.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 22 Maggio 2009 - 14:29
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Da ChiamaMilano di oggi.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
PS: candidata al collegio 12 Milano Lambrate - Forlanini per la
lista civica "un'ALTRA PROVINCIA" Massimo Gatti Presidente
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E LA BICI VA…
Boom del bike sharing, ma la vera sfida è la costruzione di una vera rete di piste ciclabili

E dire che nemmeno un anno fa qualcuno dei pasdaran dell’auto che siedono dalle parti di Palazzo Marino si erano spinti ad affermare che i Milanesi la bicicletta la usano al massimo per le pedalate domenicali.
Speriamo si siano ricreduti dopo il successo del bike sharing.
A quattro mesi dall’inaugurazione i numeri parlano di risultato non previsto nemmeno dai più ottimisti, ma che dimostra, complice forse anche la crisi, che la bicicletta –soprattutto in una città “piccola” e pianeggiante come Milano– può essere un mezzo di trasporto a tutti gli effetti.
Le cifre sono chiare: 10000 clienti annuali, punte di 3500 utilizzatori al giorno e soprattutto molti stalli vuoti nelle ore di punta. Capita sempre più spesso, soprattutto in centro, di doversi spostare di qualche centinaio di metri per trovare una bici oppure di dover aspettare che ne venga restituita un'altra.
Nei prossimi sette giorni il Comune inaugurerà altre nove stazioni del bike sharing, portandole ad un totale di 85.
Ancora poche se si considera la progressione di utilizzatori negli ultimi due mesi; tanto che le 103 stazioni totali dotate di 1400 biciclette previste a regime per la prima fase potrebbero rivelarsi insufficienti.
Il progetto definitivo del Comune, che prevede 350 per un totale di 5000 biciclette, difficilmente sarà realizzato nei tempi previsti. Ciò potrebbe, secondo alcuni, far collassare il sistema per le troppe richieste che rischiano di essere inevase, provocando una disaffezione verso un’iniziativa che ha registrato per il momento un’adesione entusiastica.
Altro problema quello delle piste ciclabili. Il vero nodo della mobilità su due ruote a Milano. Infatti se il bike sharing è decollato in tempi rapidissimi le piste ciclabili restano al palo con promesse che vengono rinnovate di anno in anno e di assessore in assessore. Ma le cifre restano sconfortanti e la qualità dei percorsi ciclabili tutt’altro che elevata.
I chilometri promessi restano più o meno quelli del Piano urbano della mobilità di quasi dieci anni orsono.
Anche in questo caso l’Expo dovrebbe essere l’occasione per fare il salto di qualità, sempre che la rete di piste ciclabili promessa per il 2015 non faccia la stessa fine della M6, della Via d’acqua e di tutto ciò che nel prossimo finirà nell’elenco delle promesse non mantenute.

E.P.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 20 Maggio 2009 - 21:24
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