di Zita Dazzi

Invece del caffè e dei pasticcini, hanno portato i pargoli rimasti a casa per lo slittamento di una settimana dell'apertura delle materne. Dopo oltre un'ora di presidio sotto gli uffici di largo Treves, l'assessore all'Educazione, Mariolina Moioli, ha accettato di ascoltare una delegazione delle mamme che protestano per i disagi che stanno vivendo le 21mila famiglie che frequentano i 170 asili comunali.

Un confronto durato un'ora dal quale le famiglie sono uscite deluse: «L'assessore ha ammesso il ritardo nella comunicazione ma ha minimizzato, come non capisse i problemi delle famiglie che lavorano e che hanno dovuto arrangiarsi a sistemare i figli», spiegano Simona Ranon e Laura Frigerio dell'associazione Chiedo Asilo. L'assessore ha confermato le decisioni di Ferragosto, comunicate alle famiglie via sms la settimana scorsa: «Il calendario regionale ha fissato l'apertura per l'8 settembre. Riconosco un ritardo nella comunicazione, che supereremo con il dialogo. Purtroppo erano stati affissi cartelli sbagliati».

Un tentativo di mediazione l'ha fatto anche Alessandro Miano (Assoconsumatori), che oggi presenterà una denuncia in Procura e un esposto in Comune per l'interruzione di pubblico servizio: «L'assessore ci ha detto di non poter fare marcia indietro perché le maestre insorgerebbero». Ma Tatiana Cazzaniga della Cgil la smentisce: «Le educatrici sono già in servizio».

Critiche pesanti alla «gestione della questione asili da parte dell'assessorato che porge inutili e tardive scuse invece di risolvere i problemi» arrivano dai consiglieri David Gentili, Francesca Zajczyk (Pd) e da Patrizia Quartieri (Prc), mentre Maurizio Baruffi dei Verdi sottolinea che «il calendario scolastico regionale è stato reso noto a dicembre, mentre il Comune ha avvisato le famiglie con otto mesi di ritardo».