lo spunto lanciato dall'articolo è chiaramente interessante e quasi omnicomprensivo.

qualche riflessione sparsa: 

- sette anni non sono un periodo lungo per programmare un evento tipo expo

 per quanto riguarda la possibilità di alimentare la popolazione di milano attraverso la produzione agricola del parco sud:

-- sarebbe interessante farsi dire quanta percentuale della popolazione di milano e hinterland attualmente si alimenta attraverso circuiti tipo gruppi di acquisto solidale, orti propri  (e per quale percentuale delle rispettive necessità alimentari sull'anno). se legge il forum qualcuno dei GAS potrebbe darci qualche dato ?

-- la vedo dura farsi spremute con i futuri aranceti del parco sud ;) [è una battuta]

 però accetto lo stimolo di carlo petrini e -come amministrato e visitatore occasionale di alcuni paraggi milanesi- vedrò di pensare meglio a specifiche azioni (e di parlarne con altri che non frequentano questo forum)

un saluto

andrea giacomelli  - ingegnere civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale

http://www.pibinko.org 

p.s. oltre ai GAS ci sono vari gruppi che stanno portando avanti un discorso su un diverso rapporto tra cittadino e città, e tra cittadino e territorio fuori dalla città (si sta in coda in città durante la settimana per andare in quartieri affollati, per poi andare il fine settimana a stare in coda per dirigersi verso posti affollati).

Tutti questi progetti vanno avanti da anni, e direi da prima che si parlasse di expo a Milano. se l'expo può essere un buon "driver" globale, invito anche a considerare altri "driver" locali nei passi che si andranno a compiere.