Da milano.corriere.it:

Il 59enne goriziano lascia i vertici della Questura di Palermo per il capoluogo lombardo

Caso Ruby, il neo questore Marangoni: «Vicenda delicata, piena fiducia nei pm»

La questura Milano è una «nave grossa, che tiene bene il mare». Più risorse alla polizia? «Ci sono altre priorità»

MILANO - Il rischio infiltrazioni malavitose per l'Expo 2015, ma anche la lotta al terrorismo, senza dimenticare il contrasto alla microcriminalità. Sono questi alcuni dei temi affrontati oggi dal nuovo Questore di Milano, Alessandro Marangoni, da oggi alla guida degli uffici di via Fatebenefratelli. Dopo l'esperienza di Palermo, Marangoni, 59enne originario di Gorizia, approda a Milano e lo fa dopo aver ricordato l'esperienza siciliana, di cui per circa due anni «è stato al timone di un'imbarcazione straordinaria». Anche a Milano «sono il fortunato capitano di una squadra che sa tenere il mare anche quando è in tempesta». Difficile, in questi giorni, tenere il caso Ruby fuori dalle mura di via Fatebenefratelli. «È chiaro - sottolinea usando una metafora da marinaio - che in questo momento c'è mare mosso, non possiamo nasconderci dietro un dito, ma c'è un porto e un faro che è la magistratura che sta facendo luce. Ho piena fiducia e rispetti nei confronti dell'autorità giudiziaria». Il Questore, che ha assicurato di non aver mai ricevuto una chiamata dalla presidenza del consiglio in tutta la sua carriera, ha ribadito che il contesto che si è delineato «esige silenzio» da parte sua. «Lasciamo che l’autorità giudiziaria faccia il suo lavoro», ha concluso.

CRIMINALITA' ED EXPO - In attesa che torni il sereno, Marangoni, con 13 trasferimenti alle spalle in nove diverse città, è pronto ad affrontare questa nuova esperienza. Tra gli obiettivi indicati, nel suo incontro con la stampa, la «legittima preoccupazione per l'Expo 2015, di chi si trova a dover gestire interessi economici importantissimi e perchè non finiscano nelle tasche sbagliate». «La criminalità organizzata è una sanguisuga che si attacca là dove c’è il sangue, la preoccupazione per un appuntamento a livello mondiale come Expo 2015 è legittima», ha aggiunto Marangoni. Il Questore, ha ricordato che l’attenzione in questo contesto è sempre alta, come dimostrato da alcune recenti e importanti operazioni eseguite in città contro la criminalità organizzata interessata a Expo.

LE CICATRICI DEL TERRORISMO - Marangoni ha anche parlato di «massima attenzione» in tema di terrorismo, alla luce dei recenti fatti avvenuti in città, dal tentativo di attentato alla Caserma Santa Barbara al pacco bomba ritrovato in un tunnel sotterraneo dell’università Bocconi. «L’attenzione è massima, i fatti avvenuti sono degli indicatori - ha spiegato Marangoni - Milano porta ancora le cicatrici di tanti morti in passato per il terrorismo, dobbiamo essere consapevoli di quello che è stato».

LE RISORSE - Occhi puntati anche sul tema sicurezza. «Bisogna lavorare - sottolinea Marangoni - sulla sicurezza reale e sulla percezione della sicurezza. Alla gente non possiamo rispondere con la freddezza dei numeri. Noi, come polizia, siamo impegnati nella sicurezza partecipata, con la consapevolezza che nessuno ha la bacchetta magica». Il nuovo Questore, sposato e con una figlia di 4 anni, non si sottrae nemmeno sul tema dell'ordine pubblico: «La libertà di manifestazione deve coesistere con altre garantite dalla Costituzione». Così come sulla carenza di risorse: «Ognuno vorrebbe avere di più, ma - sottolinea - occorre un equilibrio di distribuzione delle risorse umane e strumentali». Marangoni si è dichiarato «consapevole» che oltre alla sicurezza esistono altre priorità, dalla scuola alla sanità, fino al welfare. Dopo le numerose esperienze in mezza Italia, ora è pronto a guidare Milano e «dopo i 23 gradi di venerdì di Palermo a indossare - conclude sorridendo - di nuovo il cappotto».

Redazione online
02 novembre 2010 (ultima modifica: 03 novembre 2010)