.: Discussione: Appalti Expo, le mani della 'ndrangheta

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 3 Dic 2009 - 12:54
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Da milano.corriere.it:

Intesa sulla moschea: prima il censimento, poi la legge nazionale

Vertice Moratti-Maroni
«Comitato antimafia per l’Expo»


Il piano del governo: «Le imprese saranno inserite in un elenco sicuro, al di sopra di ogni sospetto»

MILANO - Milano come L’Aquila. Con il suo comitato di vigilan­za contro le infiltrazioni della criminalità organizzata. Ieri — dopo un lunghissimo ver­tice tra il prefetto Gian Vale­rio Lombardi, il sindaco Leti­zia Moratti e il ministro del­l’Interno Roberto Maroni — è arrivato il via libera finale. La firma del Viminale al de­creto che istituirà la sezione specializzata del «Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza sulle grandi ope­re di Expo 2015» è prevista per oggi.

Nel pool, presieduto dallo stesso prefetto, ci sarà an­che un nome di peso: Mauri­zio Grigo, attuale capo della Procura della Repubblica di Varese e storico gip di Mani pulite. L’Expo come la ricostruzio­ne dopo il terremoto. A Mila­no e in Lombardia arriverà al­lora la «white list», l’elenco d’imprese «certificate» e «pu­lite». Lavorerà solo chi è nel­la «lista bianca», per tutti gli altri niente appalti né lavori pubblici. A fianco del comita­to ci sarà anche il Gicex, il «gruppo interforze centrale», un altro organismo speciale istituito con la conversione tema in agenda, appunto, l’Expo.

Giro di pareri, però, anche sull’altra questione «calda» delle ultime settima­ne: la nascita di nuove mo­schee in città. Il «censimen­to » della prefettura sulla po­polazione islamica milanese è partito negli scorsi giorni. Servirà per monitorare, quartiere per quartiere, il re­ale «fabbisogno» di luoghi di culto. Il dossier sarà pron­to tra qualche settimana, per arrivare poi a Roma sul tavolo del ministro. A quel punto Maroni, grazie pro­prio all’indagine milanese, sarà nelle condizioni di scri­vere il regolamento naziona­le, la normativa che dovrà di­sciplinare la nascita di tutti i luoghi di culto islamici sul territorio italiano.

Modello Milano, dunque. Come un paio di mesi fa, pri­ma del «grande freddo» cala­to a metà novembre, quan­do, nel corso di un convegno dell’Anci (l’associazione che riunisce i Comuni italiani), il ministro rimpallò al sindaco la responsabilità dell’even­tuale nascita di moschee. Terzo e ultimo punto in agenda: i rom. Con i tredici milioni di euro, annunciati mesi fa, che ora sono final­mente sul punto di arrivare. Soldi che finiranno sotto la Madonnina — come spiega l’assessore regionale leghista Davide Boni, il quarto convi­tato del tavolo di Palazzo Diotti — «grazie alle risorse recuperate alla mafia e alla malavita». «Intanto — assicu­ra ancora Boni — si continue­rà con gli sgomberi dei noma­di. E neanche un euro arrive­rà nelle tasche dei rom».

Andrea Senesi
03 dicembre 2009
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Giu 2008 - 12:05
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