.: Discussione: Operazioni sui derivati del Comune di Milano

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 19 Mar 2010 - 21:22
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Sul notiziario ChiamaMilano di oggi.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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BANCHE ALLA SBARRA
Rinviate a giudizio le 4 banche accusate di truffa aggravata ai danni del Comune nel processo per i contratti derivati

Il giorno del giudizio sta per arrivare. Mercoledì 17 marzo il Giudice per le indagini preliminari, Simone Lucerti, ha rinviato a giudizio le 4 banche accusate di truffa aggravata ai danni del Comune di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui contratti derivati.
Una decisione senza precedenti, non solo in Italia ma nel mondo, che vede coinvolti quattro colossi internazionali del credito, Deutsche Bank, Jp Morgan,  Depfa Bank e Ubs in un processo legato alla compravendita di prodotti derivati con un’ amministrazione pubblica.
Le banche, cui circa un anno fa sono stati sequestrati preventivamente circa 500 milioni di euro, sono accusate di aver provocato un danno erariale al Comune nell’ambito dello swap (operazione in derivati) relativo al prestito obbligazionario sottoscritto nel 2005 dalla Giunta Albertini per circa 1,6 miliardi e poi rinegoziato dalla successiva Amministrazione fino al 2007, continuando ad accumulare commissioni “implicite” per un totale di 100 milioni.
Il processo, che avrà inizio il 6 maggio coinvolgerà oltre, alle quattro banche, 11 funzionari, l’ex direttore generale di Palazzo Marino ed ex assessore al Bilancio Giorgio Porta e il consulente economico dell’ex Sindaco Albertini, Mauro Mauri.
Le banche rispondono dell'illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 perché non avrebbero "adottato ed efficacemente attuato modelli di organizzazione di gestione idonei a prevenire i reati" commessi dai propri dipendenti, "i quali hanno agito per conto dell'interesse dell'ente" e traendo "un profitto di rilevante entità".
Porta e Mauri, per contro, sono accusati di falsa certificazione della sussistenza della convenienza economica per il Comune “ai fini di un'emissione obbligazionaria per la ristrutturazione del debito comunale in luogo della rinegoziazione dei mutui in essere e in precedenza contratti".
Mentre a Palazzo Marino, su proposta dell’opposizione, si sta intavolando una task force per costruire un nuovo derivato a tasso fisso in grado di neutralizzare gli effetti negativi del bond del 2005, la conferma del reato commesso dalle banche comporterebbe un immediato risarcimento per le casse comunali di 100 milioni di euro.

G.C.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Mar 2010 - 22:34
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