Da corriere.it:

La protesta «In ritardo il programma dei raggi verdi dal centro alla periferia». Il Comune: solo problemi tecnici

Bici in metrò e piste da raddoppiare Rivolta dei ciclisti: progetti bloccati

Lettera-denuncia ad Atm: da anni aspettiamo risposte. Aperture insufficienti per le due ruote Non sarà realizzata la bicistazione in piazza Duca d' Aosta. Cadeo: realizzeremo i nuovi percorsi ambientali L' azienda trasporti «Pronti a incontrare le associazioni

L' ultima riunione la ricordano in pochi, era il 4 novembre 2005: vertice in Foro Bonaparte sui progetti Atm per la bicicletta. Sono passati tre anni e da allora le associazioni del pedale sono «inutilmente in attesa di sviluppi»: chiusi i contatti, «dimenticate» le proposte, «disattese» le promesse. Fiab, Ciclobby e la Federazione europea dei ciclisti l' hanno scritto in una lettera-denuncia inviata all' azienda di trasporti. Il metrò resta aperto alle due ruote solo 8 otto di sera in poi e nei fine settimana: l' estensione degli orari? «Ignorata». Così come l' ingresso delle bici su Eurotram e jumbo verdi: «Sempre vietato, anche negli orari non di punta». L' installazione di canaline e scivoli sulle scale alle fermate MM? «Non se n' è fatto nulla», restano attrezzate le due stazioni sperimentali, Gioia e Porta Genova, e si prepara un montacarichi a Cernusco. Attacca Eugenio Galli, presidente di Ciclobby: «Il dialogo s' è interrotto e i risultati, ad oggi, sono scarsi, deludenti e mai concreti». Replica Atm: «Siamo disponibili a un incontro per verificare i margini d' intervento». Due ruote e una campagna: «Serve più attenzione». Motivo: per un bike sharing che si sblocca (parte a novembre), c' è un percorso che si pianta. Il primo è l' «intermodalità», ovvero il passaggio da un mezzo di trasporto all' altro. Oggi, anche negli orari per ciclisti, il ferro va portato a spalle dalla strada ai treni del metrò; e gli Eurotram sono off limits anche in tarda mattinata e primo pomeriggio, quando viaggiano semivuoti e ci sarebbe spazio per le due ruote. Non solo: «Vorremmo sapere dal Comune che fine ha fatto il piano della mobilità ciclistica, più volte annunciato e mai presentato», incalza Galli. Domanda retorica: è ancora in cantiere. Mentre è definitivamente scomparso dalla Stazione Centrale il progetto della velostazione (questo sì, presentato). «Incompatibile con i lavori di riqualificazione», hanno fatto sapere da Palazzo Marino. In compenso arriveranno sette bicistazioni, di cui una all' aeroporto di Linate. L' Atm, da parte sua, «sta preparando nuove brochure dedicate ai ciclisti». Una mappa ufficiale delle piste cittadine, invece, il Comune non l' ha mai fatta. Sono sempre in ritardo, le bici di Milano. Il servizio delle due ruote a noleggio è stato rallentato da un ricorso al Tar mentre il programma di realizzazione degli otto «raggi verdi» dal centro alla periferia si è incagliato nei tubi del gas e nei cavi elettrici sotto asfalto. Per dire: i lavori dei primi 3 percorsi ciclo-pedonali alberati, 15 chilometri in tutto, sarebbero dovuti partire nel primo trimestre dell' anno. Ecco: il primo tracciato, via San Marco-Bicocca, è stato appena ridisegnato per evitare le trappole sotterranee di via Melchiorre Gioia: farà una deviazione in viale della Liberazione, e poi nei giardini Gregor Mendel e in via del Progresso. «Abbiamo riscontrato alcuni problemi pratici nella fase attuativa dei progetti, ma la progettazione va avanti» assicura l' assessore all' Arredo urbano, Maurizio Cadeo. Negli ultimi giorni è stato avviato lo studio dei raggi 7 e 8 e dell' anello che collegherà il Sempione ai giardini di via Palestro e, di lì, all' asse pedonale del centro. I ciclisti restano «in attesa di sviluppi». Come sempre, anche stavolta. Armando Stella 25.000 I milanesi che si spostano in bicicletta: 4mila sono studenti

Stella Armando

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(11 ottobre 2008) - Corriere della Sera