberazione del consiglio comunale sulla classificazione acustica del territorio del Comune.

I consigli di zona 3, 4 e 6 hanno inviato delle osservazioni entro il termine; il Consiglio di Zona 7 con qualche giorno di ritardo.
Pressoché nessuna osservazione è stata accolta dal  settore Attuazione Politiche Ambientali, con motivazioni talvolta alquanto generiche e pretestuose.
Nel caso del Consiglio di zona 3 uno dei motivi è la mancanza della mappa allegata, che si asserisce sia sta inviata solo all'Agenzia della mobilità: ma allora se il settore sapeva che l'agenzia aveva un acopia non poteva recuperarne una copia?!?! troppa fatica segnalare la mancanza e chiederne una copia al consiglio di zona?!?!? 
Questa motivazione è veramente vergognosa nel terzo millennio!!! 
Ancora più offensiva la motivazione circa la "genericità" delle nostre osservazioni dopo che il settore ci ha messo fretta affinché dessimo il nostro parere entro il 6 novembre nella speranza di un più facile accogliemnto delle nostre proposte. Le nostree proposte non sono state accolte e il termine ultimo era il 15 novembre!!!!

NO!!!
Questa non è collaborazione tra le istituzioni e neppure partecipazione democratica al procedimento!!! 

Queste osservazioni sono state peraltro svolte anche in zona 6. Riporto qui di seguito il verbale dell'assemblea pubblica  del 25 gennaio u.s.
 

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
 ---------------------------------------------------
Piano di zonizzazione acustica del Comune di Milano
Assemblea del 25/1/2009

Presso Circolo P. Gobetti via Della Capinera 6

 

Hanno partecipato i rappresentanti di numerosi comitati impegnati nella difesa ambientale,  consiglieri di zona, consiglieri comunali, cittadini. Presenti giornalisti e RAI 3.

 

Introduce Alberto Anzalone del comitato NODECIBEL organizzatore dell’incontro. Espone la normativa vigente ed illustra i motivi dell’opposizione al piano già contenuti nei testi (volantino ed annuncio dell’assemblea)  diffusi alla cittadinanza e nell’articolo apparso su Repubblica.

In sintesi: il piano non rispetta quanto prescritto dalla legge nazionale e dalla legge regionale, non tutela in particolare i punti sensibili (scuole, ospedali, aree a verde) ed i quartieri abitativi, contiene errori di classificazione urbanistica (aree industriali non più esistenti),  non è stato discusso adeguatamente nei Consigli di zona, non è stata consultata la cittadinanza ignara di quanto sta succedendo, manca il contestuale ed obbligatorio piano di risanamento.
La legge del 1995 impone che ogni Comune si doti del piano di zonizzazione acustica per tutelare i cittadini. Il Comune di Milano si muove con circa 14 anni di ritardo solo a seguito di pressioni del difensore civico regionale ma stravolge lo spirito della legge  nazionale adottanto un piano che non tutela la salute pubblica e l’ambiente e che porterà al degrado della città.

 

Si svolge quindi un vivo dibattito. Tra gli interventi quelli dei Consiglieri Acerboni, Valdameri, Camerini, Montalbetti, dei rappresentanti dei comitati, del coordinatore della Rete dei comitati Prina, del Coordinatore comitati cittadini Crapanzani, dei cittadini presenti.

 

Si conviene che le scelte in materia debbono essere assunte in modo partecipato, i vincoli della legge nazionale debbono essere rispettati (punti sensibili, quartieri abitativi), il piano così come è non è accettabile e deve essere migliorato.
 

Valdameri, Acerboni, Camerini informano su come si è mosso il Consiglio di zona 6 che ha approvato una serie di osservazioni per modificare le classificazioni attuali.

 

I comitati dei Navigli, già impegnati nella salvaguardia e recupero del quartieri del “divertimentificio”, daranno il loro sostegno contro l’inquinamento acustico in città.

 

Il Comitato Parco Agricolo Sud Milano ha rielaborato il piano per l’intera Barona: una proposta alternativa frutto di una approfondita conoscenza del territorio. Ne è risultata una classificazione del territorio coerente e rispettosa della normativa in materia.

 

Il Comitato San Siro Vivibile attraverso fotogrammi comparativi mostra come tranquilli quartieri residenziali ed aree a verde siano stati classificati come Corso Buenos Aires tra le aree di intensa attività umana (classe IV). Non vi sono dubbi sulla volontà della Giunta di consumo più che di tutela della città.

 

Montalbetti suggerisce di organizzare un forum aperto a tutti i contributi e confida in una disponibilità dell’Amministrazione comunale a riaprire il dibattito: “un buon piano può essere l’occasione per avviare il volano virtuoso della nuova economia legata allo sviluppo compatibile”. Sul risanamento acustico si possono costruire alleanze trasversali.

  

Altri sulla base di quanto già avvenuto ritengono che vi sia un indirizzo politico rigido dell’amministrazione comunale difficilmente rimuovibile e che l’opposizione deve farsi sentire. Solo così si potrà avere un miglioramento. Infatti il rigetto delle osservazioni formulate dai Consigli di zona che si sono pronunciati non lascia ben sperare.

 

Una insegnante espone casi di molte scuole dove specie d’estate le lezioni sono molto disturbate dal rumore del traffico. Le scuole sono punti da tutelare e vanno informate su quanto sta avvenendo.

  

Crapanzano sostiene che opponendosi ci possa essere un rinvio nell’adozione del piano se non lo si accetta così come è, gli errori potranno essere eliminati con modifiche da adottare tra qualche anno. All’interno della maggioranza a Palazzo Marino il piano viene osteggiato perché non si vogliono regole e vincoli allo sviluppo urbanistico.

 

La tesi viene contestata. Dopo tanti anni di ritardo non si può accettare un piano indecente che danneggia i cittadini, un mese in più di informazione e dibattito per migliorare le classificazioni e rispettare le normative in materia non costituisce impedimento.

 

L’arch. Digiampietro, esperto di mobilità urbana  illustra i criteri generalmente adottati dalle amministrazioni comunali orientate alla tutela dell’ambiente: rispetto delle caratteristiche urbanistiche e della qualità di vita nei quartieri, misure di moderazione del traffico.

 

In conclusione si decide di proseguire nel lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza e di promuovere altri momenti di confronto prima di arrivare alla approvazione del piano in Consiglio comunale.
In risposta al messaggio di Filippo Carra inserito il 24 Dic 2008 - 10:17
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