.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Maurizio Baruffi

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Inserito da Maurizio Baruffi il 2 Apr 2009 - 10:35
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Ho riassunto in un documento i suggerimenti che mi sono arrivati in relazione al bike sharing milanese e l'ho trasmesso a clear channel, atm e all'assessore croci.
 
Grazie a quanti hanno collaborato, a presto,
 
Maurizio Baruffi
Capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino
tel 0288450208-9 fax 0288450062

 

Segue il documento riassuntivo:

Nei giorni scorsi ho sollecitato sul mio blog opinioni in merito al funzionamento del bike sharing a Milano. Senza alcuna pretesa scientifica né di rappresentatività del campione ecco le risposte più significative e i suggerimenti più specifici.
Due sono le richieste avanzate con maggiore insistenza: il prolungamento dell’orario nella fascia notturna, prolungando almeno fino all’1 di notte e alle 2 nel fine settimana e la possibilità di avere alcune biciclette dotate di seggiolino per i bambini.
E’ interessante vedere, dunque, come l’utenza avanzi richieste che rappresentano segmenti diversi di popolazione, da un lato chi ama e può far tardi la sera, dall’altro chi ha bisogno di un servizio più efficiente nella quotidianità.
Molti poi chiedono che venga facilitato l’utilizzo anche occasionale, magari con il pagamento diretto tramite carta di credito senza bisogno di acquistare una carta specifica. Sul tema della carta di credito c’è anche chi sostiene che sia un sistema penalizzante perché molti giovani non la posseggono, qualcuno invece chiede la totale gratuità del servizio che dovrebbe essere già ripagato dalla pubblicità.
Il tema dell’utenza occasionale si lega poi anche agli eventi eccezionali. Viene suggerito, per esempio, di prevedere tessere offerte dagli alberghi in occasione di manifestazioni particolari come le settimane della moda o il salone del mobile.
Una richiesta è quella di poter utilizzare l’abbonamento annuale ATM anche per il bike sharing, senza dover ricorrere a due tesserini differenti, così come altri utenti segnalano che andrebbero integrati gli abbonamenti al car sharing o al servizio di sosta Milano, sempre gestiti da ATM. E’ come se gli utenti avessero in testa in modo molto più chiaro degli amministratori del servizio cosa voglia dire integrazione modale per gli spostamenti e integrazione tariffaria. C’è poi chi – vero animale metropolitano - si spinge a chiedere l’accessibilità al sito dal telefonino, oggi negata per problemi tecnici.
Un pacchetto di sollecitazioni mira al rapido completamento delle stazioni previste e a un ulteriore ampliamento della disponibilità di stazioni, in particolare in direzione delle università (Città Studi su tutte), delle aree a traffico limitato come Paolo Sarpi.
Quando apriamo però il capitolo della ciclabilità milanese in generale si ritrovano molte note dolenti. Alcuni si chiedono come sia possibile usare il bike sharing data l’inadeguatezza della rete ciclabile, altri lamentano la scarsa sicurezza che si prova andando in bici, diversi – ciclisti abituali con la propria bicicletta – lamentano che l’introduzione delle stazioni di Bikemi non sia accompagnato da maggiori disponibilità di rastrelliere per le bici “normali”.
Una lamentela generalizzata è la mancanza di informazioni adeguate sul funzionamento del servizio e sulla dislocazione delle altre stazioni che dovrebbe essere facilmente reperibile su un display ad ogni punto attivo di Bikemi. Inoltre le stazioni vengono considerate troppo poco visibili nella confusione dell’arredo urbano della città.
Viene apprezzata la buona manutenzione delle bici, che però hanno qualche problema col cambio e col sellino che scende perché è complicato da fissare.
Un utente segnala la mancanza della stazione di Via Conservatorio, pure prevista, un altro ne chiede una al Parco delle Basiliche in Via Molino delle Armi. Una protesta è contro le auto che posteggiano nei posti riservati alle bici di Piazza V Giornate, un’altra è contro le bici che hanno tolto posti auto in Via Numa Pompilio.
Il mio auspicio è che i suggerimenti di chi usa Bikemi – e certamente non solo quelli di quanti mi hanno scritto personalmente – vengano presi in considerazione da Clear Channel, da ATM e dal Comune, visto che tutti hanno una parte in questa vicenda. Più biciclette ci saranno sulle strade, maggiore sarà l’effetto di massa critica che serve per ribaltare le politiche del traffico e della mobilità a Milano. Strade alle bici e percorsi protetti per chi si ostina a muoversi in auto.

In risposta al messaggio di Maurizio Baruffi inserito il 9 Mar 2009 - 16:54
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