.: Discussione: Appalti Expo, le mani della 'ndrangheta

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Gen 2010 - 18:26
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Da milano.corriere.it:

nuova Sezione del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza sulle grandi opere

Maroni: «Expo, ecco come
fermeremo la 'ndrangheta»


Il ministro: «La distruggeremo in tutte le regioni». La «White list» delle imprese libere dalla criminalità

MILANO - Rischio mafia, anzi 'ndrangheta, sull'Expo: l'allarme è arrivato da più parti. Ne ha parlato anche l'arcivescovo Tettamanzi nel suo discorso di Sant'Ambrogio. E ora il ministro dell'Interno Roberto Maroni, giovedì pomeriggio in Prefettura a Milano, presenta la nuova Sezione specializzata dedicata all'Expo del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza sulle grandi opere pubbliche. «Il nostro obiettivo è distruggere le mafie in tutte le regioni dove la criminalità organizzata è presente. È la nostra missione nei prossimi anni», ha dichiarato Maroni. L'azione del Governo sarà incentrata soprattutto a colpire la 'ndrangheta, che secondo Maroni «è l'associazione criminale più forte e pervasiva che c'è nel mondo». «Sono un ministro leghista - ha aggiunto - che si mette a combattere la criminalità al Sud. A questa missione tutti debbono partecipare. Tutti dovrebbero dare il loro contributo al di là delle appartenenze o delle convenienze del momento». A questo fine sarà redatta una «white list» della quale faranno parte i soggetti che non sono a rischio di inquinamento mafioso. «Sarà una rivoluzione nell'attribuzione degli appalti pubblici - ha spiegato Maroni - e anche una rivoluzione culturale. L'aggressione ai patrimoni è la bomba atomica contro la criminalità organizzata».

I DUE PILASTRI - La struttura di vigilanza messa in piedi per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata sui lavori dell'Expo 2015 si basa su due pilastri: la sezione specializzata del Comitato per l'alta sorveglianza sulle grandi opere, che ricalcherà lo strumento già utilizzato per la ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo, e un gruppo interforze centrale per l'Expo 2015 (Gicex) a cui spetterà il compito investigativo e di cui faranno parte rappresentanti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e Dia, direzione investigativa antimafia. Toccherà alla Dia gestire i rapporti con le procure, in caso dovessero verificarsi episodi di infiltrazione della criminalità organizzata. Il Comitato per le opere pubbliche, basato a Milano, sarà invece composto da un esperto della materia, un rappresentante della prefettura di Milano, un rappresentante del dipartimento della pubblica sicurezza, un rappresentante della direzione nazionale antimafia, un membro nominato dal ministero per le Infrastrutture, un altro dall'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, e un rappresentante del provveditorato interregionale per le opere pubbliche. Il suo compito principale sarà quello di realizzare un elenco (white list) di imprese libere da qualunque contatto con la criminalità. Sulle due strutture restano ancora alcune incognite: la prima è quella dei nomi dei componenti, che «saranno comunicati nei prossimi giorni», come ammesso da Maroni; l'altra riguarda il budget a disposizione dei due organismi, su cui non sono stati forniti dettagli.

«LA PIU' PERICOLOSA» - «La 'ndrangheta costituisce un pericolo maggiore rispetto alle altre mafie», ha affermato anche il capo della polizia Antonio Manganelli, parlando delle possibili infiltrazioni della mafia per le opere dell'Expo. Manganelli ha spiegato che a dirigere il gruppo interforze centrale per l'Expo è stato nominato Giuseppe Cannizzaro, esperto appunto di 'ndrangheta. «Le proiezioni su Milano e la Lombardia ci dicono che, se ci fosse una hit-parade della criminalità organizzata, quella calabrese, sia qualitativamente che quantitativamente, è quella che ci preoccupa di più». Manganelli ha quindi ribadito che per l'Expo «con le strutture per evitare le infiltrazioni mafiose ci si sta organizzando per combattere tutte le mafie».

FORMIGONI E STANCA - «Stiamo lavorando in perfetta sintonia - è il commento del presidente della Regione Roberto Formigoni -. Abbiamo avvertito per tempo il pericolo e ricorderete le iniziative che la Regione ha messo in campo» (alludendo al gruppo di quattro «saggi» come consiglieri e al patto firmato in Prefettura con l'associazione costruttori, Ferrovie Nord e infrastrutture lombarde). «Quella di Maroni di oggi è un'iniziativa molto positiva che va in questa direzione», ha aggiunto Formigoni. Plaude all'iniziativa anche l'ad di Expo 2015 S.p.A., Lucio Stanca: «E' un forte segnale di attenzione istituzionale verso l'Expo 2015. Mi sento molto rassicurato dall'insediamento di un organismo di questo tipo, perché l'Expo è un'occasione molto importante per il sistema Italia e deve essere gestita nel modo più trasparente ed efficace nell'ambito della lotta contro il pericolo di infiltrazioni mafiose o di qualsiasi altra organizzazione criminale. Expo 2015 S.p.A. si impegna alla più ampia ed efficace collaborazione a supporto dell'azione del Comitato insediato oggi».

Redazione online
14 gennaio 2010

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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Giu 2008 - 12:05
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