.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Eugenio Galli

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Inserito da Eugenio Galli il 14 Dic 2008 - 19:03
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Nuova stazione, vecchi problemi

 

Milioni di euro di spesa, ma per la bici neanche le briciole

 

Stazione di Milano Centrale, 13 dicembre 2008.

La più grande stazione ferroviaria italiana esce completamente rinnovata grazie ad un profondo e costoso intervento di ristrutturazione che ne ha ridisegnato anche molte funzioni per renderla accogliente, moderna e orientata al futuro. E all’alta velocità, come nuovo imperativo etico della mobilità (che però secondo noi non può essere l’unico parametro di efficienza).

 

Ma se, in tutta Europa, in occasione di interventi di tale importanza si cerca – sin dalla fase progettuale – di favorire in ogni modo la mobilità sostenibile, con una solida alleanza tra bici e mezzi pubblici, qui  ancora una volta la si è dimenticata.

 

Perché si è persa questa opportunità per inserire una Bicistazione (punto di noleggio, deposito, riparazione, assistenza alle bici e ai ciclisti), rendendo finalmente agevole lo scambio modale tra treno e bici?

 

Chi accede alla Stazione Centrale di Milano in bicicletta che tipo di accoglienza trova?

Nessun parcheggio coperto, ascensori vietati, nessuna canalina per agevolare la salita lungo le scale fisse, tapis roulant di difficile accessibilità specie per le bici cariche dei cicloturisti (ma in qualche caso anche per altri utenti), treni a lunga percorrenza inavvicinabili.

 

Come si possono continuare ad ignorare le istanze a favore della integrazione tra bici e trasporti pubblici?

 

Perché le società del Gruppo Ferrovie dello Stato e le Istituzioni (a partire dalla Regione Lombardia) continuano su questi temi a fare “orecchie da mercante”?

 

Eugenio Galli (Coordinatore regionale FIAB Lombardia)


Inoltriamo qui a seguire un comunicato stampa della FIAB.
Distinti saluti
Fiab CICLOBBY
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Milano, stazione rinnovata ma inaccessibile alle biciclette

Ignorati i diritti dei passeggeri con bici al seguito

Dalla Venezia a Moretti: "Inammissibile questo ritardo culturale"



La stazione centrale di Milano, rinnovata dopo tre anni di lavori costati 120 milioni di euro, nonostante le luci, i marmi e gli spazi adibiti a negozi e a ristoranti, è completamente inaccessibile ai viaggiatori con bici al seguito, pendolari o turisti. Saranno così tutte le altre Grandi Stazioni d'Italia? La FIAB non ci sta.

"E' assolutamente inammissibile - dichiara il Presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia - che nonostante tutti i soldi spesi per rifare la più grande stazione ferroviaria italiana, il Gruppo Ferrovie dello Stato abbia perso una buona occasione per rendere la stazione centrale di Milano veramente moderna ed europea, garantendo l'accessibilità delle biciclette all'interno della stazione stessa, fino ai marciapiedi e ai convogli, non solo eliminando ostacoli fisici e organizzativi, ma addirittura realizzando infrastrutture e servizi specifici".

Cosa manca? Nella stazione di Milano manca qualsiasi opera a favore della movimentazione delle biciclette. Nessuna canalina o scivolo lungo le scale fisse, difficile accessibilità specie per le bici da cicloturismo cariche con borse laterali ai tapis roulant, divieto assoluto di utilizzo degli ascensori per salire ai binari e viceversa. Inoltre assenza assoluta di un qualsiasi luogo chiuso e sicuro per il deposito delle biciclette, assenza assoluta di alcun cicloposteggio coperto.

Come si fa a parlare di riduzione del traffico veicolare a favore del trasporto ferroviario, di sicurezza delle strade, di lotta ai cambiamenti climatici se Grandi Stazioni e, più in generale, l'intero Gruppo Ferrovie dello Stato continua a fare di tutto per stroncare il trasporto intermodale bici e treno, quale effettiva modalità di trasporto sostenibile, assolutamente utile nel traffico pendolare e strategico nello sviluppo del cicloturismo che nel resto d'Europa muove ogni anno 10 milioni di persone?

"Inviteremo a nostre spese - conclude il Presidente della FIAB Antonio Dalla Venezia - l'Amministratore delegato del Gruppo FS e Presidente di Grandi Stazioni, Mauro Moretti, ad un prossimo viaggio studio all'estero, che abitualmente organizziamo per accompagnare amministratori pubblici e tecnici a conoscere le buone pratiche in termini di ciclabilità e di intermodalità bici e treno, per visitare le stazioni ferroviarie di Berna, Grenoble, Brema, Amsterdam, Berlino dove le "Velostation" o "Radstation" (luoghi al chiuso - custoditi o automatici - per il deposito, ma anche per la riparazione e il noleggio delle bici), gli scivoli lungo le scale o gli appositi ascensori per l'accesso delle biciclette a ciascun binario, sono la norma". 


Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836
Fax +39 0805236674
stampa@fiab-onlus.it

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 11 Dic 2008 - 20:34
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