Il partito sta valutando che cosa fare per la sostituzione: si parla insistentemente dell'entrata di un esterno (Maurizio Bernardo), ma il gruppo, che chiede la promozione di un consigliere, sta già dando segnali di instabilità colti anche durante la seduta consiliare di ieri. Lupi spiega: «Una strada è quella di premiare la classe dirigente che si è formata in consiglio comunale, conosce la macchina comunale ed ha lavorato bene fin qui. Non nego che l'ingresso di un esterno potrebbe dare valore aggiunto: ma forse le due cose si potrebbero unire rivedendo complessivamente la distribuzione delle deleghe». Di questo si discuterà la prossima settimana nell'incontro già fissato con il sindaco: «Le avevamo già spiegato, e le ripeteremo, che un rimpasto più ampio potrebbe essere occasione per rilanciare l'attività di questa giunta».

I problemi aperti, in effetti, sono molti e sono stati elencati dai partiti di centrodestra nell'ultimo vertice con la Moratti. Si parte dall'Expo: «L'impasse di questi 2 mesi, spesi a cercare la forma organizzativa migliore per vincere la sfida, va superata». Anche Lupi sostiene che «sia positivo pensare a un amministratore delegato con poteri definiti e a un cda molto autorevole che nella sua nomina rappresenti sia le istituzioni che la società civile». Però, «bisogna dare una accelerata».

Forza Italia ha posto al sindaco anche il tema delle società a partecipazione municipale, «che devono essere segno dell'efficienza nell'erogare i servizi». «Il caso A2A — incalza Lupi — deve farci riflettere, soprattutto in vista dell'analoga fusione delle aziende tramviarie di Milano e Torino». Uno stop? «Guarderemo con molta attenzione il progetto industriale che si sta elaborando. Ribadiamo che obiettivo Atm non è di fare una azienda che aumenti la propria dimensione ma che sia efficiente, sia presente sul territorio e faccia investimenti. Non inseguiamo percorsi finanziari, ma industriali e di servizio». Cautela anche sull'ecopass: «Non ci siano fughe in avanti. Chiudiamo la sperimentazione e decidiamo insieme. Facciamo una cosa per volta». Magari, partendo dal rimpasto.

26 settembre 2008