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Isidoro Spirolazzi

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Inserito da Isidoro Spirolazzi il 30 Set 2008 - 11:27
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Direi qualche libertà in meno concessa dal Popolo della Libertà.

 

Ritenevo che, in virtù del roboante nome della coalizione Popolo della Libertà (FI, AN, UDC, DESTRA, LEGA NORD), qualche Consigliere di maggioranza si astenesse o non si presentasse in Consiglio per approvare un provvedimento quanto meno iniquo, invece, come bravi soldatini tutti e dico tutti hanno pensato bene di votare compatti. A dire il vero due e solo due consiglieri di FI hanno avuto l'ardire di dissentire sulla delibera, hanno però poi votato a favore alla riduzione del tempo di intervento.


Questo provvedimento, unico nel suo genere e unico consiglio di zona di Milano ad averlo adottato, lo ritengo inutile ed antidemocratico e foriero di sventura per la democrazia stessa.


Non tutti hanno il dono della sintesi, e talvolta vi sono argomenti che hanno la necessità di essere esposti, se si ha la volontà di ascoltare e capire, per ben più dei cinque minuti oggi concessi, inoltre è necessario ascoltare e non essere pregiudizialmente di parte e poter esprimere in piena libertà il proprio pensiero, cosa più difficile per chi deve, finito il Consiglio, giustificare ad altri il proprio voto.


Se invece la delibera fosse stata proposta come rimedio agli sproloqui che possono essere espressi in aula, bene, la soluzione esisteva gia nel regolamento, sarebbe bastato che chi presiede i lavori del consiglio seguisse i dibattiti. Infatti nell'articolo 23 punto cinque del Regolamento del CDZ 7, recita:”Gli interventi, la cui durata deve essere contenuta nell' ordine di cinque minuti, devono avere attinenza con quanto in discussione, in caso contrario il Presidente, dopo un primo richiamo, può togliere la parola”.


Quindi come vediamo è il Presidente che deve farsi carico di condurre il dibattito e richiamare il consigliere che non si attiene all'argomento.


In tutto questo mi meraviglia il comportamento di alcuni consiglieri di maggioranza che a parole si dicono democratici ma poi nei fatti risulta l'esatto contrario.


Si continua a dire che il cambiamento delle regole devono essere condivise, invece si mostrano i muscoli per far vedere la forza della maggioranza.


Limitare il tempo di esposizione risulta inutile e dannoso per la democraticità del Consiglio.


Limitare il già limitato tempo di intervento per poter finire prima il Consiglio e andare a casa per far fronte alle proprie faccende mi sembra non assolvere al mandato ricevuto dai cittadini, nessuno obbliga nessuno a presentarsi per essere eletti in codesto consiglio, meglio sarebbe dimettersi.


Limitare il tempo di intervento mi ricorda quella barzelletta di quel pover'uomo che per non procreare è arrivato alla decisione di tagliarsi, come direbbe Cammilleri, “gli zebedei”.


Per concludere, meglio sarebbe una più attenta conduzione del dibattito in consiglio e una più puntuale attenzione delle regole già scritte e molto spesso ignorate.



Isidoro Spirolazzi

Consigliere di zona 7

Lista Civica Ferrante
Milano


In risposta al messaggio di Rosario Pantaleo inserito il 30 Set 2008 - 10:33
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