.: Discussione: Città Studi: nuovi alloggi per gli studenti fuori sede

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 8 Giu 2009 - 09:52
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Da milano.corriere.it:

Tra gli oppositori anche Dorfles e Giorello. Protesta in piazza lunedì alle 18.30

L'appello: «Città Studi, no al grattacielo»

La rivolta di scrittori e artisti. «Snatura il tessuto urbanistico e sociale». Raccolta di firme


Il fronte del «no al grattacie­lo» di Città Studi cresce, racco­glie adesioni tra scrittori, criti­ci d’arte e artisti, da Gillo Dor­fles a Giulio Giorello. L’appello a bloccare il progetto di demoli­zione- ricostruzione (con super Dia) dell’enorme struttura di 55 metri (metà Palazzo Pirelli) dove oggi c’è lo storico Istituto Rizzoli, in via Botticelli 19, cor­re su internet. Lunedì sera i cittadi­ni di Città Studi e i comitati in lotta da anni scenderanno in piazza contro il piano parcheg­gi. Ma con loro c’è anche il co­mitato anti-Elefante, nato per denunciare l’ampliamento del­la clinica Santa Rita (ben prima dello scandalo giudiziario che l’ha travolta), che snaturava il tessuto urbanistico e sociale del quartiere. L’appuntamento è alle 18.30, nella piazzetta antistan­te il vecchio Istituto che nei «rendering» presentati dai pro­gettisti appare grande come la piazza Rossa e invece è un bru­scolino di verde con due piante e una panchina. Al centro di una rotatoria. Ed è l’ultimo ap­pello, perché il progetto del­l’ecomostro già avallato in commissione edili­zia, domani sarà valutato dalla Conferenza dei servizi.

Ultima tappa prima del via libera agli scavi. L’indignazione è tanta, «per­ché questo insediamento viene descritto come residence per studenti fuori sede, che però avrà rette da capogiro (800 eu­ro per 17 metri quadri). Anche i pochissimi posti convenziona­ti avranno prezzi troppo elevati — spiegano al comitato Botticelli —. Forse an­che per questo non c’è trac­cia di accordi o anche solo di in­teresse da parte delle Universi­tà. Eppure proprio questa «pseudo offerta di "servizi" è bastata a giustificare l’approva­zione nella commissione edili­zia l’ecomostro». Un’approva­zione sulla base di una scheda di impatto paesistico compila­ta dal progettista dove si sostie­ne, fra le altre cose, che «il pro­getto non comporta modifiche delle altezze, degli allineamen­ti degli edifici e dell’andamen­to dei profili; né degli ingom­bri volumetrici paesistici». In campo, in difesa di Città Studi, sono scesi urbanisti e ar­chitetti del vicino Politecnico. «Esiste su molte parti della Zo­na 3 un vincolo ambientale che comprende spazi, edifici e le stesse piantumazioni. Vincoli che fino ad oggi hanno preser­vato la zona e adesso vengono aggirati sostenendo che obbli­gano solo a risistemare nei limi­ti del possibile ciò che si è di­strutto».

Paola D’Amico
pdamico@corriere.it
08 giugno 2009

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Giu 2008 - 13:34
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