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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 8 Ott 2009 - 12:14
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Da milano.corriere.it:

La Moratti: problemi di sicurezza

Pdl, sì alla moschea. Lega: pronti
a chiedere il parere dei cittadini


Confermato l’incontro con Maroni. Salvini: referendum popolare. Resta il nodo politico

MILANO - Il nodo è politico. Il Pdl pare avere sciolto tutti i dubbi sulla necessità di realizzare una o più moschee in città, ma la Le­ga resta sulle barricate: «Su una questione del genere biso­gna sentire il parere dei milane­si e noi siamo pronti, se si darà il via libera alla moschea, a or­ganizzare cento gazebo per fare un referendum popolare», riba­disce il capogruppo del Carroc­cio, Matteo Salvini. Proprio per evitare spaccatu­re in maggioranza, durante il vertice dell’altro giorno fra sin­daco e Pdl si è deciso di chiama­re in causa il ministro Roberto Maroni, che la prossima setti­mana incontrerà Letizia Morat­ti. «Deve spiegarci lui quale è la migliore soluzione per garan­tire l’ordine pubblico», hanno ribadito sindaco e vertici del Pdl.

La questione tecnica riguar­da la legge, annunciata dal Vi­minale, che regolamenti l’eser­cizio del culto. Ma, si diceva, il nodo è politico: l’auspicio è che l’intervento di Maroni co­stringa la Lega ad abbandonare le posizioni oltranziste. Ma i vertici del Pdl rifiutano l’accu­sa di voler delegare la decisio­ne: «Non stiamo scaricando il problema sul ministro degli In­terni — ribadisce l’onorevole Maurizio Lupi, tra i presenti al vertice di casa Moratti — visto che siamo abituati ad assumer­ci le nostre responsabilità fino in fondo. Ma, se esiste un pro­blema di sicurezza, va affronta­to con chi ha competenze mas­sime su questa materia e quin­di con il ministro e con il prefet­to. D’altra parte — conclude Lu­pi — sulla chiusura di viale Jen­ner non erano intervenuti lo­ro?».

La chiamata in causa di Ma­roni, in realtà, è stata letta an­che da qualche consigliere del Pdl come una resa alle posizio­ni leghiste. Il vicecapogruppo in consiglio comunale Alberto Garocchio, ad esempio, insiste: «La questione della moschea deve essere risolta a Milano, in consiglio comunale, da chi del­la maggioranza voterà a favore di questo provvedimento». Già nei giorni precedenti il suo col­lega Aldo Brandirali aveva tuo­nato: «Basta assecondare le po­sizioni della Lega». Così Garoc­chio: «Stanno davvero esage­rando. La maggioranza ha una propria autonomia che deve es­sere difesa».

Il capogruppo del Pdl a Palaz­zo Marino, Giulio Gallera, chia­risce la posizione del partito: «Noi siamo perché la libertà di culto venga garantita. Faremo una mozione per incaricare la giunta di individuare le caratte­ristiche delle aree da destinare a questo uso: immaginiamo che l’incontro tra Maroni e sin­daco vorrà soltanto puntualiz­zare questi aspetti tecnici. Ma­roni vuole disciplinare il tema e non ha mai detto un no pre­giudiziale alla moschea: in que­sto, Salvini è già stato smentito e riteniamo dovrà farsene una ragione..». L’iter burocratico è confermato anche dall’assesso­re comunale all’Urbanistica, Carlo Masseroli: «Non sarà il Comune a individuare le aree: come per tutti i servizi, ci sarà un privato che presenterà una domanda con una proposta di terreno. Noi verificheremo se l’area ha i requisiti necessari, anche sulla base delle indicazio­ni che ci darà il ministro». Punzecchia la Lega anche il capogruppo udc, Pasquale Sal­vatore: «A distanza di mesi, stiamo ancora aspettando al so­luzione su viale Jenner che Ma­roni e la Lega ci avevano pro­messo».

Elisabetta Soglio

08 ottobre 2009
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 6 Ott 2009 - 12:14
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