.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 23 Apr 2009 - 15:06
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Da milano.corriere.it:

Cantieri per altre nove stazioni. Croci: mezzo preferito dai manager del centro

«Niente traffico e parcheggio»
In ufficio con il bike sharing


Dalle 8 alle 9 l’ora di punta del servizio Nuova legge sulla mobilità ciclistica. Legambiente: servono più fondi  (guarda la MAPPA)

Il manager della banca d’af­fari, l’impiegato di A2A, la com­messa della Rinascente e la tito­lare della boutique in via Mon­tenapoleone: abitano fuori cit­tà, sono pendolari, viaggiano con le Nord, arrivano a Cador­na, smontano dal treno e infor­cano la bici. Direzione: centro. Destinazione: piazza Beccaria, Duomo, San Babila e via San Pietro all’Orto. Cinque mesi di sperimenta­zione e ora sappiamo chi sono e come si muovono gli utenti del bike sharing, il servizio BikeMi delle due ruote in con­divisione. Comune e Clear­Channel, il gestore, hanno se­guito le tracce (elettroniche) e mappato gli spostamenti degli oltre novemila abbonati (9.032, ultimo dato, più uomi­ni che donne). Gli orari di pun­ta dimostrano la funzione del sistema: «Un mezzo di traspor­to pubblico che integra la rete di treno, tram e metrò». I cicli­sti prelevano la bici per andare al lavoro (ore 8-10), la ripren­dono in pausa (ore 13-14) e la ritrovano per cena (ore 18-19). Percorsi più battuti: da Cador­na al centro, e ritorno. «Abbiamo toccato punte di 2.800 prelievi al giorno e rag­giunto i 120mila complessivi. È un servizio in continua cre­scita per il quale stiamo lavo­rando con impegno», assicura l’assessore alla Mobilità, Edoar­do Croci.

I numeri dicono an­che che il bike sharing si dif­fonde nonostante le strade — «poche piste ciclabili e percor­si protetti!», protestano le asso­ciazioni — non prevedano cor­sie ad hoc per le due ruote. I mi­lanesi si stanno «prendendo» il loro spazio e l’hanno capito anche le società di marketing, che la bici è di moda: una pat­tuglia di hostess ha riempito proprio ieri i cestini del Bike­Mi di salviettine e coprisella, è stata una sorpresa anche per il Comune, «altro segnale che il servizio piace». Infatti: nel weekend prima di Pasqua so­no stati sottoscritti 40 mini ab­bonamenti al giorno (per le 24 ore). Mentre sono stati aperti i cantieri per altre 9 bici-stazio­ni: Santa Maria del Carmine, viale Gadio, piazza Mentana, largo Ansperto e le vie Manzo­ni, D’Ancona, Mascagni, Moli­no delle Armi, San Marco, An­sperto e viale Gadio. La rete ne conta ormai un centinaio.

Tutte le tracce portano in centro. Alle fermate BikeMi di Cadorna, Duomo, San Babila, corso Italia e Porta Venezia: so­no le più utilizzate. Da ieri a do­menica, in occasione del Salo­ne del mobile, l’orario di chiu­sura di tutto il servizio è stato prolungato dalle 23 alle 2 di notte: «Vogliamo condividere il successo del sistema con i vi­sitatori della Fiera», sottolinea l’assessore Croci. Per altro, ag­giungono da Palazzo Marino, se la sperimentazione dovesse funzionare il fuori-orario po­trebbe diventare regola: «È la prima richiesta degli iscritti». L’altra sono le piste. Di più e più sicure. Ieri l’altro la Regio­ne ha approvato la nuova leg­ge sulla mobilità ciclistica, tra i dubbi di Legambiente: «Buone le intenzioni, ma le risorse so­no troppo scarse». È ormai in­sufficiente, visto l’afflusso dei pendolari treno+bici, anche la stazione del bike sharing di Ca­dorna. Il Comune ha già previ­sto un raddoppio, la fermata bis, «ma forse bisognerà poten­ziarla ancora». Si triplica.

Armando Stella

23 aprile 2009

In risposta al messaggio di Eugenio Galli inserito il 18 Lug 2008 - 16:07
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