.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 29 Set 2009 - 11:57
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Da milano.corriere.it:

Gli assessori: avanti con le corsie riservate, ma attenzione a non penalizzare i residenti

«Piste ciclabili senza togliere posti auto»


In aumento gli abbonati del bike sharing. La Moratti: estenderemo il servizio


Via a nuove piste ciclabili, ma senza tagliare parcheggi e rispettando le esigenze dei re­sidenti. Incontro interlocuto­rio quello di ieri a Palazzo Ma­rino tra Letizia Moratti e il po­ol di assessori coinvolti nelle decisioni su traffico e verde. «Ci rivedremo settimana pros­sima», ha tagliato corto il sin­daco. Ma l’indicazione arriva­ta dagli assessori è chiara: stu­diare metro per metro la map­pa delle future piste ciclabili e procedere con cautela. Corsie riservate, in pratica, senza to­gliere spazi ai posti auto dei residenti e senza intralciare troppo il traffico. L’assessore ai Trasporti Edoardo Croci è comunque soddisfatto: «È sta­to un momento di condivisio­ne sull’obiettivo generale: svi­luppare la rete ciclabile della città». Conferma l’assessore al Verde Maurizio Cadeo: «I tecnici valuteranno con estre­ma attenzione i percorsi da ri­servare ai ciclisti. Il sindaco ci ha chiesto di fare squadra e di trovare soluzioni condivise». Insomma: avanti ma con giu­dizio e realismo.

Procede spedito invece il progetto bike sharing. Ieri è arrivata la stazione numero cento, in via Borgogna, due passi da piazza San Babila. «Abbiamo deciso — ha detto la Moratti — di allargare que­sto servizio che ha dato un ri­sultato estremamente positi­vo. Sono oltre 11mila gli abbo­namenti annuali e circa 10mi­la i giornalieri, e i prelievi so­no stati 480mila in questi pri­mi 10 mesi. È un servizio mol­to apprezzato dai milanesi e per questo lo estenderemo». Soddisfatta la Moratti, entu­siasta Croci: «La cosa impor­tante è le bici vengono prele­vate di più durante i giorni fe­riali. Vuol dire che il bike sha­ring non è vissuto solo in fun­zione della scampagnata do­menicale. È a tutti gli effetti considerato un mezzo pubbli­co». Il presidente di Atm Elio Catania ribadisce il concetto: «In pochi mesi a Milano abbia­mo realizzato quello che altre città hanno realizzato in an­ni».

Ciclobby durante la settima­na della mobilità sostenibile ha condotto un censimento. I volontari, come ogni anno, hanno contato i passaggi di bi­ci lungo la Cerchia dei Navi­gli, dalle 7,30 al­le 18,30. Risulta­to: nel 2008 i ci­clisti avvistati sono stati 28.400, quest’an­no 29.100. Un più tre per cen­to che fa ben sperare. «Dimo­stra soprattutto una cosa — commenta il presidente Eugenio Galli —: c’è una crescita dei ciclisti no­nostante continuino a manca­re interventi concreti per dare strada alle bici». Il cahier de doléances è lungo: poche cor­sie ciclabili, pochissime zone 30 (quelle a velocità limitata per le auto), difficoltà nel tra­sporto su bus e metrò, insuffi­cienza di rastrelliere e par­cheggi sicuri. E poi — prose­gue Galli — il tavolo di con­fronto con il Comune è ormai fermo». E il bike sharing? «So­lo coprendo tutta la città po­trà essere un vero mezzo pub­blico». Considerazione finale: «Nonostante tutto i ciclisti au­mentano. Se si adottasse una politica coerente e concreta la crescita sarebbe esponenzia­le» .

Andrea Senesi
Armando Stella

29 settembre 2009
In risposta al messaggio di Eugenio Galli inserito il 18 Lug 2008 - 16:08
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