.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Nov 2010 - 16:38
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Da milano.corriere.it:

Modello Berlino - Progetto pilota da Melchiorre Gioia a Forlanini

Ciclabili invase dalle auto, Masseroli: patto sociale tra ciclisti e guidatori

«Corsie comuni, ma precedenza alle due ruote. Stiamo introducendo nuove regole, devono essere assimilate»

MILANO - Pennellate gialle contro piste protette. E un «patto sociale» tra automobilisti e ciclisti per affrontare il nuovo corso delle piste ciclabili. Palazzo Marino intende andare avanti con le strisce gialle «pitturate» sulla strada che delimitano le aree per le biciclette. C'è già un progetto pilota che parte da Melchiorre Gioia per raggiungere la periferia Est della città, fino a Forlanini. Una scommessa che l'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli vuole giocare fino in fondo. Anche se i primi risultati non sono stati incoraggianti. Il modello «berlinese» stenta a prendere piede. Come nel caso della Cerchia dei Navigli - con le strisce gialle dal Policlinico alla biblioteca Sormani - dove le auto se ne infischiano delle corsie riservate e invadono prepotentemente lo spazio destinato alle bici. Tanto che il Comune ha dovuto inserire dei piccoli dissuasori per evitare incidenti e invasioni di campo. «Sono convinto che in città - attacca Masseroli - stia maturando la voglia di muoversi anche in bici. La grande sfida è generare delle regole nuove di convivenza tra pedoni, auto, biciclette e moto. Questo è il concetto del progetto pilota che vogliamo realizzare».

Le ciclabili «invase»

Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»   Le ciclabili «invase»

E a differenza della Cerchia dei Navigli, un vecchio progetto dell'amministrazione, la nuova sperimentazione avrà delle regole ben precise: «Stiamo individuando delle vie dove si possano muovere insieme i vari tipi di veicoli, con dei limiti di velocità e con priorità ciclabile». Una «rete di mobilità ciclabile» sul modello berlinese, insiste Masseroli, con una segnaletica molto leggera. «Perché non dobbiamo pensare alle piste ciclabili come a delle infrastrutture e neanche come una guerra tra auto contro bici».

Restano i comportamenti scorretti degli automobilisti, liberi di scorrazzare negli spazi riservati alle bici: «Stiamo introducendo delle nuove regole ed è chiaro che devono essere assimilate dalla cittadinanza. Non mi stupisce che le prime pennellate trovino una certa incomprensione. Il rispetto delle regole crescerà quanto più la gente userà le piste ciclabili. E le userà quando ci saranno dei percorsi che ti permettono di muoverti veramente in città. È chiaro che per raggiungere questo obiettivo ci vuole un patto sociale tra automobilisti e ciclisti, ci vuole fiducia e ci vuole coraggio». Per questo, accanto alla sperimentazione nella zona Nord-est, si procederà alla definizione di massima di una «rete ciclabile» dell'intera città. «E chiederemo ai cittadini - conclude Masseroli - di darci i loro suggerimenti via per via, strada per strada. Così da non calare il progetto dall'alto o di entrare in modo violento sulla città, ma di dare a tutti un'opportunità in più».

Maurizio Giannattasio
10 novembre 2010

avviata la fase 2 di BikeMi

In risposta al messaggio di Eugenio Galli inserito il 18 Lug 2008 - 16:08
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