.: Discussione: Migranti: le facce della nuova Milano per favorire l'integrazione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 12 Ott 2010 - 16:33
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Dati Istat

Milano sempre più straniera

De Corato: "Aumenti esponenziali per costi sociali e di sicurezza a carico dei comuni: immigrazione sostenibile la via d’uscita"

Milano, 12 ottobre 2010 – “Il dato dell’Istat – ha dichiarato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – che certifica una media del 7 per cento dei cittadini stranieri residenti in Italia per Milano va più che raddoppiato. Perché lì invece la media è del 16 per cento. La stessa crescita annua al primo gennaio 2010 è stata  in città del 10 per cento a fronte dell’8,8 per cento nazionale. Ci sono quartieri poi  dove 1 su tre non è italiano:  Loreto 29 per cento, Ortomercato 29 per cento, Parco Monluè-Ponte Lambro 32 per cento, Selinunte 28 per cento, Farini 30 per cento, Bovisa 29 per cento, Dergano 29 per cento.  E due degli 88 Nil, Nuclei di identità locale, sono già a maggioranza stranieri: Parco Bosco 61 per cento e Triulzo Superiore 62 per cento. Senza dimenticare poi la presenza stimata a Milano di circa 50 mila clandestini. Ogni analisi sociologica, ogni dibattito sulla sicurezza, sulle problematiche sociali, non può ignorare questa fotografia che dà un quadro unico della metropoli” .


“In un quartiere come la Comasina, 26 per cento di stranieri – ha sottolineato De Corato – l’immigrazione in dieci anni è cresciuta del 445 per cento. Sul lungo periodo i dati sono ancora più eclatanti. Perché, secondo il Servizio Statistica, in trent’anni Milano ha perso il 32 per cento degli italiani. Mentre contemporaneamente gli stranieri sono cresciuti dell’835 per cento. Ovvero è stata svuotata di 528mila milanesi (da 1.663.361 a 1.105.310) gonfiandosi di 185mila stranieri (da 22.238 a 208.021). Investire nell’integrazione è uno slogan facile. Ma tradotto in pratica significa costi sociali, economici e per la sicurezza a carico dei Comuni in crescita esponenziale. La via d’uscita non è dire sì o no all’ immigrazione, ma all’immigrazione sostenibile”.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 27 Set 2008 - 14:20
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