.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Eugenio Galli

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Inserito da Eugenio Galli il 4 Dic 2008 - 14:45
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Punto, a capo.

Con la pedalata inaugurale del Sindaco Letizia Moratti è partito ufficialmente ieri il servizio bike sharing. Finalmente.

Evitando le facili ironie che possono scaturire da comunicati come quello che campeggia ancora oggi sul sito di BikeMi (“Puntuali come solo i milanesi sanno essere...”: meglio non indugiare troppo sul tema della puntualità...) manifestiamo anche noi soddisfazione per questo traguardo, concentrandoci in questo momento solo sugli aspetti positivi.

Dunque, complimenti al Sindaco e a chi ha fortemente voluto e collaborato (l’assessore Edoardo Croci e il suo staff, in primis) per far partire questa importante iniziativa di mobilità sostenibile.

Da qui alle prossime settimane l’impegno dei gestori dovrà certamente essere quello di mettere a punto il servizio per allinearlo agli impegni da tempo assunti dai massimi livelli istituzionali della città (“...si realizzeranno 250 stazioni distribuite sulla cerchia dei bastioni, sulla cerchia filoviaria e in città studi, con la messa a disposizione di 5000 biciclette”). Ci sono, d’altro canto, proprio in quegli impegni, in origine riferiti ai primi mesi del 2008, alcuni fattori-chiave di successo - l’area coperta dal servizio, l’ampiezza del parco bici, il numero e la distribuzione territoriale delle stazioni - che, insieme ai costi, al livello di manutenzione, agli orari di accessibilità, ai sistemi di pagamento e alle modalità di iscrizione al servizio, non possono essere trascurati per favorire un’evoluzione positiva della nuova offerta di mobilità.

Così come riteniamo che anche ATM debba impegnarsi di più e più concretamente sui temi della intermodalità, perché bici e mezzi pubblici possano essere alleati nella lotta contro traffico e inquinamento e per una migliore qualità della vita nella nostra città. Cosa possibile e a portata di mano, ma per la quale occorrono impegno costante e capacità di visione.

Da qui il nostro auspicio affinché ATM, che ha avuto dal Comune la responsabilità sulla gestione dell’appalto del bike sharing, si attivi in modo intelligente per integrare tra loro i diversi servizi con la massima flessibilità (per favorire una gestione dell’offerta in un’ottica di sostenibilità ambientale, parcheggi di corrispondenza, trasporti pubblici, bike sharing, car sharing non devono essere compartimenti stagni, tra loro reciprocamente separati e indipendenti, ma pienamente integrati anche attraverso formule agevolate di abbonamento e con la possibilità di comporre soluzioni mirate sulle esigenze dell’utente).

Detto questo, ci rivolgiamo ancora al Sindaco affinché il momento di gioia per l’evento inaugurale non rimanga fine a sé stesso.

Al contrario di quello che sostiene ancora qualcuno, non è vero che Milano non è adatta alla bicicletta, anzi, è proprio il contrario: la nostra città è particolarmente adatta all’uso diffuso e quotidiano della bici.

E’ casomai l’auto a essere fuori luogo: bisogna imparare a usarla meno e usarla meglio.

Diventa quindi oggi più che mai indispensabile far partire concretamente tutti gli interventi, a lungo promessi e finora invano attesi, per dare strada alla bici: per una città che sia interamente ciclabile la soluzione non è nelle (sole) piste ciclabili.

E’ necessario dunque che, senza ulteriori ritardi, Milano si muova in maniera coerente: interventi diffusi di moderazione del traffico (es. Zone 30 su tutti i controviali della città), corsie ciclabili (basta un po’ di vernice e qualche settimana di tempo), itinerari continuativi, parcheggi idonei per le bici, segnaletica dedicata, piste ciclabili solo dove necessario per garantire la sicurezza del ciclista. Per la bici, a volte anche piccoli interventi hanno una grande utilità.

Nel settembre 2007 il Consiglio comunale aveva approvato con voto quasi unanime una mozione che impegnava la Giunta ad affrontare il tema dell’utilizzo promiscuo dei marciapiedi, nel rispetto delle condizioni previste dal codice della strada. Analoga mozione, circa due anni prima, riguardava i parcheggi per biciclette in particolare in corrispondenza di scuole, uffici pubblici, fermate del pubblico trasporto. Della attuazione di entrambe le mozioni consiliari si è persa ogni traccia.

Per rendere finalmente Milano una città davvero “amica della bicicletta”, a questo punto è necessario procedere senza altri rinvii o dichiarazioni di buone intenzioni. Speriamo che anche il bike sharing ci dia ora una mano.

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY)

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 3 Dic 2008 - 15:26
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