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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Ott 2008 - 22:16
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Da ViviMilano:

Finestrini rotti e macchine ripulite degli impianti stereo

Il parking degli sprechi: 516 posti, zero auto

Il posteggio, dotato di 4 telecamere, costa 6,20 euro alla settimana. I custodi: sempre deserto. I clienti: troppi vandali

MILANO - Il custode si divide tra il giornale e i monitor dell'ufficio, ha un turno intero e quattro telecamere puntate sull'ingresso per sorvegliare l'unico mezzo che ha oltrepassato la sbarra. Il suo scooter. «Beh, nei giorni buoni capita anche di avere un'auto o due, e comunque mai insieme, la prima al mattino, l'altra al pomeriggio... ». Ieri, giornata tipo: 516 posti macchina deserti, il cartello elettronico che dà il verde e avvisa libero. Il guardiano del far nulla è pagato per controllare gli accessi nell'autosilo di via Amoretti, «parcheggio a raso» costruito dal Comune tre anni fa di fronte alla stazione delle Ferrovie Nord a Quarto Oggiaro. È aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20.

Media dei veicoli presenti: zero. Solo l'utilitaria del custode del primo turno e lo scooter del collega che gli dà il cambio. «Ma non se la prenda con noi, facciamo il nostro lavoro, chieda all'azienda... ». Sì, lo sa. Sarebbe un parcheggio d'interscambio. Auto, treni e fermata degli autobus della linea 40. A Quarto Oggiaro lo scambiano per una dogana e farebbero volentieri a cambio con un'opera più utile al quartiere: «Questo è un monumento allo spreco di denaro pubblico».

Ultima periferia nord, dunque: l'autosilo si trova dietro al centro commerciale Metropoli, accanto alla multinazionale Henkel. Arco d'ingresso verde e blu in tinta con la ferrovia, pavimento grigio e arancione, strisce riservate a dipendenti e disabili, una trentina di alberelli secchi piantati tra le corsie e sorretti da stampelle, fotografia d'un parcheggio zoppo fin dalla vegetazione. È un'area di «sosta a pagamento non custodita» e l'avviso è sul cartello. L'ha costruita il Comune e l'ha data in concessione ad Atm.

Regole e prezzi sono stabiliti per ordinanza. Un euro per lasciare l'auto quattro ore, uno e sessanta se si arriva a otto, abbonamento settimanale da 6,20 euro e quindi non proprio un investimento proibitivo, anche in tempo di crisi. È il livello delle tutele, questo sì, a essere sfavorevole. Atm, per dire, «ha la facoltà di rimuovere i veicoli irregolarmente parcheggiati addebitando le relative spese all'utente». E, soprattutto, «l'utente si assume ogni responsabilità per danni arrecati per fatto proprio agli altri veicoli», né l'azienda è «responsabile» di eventuali furti, o incidenti. I custodi hanno altro da fare. E infatti: finestrini rotti e macchine ripulite degli impianti stereo sono stati, all'inizio, la cattiva pubblicità al parcheggio.

«Colpi a ripetizione », raccontano i residenti di Quarto Oggiaro. Risultato: certi di rischiare il loro, gli automobilisti-pendolari hanno deciso di farlo senza pagare pure il biglietto. Le macchine sono allora nel centro Metropoli, lungo e sopra i marciapiedi in sosta vietata e sugli sterrati, larghe piazzole ricavate a sgommate, campagna brulla e piatta. «Fino a poco tempo fa nel parcheggio Atm c'era l'erba alta un metro», racconta Emilio Gatti, attivista del comitato di quartiere e dell'associazione Vill@perta: «Stupisce questa assoluta mancanza di strategia e investimenti». Della serie: ormai l'hai fatto, il parking, prova a farlo funzionare. «È oggettivamente mal pensato per Quarto Oggiaro, ma potrebbe drenare parte del traffico di via Bovisasca, fermare i pendolari prima dell'ingresso in città».

I treni de Le Nord sono lì apposta, di fronte alla sbarra. Arrivano dritti a Cadorna. I custodi (due), le telecamere (quattro) e la manutenzione (periodica). L'acqua alle piante e la miscela al tagliaerba. Paga Atm e l'azienda ha iniziato a far due conti. Il contratto con il Comune prevede la «remunerazione in base al pagamento della sosta» e se nessuno ci mette l'auto, qui, i rimborsi non arrivano: «Stiamo valutando progetti per aumentare la redditività del parcheggio». Cosa, ancora non si sa. I custodi, in compenso, hanno avviato un piano straordinario: apertura notturna e gratuita dei cancelli. Quando loro dormono. Fuori turno.

Armando Stella
10 ottobre 2008