.: Discussione: Appalti Expo, le mani della 'ndrangheta

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 29 Giu 2009 - 17:40
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Alla maggioranza di centro-destra che governa questa città e che ha negato la necessità di una commissione anti-mafie a Milano, consiglio di leggere questo libro e di prendere atto della trasformazione avvenuta ormai da anni:
la mafia non parla più con accento del sud e non si veste con tanto di coppola e lupara, ma è "PULITA" perchè i suoi esponenti -siamo già alla 2°, 3° generazione di malavitosi, figli e nipoti laureati e diplomati dei malavitosi nati nel sud Italia- sono imprenditori, liberi professionisti e sono ormai parte della società civile, operano in tutti i settori e rappresentano una concorrenza davvero sleale per gli imprenditori e i liberi professionisti onesti.

E la società civile che fa, si chiedono gli autori del libro. ... bella domanda!

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
consigliera zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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da ChiamaMilano del 26 giugno 2009

“MAFIA PULITA”
In uscita il nuovo libro sulle organizzazioni criminali scritto da Elio Veltri e Antonio Laudati

E’ la prima azienda italiana  per fatturato e utile netto.
Nel 2003 contabilizzava 85 miliardi, il 7% del prodotto interno lordo italiano, i 2/3 del debito pubblico. Oggi il giro d’affari si attesta attorno ai 175 miliardi e 620 milioni per il solo mercato nazionale. Una multinazionale del crimine con un fatturato annuo di gran lunga superiore a quello dell’ENI, oltre il triplo di quello della FIAT.
E’ gestita da manager, dirigenti, consulenti.
Ci lavorano un milione e ottocentomila  persone in tutta Italia.
Un cittadino su 10 risiede al sud.
E’ la Mafia Spa, multinazionale del crimine che accumula potere e denaro soprattutto con la droga, ma anche con la prostituzione, l’usura, le estorsioni, il gioco d’azzardo, gli appalti, il contrabbando, l’ immigrazione clandestina e il traffico di rifiuti.
Ne parlano approfonditamente Elio Veltri e Antonio Laudati nel nuovo libro edito da Longanesi Mafia Pulita.
Un ossimoro che sta a indicare proprio la mutazione  genetica che l’organizzazione criminale ha conosciuto negli ultimi anni. Da una gestione prettamente “familiare”, retta da clan, lotte intestine, e rivalità spesso sfociate nel sangue, si è passati ad una vera e propria conduzione imprenditoriale che coinvolge e insidia salotti bene della finanza, avvocati, broker, insomma,  cittadini al di sopra di ogni sospetto.
Nel libro scritto a due mani si intrecciano storie vere, disegnate la Veltri attraverso materiali inediti di alcuni dei più importanti processi di mafia, e approfondimenti interpretativi a cura di Laudati, magistrato ed esperto di organizzazioni criminali.
Dall’epopea di Vito Roberto Palazzolo, detto Robert von Palace Kolbatshenko, super latitante di Cosa Nostra rifugiatosi in Sudafrica, al mercato del falso e del contrabbando a Napoli; dal traffico illegale dei rifiuti all’approfondimento sulla ‘ndrangheta, l’organizzazione invisibile insediatasi saldamente nel tessuto economico imprenditoriale del nord, arrivando alle note vicende “nostrane” di Salvatore Morabito, il “facchino con la Ferrari” a capo della criminalità all’Ortomercato di Milano.
La Mafia pulita ha conquistato il Nord e oramai gestisce settori nevralgici dell’economia nazionale.
La mafia pulita non risente della crisi economica ma  se ne approfitta aggredendo nuove quote di mercato, mettendo in circolazione denaro “sporco”, prestando liquidità attraverso l’usura e acquisendo attraverso prestanome le imprese che strozza con i prestiti illeciti.
Quel che sorprende è che le mafie tradizionali, al sud così diverse e in conflitto tra loro, al nord agiscono in perfetta sintonia e collaborazione, decise a spartirsi rischi e benefici del maxi-business.
Mafia pulita è un libro di dati e analisi, che si differenzia da Gomorra proprio per la sua insistenza sull’aspetto “pulito” della mafia. Storie di sangue e faide lasciano il posto alla documentazione sui meccanismi economici che sorreggono il sistema criminale.
Un accento particolare, fortemente voluto da Laudati, è posto sul ruolo della società civile. Se il business della mafia è così florido, si ragiona, è perché l’offerta di merce e servizi illeciti risponde ad una forte domanda. Se il mercato della droga e della prostituzione è così sviluppato è perché milioni di cittadini lo alimentano quotidianamente.
Se esistono scandali come “vallettopoli” o “calciopoli” o “concorsopoli” è perché alcune componenti della società civile fanno proprie le leggi non scritte e i metodi intimidatori della mafia.
Se ieri era il potere, oggi il vero obiettivo della mafia è la democrazia.
In una società civile tutti devono collaborare al disinnesco del sistema, ricordando la semplice verità di Indro Montanelli: “Anche quando avremo messo a punto tutte le regole, ne rimarrà sempre una: quella che fa obbligo ad ogni cittadino di regolarsi secondo coscienza”.

Giulia Cusumano

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 29 Maggio 2009 - 12:20
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