.: Discussione: Migranti: le facce della nuova Milano per favorire l'integrazione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Set 2010 - 14:05
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Statistica. Rallenta crescita romeni, boom di ucraini

Un milanese su 6 è straniero


Nei primi 7 mesi dell'anno 2mila italiani in meno e 9mila immigrati in più che raggiungono quota 208mila. De Corato: "Importante insistere su rispetto delle nostre leggi e dei nostri valori"

Milano, 1 settembre 2010 – “La nuova fotografia scattata dal servizio Statistica del Comune (in allegato) al 31 luglio 2010 è quella di una città dove la popolazione continua a svuotarsi di milanesi e a crescere solo di stranieri. Nei primi 7 mesi dell’anno  la popolazione italiana è calata di circa 2000 unità passando da 1.107.189 a 1.105.310. Contemporaneamente quella straniera, rappresentata da ben 155 Paesi diversi, è cresciuta di quasi 9000 presenze passando da 199.372 a 208.021. Una cifra che rappresenta ormai quasi il 16% dei residenti (1.313.000) a fronte di una media nazionale che è intorno al 6,5%. Nelle prime dieci nazionalità più rappresentate dominano i filippini (32 mila), seguiti da egiziani (27 mila) e cinesi (18 mila). Rallenta la crescita dei romeni dopo il boom degli scorsi anni (+17% nel 2009 rispetto al 2008) con un +5% nei primi sette mesi dell’anno. Numeri in linea con gli aumenti di peruviani e cinesi. Crescita doppia, invece, per gli ucraini (+10%)”.

Lo comunica il vice Sindaco e a assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

“Trent’anni fa – spiega De Corato – gli immigrati erano 21 mila, uno su cento: oggi sono 1 su 6. Ma  più realisticamente 1 su 5, considerato che a Milano sono stimati 50 mila clandestini. E la città ha una veste prevalentemente asiatica (74 mila presenze) e africana (46 mila)  con gli europei (45 mila) e americani (42 mila) in inferiorità numerica. Un mutamento epocale se si pensa che solo nel 1979 erano gli svizzeri gli stranieri più rappresentati (1.673), seguiti da tedeschi (1.274) e britannici (788). Con un popolazione complessiva che era di 1.677. 000 abitanti. Ovvero 300 mila residenti più di oggi”.

“L’identità futura della città  – sottolinea De Corato – è dunque segnata da numeri galoppanti. Il che rende necessario insistere sul rispetto delle leggi italiane e sui valori fondanti dell’Occidente come precondizioni all’integrazione. E sul massimo rigore per chi vive clandestinamente, per chi attua comportamenti che sono una minaccia alla sicurezza pubblica e dello Stato o lesivi della dignità della donna. Il gravissimo episodio accaduto a Torino dove una ragazza marocchina è stata sfregiata con l’acido da un connazionale respinto, e un fatto quasi analogo accaduto ieri in piazza Prealpi a Milano, vittima una diciannovenne peruviana ferita al volto dall’ex fidanzato, sono la riprova di come l’accoglienza indistinta per tutti sia una chimera. Chi sceglie le strade della violenza e i canali dell’illegalità non ha diritto all’accoglienza”.

SCHEDA - La popolazione straniera a Milano al 31072010

Da milano.corriere.it:

Studio dell'Ufficio statistica del Comune

Immigrati, a Milano sono 208mila (16%)

Tra i più numerosi, filippini, egiziani e cinesi. Italiani in calo. De Corato: «Una chimera l'accoglienza per tutti»

MILANO - Crescono gli stranieri, diminuiscono i milanesi. A scattare la fotografia della popolazione meneghina è l'Ufficio statistica del Comune, che registra che gli immigrati all'ombra della Madonnina raggiungono quota 208 mila, sfiorando il 16% dei residenti, mentre gli italiani calano di 2mila unità. Sono quasi 9mila i nuovi stranieri entrati in città nel 2010. Le etnie più rappresentate sono quelle degli asiatici (74mila) e degli africani (46mila), mentre rallenta la crescita dei romeni e si registra un boom di ucraini. Al 31 luglio 2010, la città conferma il trend già registrato nei mesi passati: la crescita è dovuta solo agli stranieri. La popolazione italiana infatti è passata da 1.107.189 a 1.105.310 individui. Contemporaneamente quella straniera, rappresentata da ben 155 Paesi diversi, è passata da 199.372 a 208.021. Una cifra che rappresenta ormai quasi il 16% dei residenti (1.313.000) a fronte di una media nazionale che è intorno al 6,5%. Tra le prime dieci nazionalità, dominano i filippini (32 mila), seguiti da egiziani (27 mila) e cinesi (18 mila). Rallenta la crescita dei romeni dopo il boom degli scorsi anni (+17% nel 2009 rispetto al 2008) con un +5% nei primi sette mesi dell'anno. Numeri in linea con gli aumenti di peruviani e cinesi. Crescita doppia, invece, per gli ucraini (+10%).

«TRENT'ANNI FA, SVIZZERI E TEDESCHI».
«Trent'anni fa - scrive in una nota il vice sindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato - gli immigrati erano 21 mila, uno su cento: oggi sono 1 su 6. Ma più realisticamente 1 su 5, considerato che a Milano sono stimati 50 mila clandestini. E la città ha una veste prevalentemente asiatica e africana, con gli europei (45 mila) e gli americani (42 mila) in inferiorità numerica». Si tratta di un mutamento epocale «se si pensa che solo nel 1979 erano gli svizzeri gli stranieri più rappresentati (1.673), seguiti da tedeschi (1.274) e britannici (788). Con un popolazione complessiva che era di 1.677. 000 abitanti. Ovvero 300 mila residenti più di oggi». Numeri, quelli attuali, che secondo il vicesindaco rendono necessario «insistere sul rispetto delle leggi italiane e sui valori fondanti dell'Occidente come precondizioni all'integrazione. E sul massimo rigore per chi vive clandestinamente, per chi attua comportamenti che sono una minaccia alla sicurezza pubblica e dello Stato o lesivi della dignità della donna». «L'accoglienza indistinta per tutti è una chimera. Chi sceglie le strade della violenza e i canali dell'illegalità non ne ha diritto».

Redazione online
01 settembre 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 27 Set 2008 - 14:20
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