.: Discussione: I FATTI DEL BUONGOVERNO: Niente tagli alle Forze dell'ordine

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 30 Lug 2008 - 15:14
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Buongiorno Sig. Marino

un anonimo, in tema di onestà intellettuale, scrisse:
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero".

Dire che il Governo stia operando per la sicurezza degli Italiani quando il Governo stesso si preoccupa di sospendere i processi e non consente alla macchina della giustizia di bene funzionare è pura ideologia.
Mi hanno insegnato che i buoi vanno messi davanti al carro e non vanno lasciati dietro!"
Mi spiego:
A cosa serve continuare ad aggravare le pene, prevedere nuovi reati se poi le carceri sono sempre le stesse e sono sovrappiene, i processi continuano ad avere tempi lunghi (manca certezza del diritto), le pene non vengono scontate (manca certezza della pena), la polizia di stato e tutte le forze investigative vengono private di efficaci strumenti di lotta alla criminalità, all'evasione fiscale, al lavoro nero ecc.(v. intercettazioni telefoniche)?
La giustizia parte dal principio costituzionale che la legge è uguale per tutti, ma il Governo e i mass media deliberatamente si concentrano sempre e solo sulla criminalità spicciola e distolgono l'attenzione di tutti dai grandi criminali e dai grandi/piccoli evasori.
Questi sì che fanno danni alla nostra società e alla nostra economia, altro che i nomadi!
Con la paura del diverso, dello straniero ecc. non si fa che creare fobie, si getta "benzina sul fuoco", su un processo di immigrazione che è un'onda inarrestabile, perchè non si può impedire a chi vive in condizioni da fame, tra carestie e siccità, nelle guerre locali più o meno fratricide ecc. di tentare di vivere in luoghi meno pericolosi per sé e la propria famiglia.
Bisogna evitare la guerra tra poveri, ma da noi i monopolisti, gli immobiliaristi e gli speculatori di ogni genere (dai petrolieri ai produttori di energia, dai costruttori edili alla grande distribuzione, dalle banche alla telefonia) campano bene, speculano senza alcuna sanzione né punizione, sono impuniti, e possono fare in Italia  ciò che non fanno all'estero... e a loro cosa succede? NIENTE!!!
un esempio sulla nostra pelle? Eccolo:
la vendita tra il 2004 e il 2007 dei derivati ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche.
Il comune di Milano rischia una perdita di 263 milioni di euro!! In tutta Italia sono oltre 200 MILIARDI di euro... e sono soldi dei cittadini!!!
L'ipotesi investigativa è di truffa aggravata perchè alcuni banchieri avrebbero approfittato delle loro capacità tecniche per raggirare il Comune di Milano e vendere derivati sfavorevoli sin dall'inizio, se i tassi scendeono Milano risparmia poco, se invece salgono Milano perde molto di più.. ...!!
Chi pagherà per questo "incauto acquisto" da parte del Comune? Non posso infatti paragonare il sindaco Albertini e i suoi assessori allo sprovveduto piccolo risparmiatore in pensione!
Chi andrà in galera per questo?

... e noi ce la prendiamo con i bambini ROM e con il populismo dell'insicurezza nelle strade!!
Ma dai! non scherziamo!

In tema di sicurezza, chi meglio delle forze dell'ordine sa se il Governo ha cura e attenzione verso i suoi "servitori dello Stato", verso coloro che lavorano per la nostra sicurezza, per la certezza del diritto e l'applicazione della giustizia in Italia?
Riporto un comunicato del sindacato UGL, notoriamente NON di sinistra, che arriva a dichiarare (come mai?) "Finora i provvedimenti presi dal governo non premiano l’impegno dei nostri operatori per la sicurezza, anzi a partire dall’esclusione dei benefici della defiscalizzazione del lavoro straordinari, vanno nella direzione opposta”. 

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
www.lasinistrainzona.it

FORZE DI POLIZIA, SI VIVE CON MENO DI 1.200 EURO AL MESE

Rapporto Ugl su sicurezza. Polverini: più attenzione dal governo

Salari bassi, aumento del ricorso al credito al consumo. E’ la fotografia sulle condizioni socio-economiche delle forze di polizia scattata dal Coordinamento Ugl per le politiche per la sicurezza. Un’indagine compiuta su un campione di 9mila operatori tra Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Corpo nazionale Vigili del Fuoco.
Il risultati dicono che il 61 per cento degli intervistati vive con meno di 1.200 euro al mese e l'81 per cento ha impegnato parte dello stipendio per comprare beni e servizi a rate. Il 51 per cento, invece, ha avviato procedure per il consolidamento del debito. “La sicurezza – ha detto il segretario generale, Renata Polverini – è la principale infrastruttura del Paese, con particolare riguardo al Sud. Finora i provvedimenti presi dal governo non premiano l’impegno dei nostri operatori per la sicurezza, anzi a partire dall’esclusione dei benefici della defiscalizzazione del lavoro straordinari, vanno nella direzione opposta”.
Ad illustrare i dati il segretario confederale, Paolo Varesi, che ha evidenziato come le difficoltà economiche e il preoccupante ricorso all’indebitamento “mette in pericolo anche l'integrità morale dei nostri lavoratori, a cui è vietato fare un secondo lavoro.
L'82 per cento degli intervistati non è soddisfatto del proprio stipendio che è inferiore del 50 per cento rispetto a quello percepito da un agente francese”. Il 92 per cento proviene dal centro-sud) e, altro dato allarmante è l'invecchiamento delle forze dell'ordine: l'età media, infatti, si aggira attorno ai 40 anni. Ancora, i problemi che riguardano la mobilità: gli agenti sono spesso costretti a vivere lontani dalle famiglie, perchè lo spostamento non è sempre assistito con strutture messe a disposizione e lo stipendio è troppo basso per affittare una casa. Il 64 per cento non è, infatti, proprietario della casa in cui vive, ma il 93 per cento ha acceso un mutuo e per il 91 per cento degli intervistati questo incide di oltre la metà sul reddito. Anche per questo motivo l'82 per cento dichiara che il lavoro, con i suoi ritmi, le sue esclusioni dalla vita sociale, è la causa principale del proprio disastro familiare e l'81% farebbe più figli se avesse la possibilità di avere maggiori infrastrutture su cui poter contare.

In risposta al messaggio di Antonio Marino inserito il 24 Lug 2008 - 12:21
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