.: Discussione: Innse Presse al Rubattino

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 13 Feb 2009 - 12:40
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Questo è il comunicato del centro sinistra, letto ieri in Consiglio di Zona.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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Comunicato
Presentato al Consiglio di Zona del 12 febbraio 2009

Il 10 febbraio scorso è stato un triste e brutto giorno per Milano, città simbolo del lavoro e dell’operosità, a seguito dei gravi episodi accaduti in via Caduti di Marcinelle durante il presidio permanente degli operai della INNSE alla “loro” fabbrica.


Non bisogna nascondere la gravità per quanto accaduto: Silvano Genta -asserito "imprenditore"- ha voluto con la forza entrare in possesso dei "suoi" beni.

Nei confronti dei 49 operai e delle loro famiglie, della fabbrica storica e della produzione nazionale di manufatti esportati in tutto il mondo non ha mostrato alcun interesse, né dal punto di vista umano, né dal punto di vista imprenditoriale.

Nessuna considerazione e rispetto nei confronti delle innumerevoli Istituzioni che in passato gli hanno dato fiducia e che più recentemente hanno cercato soluzioni condivise e ragionevoli che non compromettessero l’attività produttiva.

Silvano Genta, invece, non ha mantenuto quasi nessuno degli impegni assunti con la Provincia di Milano, quando ha acquistato la INNSE in amministrazione controllata a prezzi stracciati:

- ha tenuto a busta paga gli operai per il tempo strettamente necessario ossia sino al termine della convenzione e subito dopo li ha licenziati, anche se vi erano commesse da ultimare;

- ha rilevato i macchinari per soli € 700.000 circa, mentre il loro valore era di oltre € 4.000.000, all’evidente fine di smontarli e rivenderli al miglior acquirente;

-non ha effettuato alcun investimento e rilancio della fabbrica.


Ciò nonostante, martedì 10 febbraio, all’alba, polizia di stato e carabinieri si sono presentati in massa: non per chiedere conto al “signor” Genta del suo operato, ma per consentirgli di asportare alcuni manufatti della vecchia produzione.

Dentro alla fabbrica i camion, fuori gli operai e un centinaio di cittadini e cittadine solidali con gli operai.

Fuori il presidio che la polizia giunge a colpire con i manganelli in maniera brutale, anziché limitarsi a mantenere la posizione: un operaio ferito alla testa, altri contusi.


Il centrosinistra
stigmatizza
l’uso brutale della forza che Carabinieri e Polizia di Stato non hanno esitato a mettere in atto nei confronti degli operai e delle persone presenti.

Manifesta piena solidarietà
nei confronti degli operai dell’INNSE, che nei fatti e per mesi hanno dimostrato di voler onestamente e orgogliosamente lavorare.

Loro e le loro famiglie vivono del lavoro, questo stanno difendendo.

Rammenta
che l’accordo di programma per la riqualificazione dell’area Innocenti (il cosiddetto PRU Rubattino) prevedeva espressamente che la fabbrica potesse continuare ad esistere, perché nessuno dell’allora Consiglio di Zona –così come i consiglieri di centrosinistra di oggi- hai mai pensato di cancellare quella attività produttiva (peraltro non inquinante), in quanto essa può coesistere con il programma di riqualificazione

Molte soluzioni sono infatti percorribili e attuabili, purché ci sia la volontà da parte delle istituzioni e dei soggetti privati coinvolti di non sacrificare l’unica e ultima “fabbrica” in zona 3, agli interessi della speculazione immobiliaristica.

Tanto più che il 28 febbraio prossimo cambieranno quasi certamente gli assetti societari dell’immobiliare Aedes, proprietaria dell’area, ed è doveroso riprendere la trattativa con i nuovi amministratori di Aedes per giungere a una soluzione positiva della vicenda.

La crisi globale sta distruggendo posti di lavoro ed è perciò irresponsabile cancellare una fabbrica che è produttiva e competitiva e disperdere esperienza e competenza dei lavoratori.

sollecita
le istituzioni tutte – Comune di Milano, Provincia, Regione e Prefettura- a pretendere, con ferma determinazione, che Aedes e Genta riprendano, in buona fede, l’esame delle possibili soluzioni alla vicenda dell’INNSE, senza perseguire a tutti i costi lo smantellamento della fabbrica per evidenti fini speculativi.

e si rivolge anche
all'opinione pubblica, a tutti i cittadini:

quanto sta accadendo non può, non deve avvenire nell'indifferenza: i lavoratori dell'INNSE non vanno lasciati soli, devono sentire l'appoggio di tutta la città.

I Consiglieri di             Partito Democratico

                                   Lista Ferrante

                                   Rifondazione Comunista

                                   Verdi

                                   Lista Dario Fo

                                   Socialisti, Liberali, Radicali


In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 12 Feb 2009 - 10:20
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