.: Discussione: Centri estivi materne e graduatorie nidi: una vergogna!

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 3 Lug 2008 - 08:40
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Centri estivi

Trattativa sospesa

Continua, dopo un primo annuncio di sospensione, il tavolo di confronto tra i sindacati e l'Amministrazione comunale sulla situazione delle educatrici dei nidi e delle scuole d'infanzia di Milano

Riprese le trattative. Dopo l'annuncio della sospensione e l'aggiornamento a domani della trattativa tra sindacati e Amministrazione comunale riguardo la situazione delle educatrici dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di Milano, sedi dei centri estivi, il dialogo è ripreso e proseguirà a oltranza.

Sul tavolo le due proposte. L'Amministrazione comunale è disponibile a ritirare gli ordini di servizio e a non procedere disciplinarmente nei confronti delle educatrici, purché ci sia l'impegno a rispettare la turnazione prevista per il funzionamento del servizio, tenendo come punti fermi la continuità e la qualità del servizio.

I sindacati chiedono che non ci sia l'impegno da parte delle educatrici ad accettare l’incarico, ma che sia contemplata esclusivamente la loro volontarietà.

Di seguito i dati riguardanti il servizio erogato nella giornata di oggi.

Nidi d’infanzia

  • Nidi  di cui era prevista l’apertura: 65
  • chiusi: 0
  • funzionanti in maniera regolare (dalle 7.30 alle 18.00): 60
  • funzionanti in maniera parziale (dalle 7.30 alle 14.00/16.00): 5

Bambini iscritti: 2888  Presenti questa mattina: 2282
Educatrici previste: 569 Presenti questa mattina: 412

Scuole dell’infanzia

  • Scuole dell’Infanzia di cui era prevista l’apertura: 73
  • chiuse: 0
  • funzionanti in maniera regolare (dalle 7.30 alle 18.00): 56
  • funzionanti in maniera parziale (dalle 7.30 alle 14.00/16.00): 17

Bambini iscritti: 6722  Presenti questa mattina: 4986 (dato parziale) 
Educatrici previste: 682 Presenti questa mattina: 460 (dato parziale)

(02/03/2008)



Da ViviMilano:

http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/07_Luglio/03/asili_niente_accordo.shtml

Nella notte si rompe la trattativa fra maestre e Comune

Asili, niente accordo. La rabbia dei genitori

I sindacati: servizio volontario, tavolo di confronto aperto tutto l'anno. La Moratti cita una sentenza della Cassazione

 

MILANO - Il tavolo è saltato nella notte: «Le posizioni restano distanti ». Di qui le maestre, di là il Comune. Non c'è ancora l'accordo sui centri estivi negli asili. I sindacati (tutti) chiedono che il servizio sia «volontario» e che il tavolo di confronto sia «aperto tutto l'anno». Palazzo Marino è disponibile a ritirare le sanzioni (annunciate) ma pretende l'«obbligatorietà» delle presenze per tutto il mese di luglio. Obiettivo: garantire alle famiglie «continuità e corretto svolgimento» delle attività.

Risultato: si annuncia un'altra giornata di caos. Le maestre saranno in assemblea anche questa mattina, mentre il Comune ha convocato i sindacati alle due del pomeriggio. In mezzo, e in attesa, genitori e bimbi: «È uno scandalo. Calpestati i nostri diritti». Ieri mattina oltre 200 educatrici si sono presentate in via Bergognone. Incontro fiume, 14 ore di trattative saltate a mezzanotte. Intanto negli asili, secondo l'amministrazione, «il servizio è garantito». Per i sindacati, invece, «ci sono poche insegnanti per troppi bambini. E in aiuto anche personale non qualificato». Protestano le famiglie: «Basta disagi». Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il sindaco Letizia Moratti: «Stiamo applicando una sentenza della Corte di Cassazione».

La posizione delle insegnanti
«Questo luglio è un inganno. Qualità per tutto l'anno». È lo striscione portato dalle educatrici ieri mattina in via Bergognone. La precettazione dell'amministrazione per i centri estivi «è l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso», racconta Francesca Acerbi, insegnante e delegata sindacale Sdl. Perché le condizioni in cui «abbiamo lavorato questo ultimo anno non sono accettabili». Il primo punto della trattativa è «il ritiro degli ordini di servizio e dei provvedimenti disciplinari annunciati dall'assessore». Poi è necessario «costituire un tavolo permanente per discutere le varie problematiche della vertenza». Tra cui «garantire le sostituzioni. Poi ci sono sempre le assunzioni. Così si certifica la qualità tutto l'anno. Perché noi ai bambini ci teniamo».

La posizione del Comune
È cominciato tutto con una lettera. «I genitori si sono rivolti ai consigli delle scuole per non far appaltare i servizi dei centro estivi alle cooperative. Chiedevano continuità», spiegano dall'assessorato che hanno deciso di accogliere le richieste dei genitori. A maggio al via il dialogo con i sindacati su due questioni: «L'incentivo alle insegnanti per lavorare anche a luglio e le modalità delle attività». Dopo un mese i sindacati non hanno dato risposta «e secondo il contratto nazionale entra in vigore la proposta fatta dall'ente pubblico». Per far funzionare i centri «sono state reclutate le volontarie. Poi sono partiti gli ordini di servizio». Inoltre «le assemblee sono state giudicate illegittime dalla commissione di garanzia».

Benedetta Argentieri
03 luglio 2008



Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/dettaglio/Moioli:-Chiedo-scusa-alle-famiglie-ma-la-colpa-non-e-del-Comune/1483151

Moioli: "Chiedo scusa alle famiglie
ma la colpa non è del Comune"


L´assessore: le maestre conoscevano la nostra linea, non si lasciano i bimbi nel caos Le nostre intenzioni erano chiare da maggio, qualcuno pensava che non le avremmo mai messe in pratica Evidentemente educatrici e sindacati pensavano di poter andare avanti come in passato

di Alessia Gallione

«Chiedo scusa alle famiglie. Ma questo disagio non è stato creato dal Comune. Tutto quello che è stato possibile fare lo abbiamo fatto». Per le maestre e per molti genitori è lei, l´assessore alla Scuola e ai servizi sociali la responsabile del caos dei centri estivi. Ma Mariolina Moioli si difende. E dice: «Mi interessa solo offrire un servizio di qualità ai genitori»

E allora, assessore Moioli, se la responsabilità dei disagi di questi giorni non è del Comune di chi sarebbe?«Guardi, io non amo i conflitti. Amo la ricomposizione di posizioni distanti e ho fiducia che questa vicenda si chiuda positivamente. Lo dico per il bene dei bambini, delle famiglie e delle educatrici per le quali ho grande stima. Ma di fronte a un comportamento come questo ho delle riserve».

A che cosa si riferisce? «Come si fa a lasciare fuori dai centri i bambini e a mettere i genitori in difficoltà? L´ultimo punto aperto dell´accordo riguardava l´incentivo economico che io sono disposta a dare. Le educatrici sono 3mila: potevano mettersi d´accordo, potevano fare anche solo quindici giorni. Perché creare tutto questo disagio? Ricordo che quest´anno abbiamo stabilizzato più di 500 precarie proprio perché crediamo molto nel loro lavoro. Forse questo atteggiamento avrebbe meritato un riconoscimento. Quello che mi interessa è dare un servizio di qualità alle famiglie».


E in questi giorni crede di averlo offerto? «Sono molto dispiaciuta perché non abbiamo potuto garantirlo in modo regolare dall´inizio. Ma oggi (ieri) è andata meglio rispetto al primo giorno e domani (oggi) non dovrebbero esserci particolari problemi. Dove c´è stata carenza siamo intervenuti».

Ma i genitori denunciano che i bambini sono stati seguiti da poche educatrici o accolte da funzionarie e segretarie. «Con le educatrici avrei dato un servizio come si deve. Ho delle scuole in cui tutte sono state disponibili e mi fa piacere. Certo, non abbiamo avuto l´abbondanza di maestre di tutto l´anno. Sa che Milano ha un rapporto tra insegnanti e bambini migliore della media italiana? I bambini hanno diritto a questo servizio che va garantito con le insegnanti di tutto l´anno. Sono stati i genitori a chiedercelo. E poi ci sono le norme che dobbiamo rispettare: c´è una sentenza della corte di cassazione e una delibera della Regione che stabilisce che l´anno scolastico dura fino al fine di luglio».

Era necessario arrivare allo scontro a inizio luglio? «Avevamo fatto capire chiaramente che la nostra intenzione era questa fin da maggio. Probabilmente si è ritenuto che non avremmo mai portato a termine quello che dicevamo. C´è stata una sottovalutazione».

Da parte di chi? Dei sindacati? «È assurdo che paghi delle educatrici che risultano in servizio e che al loro posto prenda gente per lavorare. Non è possibile e lo dicono tutti. In ogni caso mi auguro che una situazione del genere non capiti più e che l´esperienza di questo luglio ci aiuti a fare ancora meglio».

Quindi è una questione di costi? Il servizio con le cooperative e le volontarie costava di più? «È una questione di continuità didattica. Con la disponibilità delle educatrici e gli incentivi di 1.100 euro che darò il servizio costerà qualcosa di più dei 500mila-600mila euro degli anni passati».

Scusi, ma perché non avete affrontato prima il problema?
«Ripeto, c´è stata una sottovalutazione da parte di qualcuno. Evidentemente credevano di poter andare avanti come gli altri anni. Queste proteste sono strumentali. L´insegnante non è la parte più debole in questa vicenda. Sono i bambini e noi li vogliamo tutelare nella stima del lavoro delle educatrici e delle norme».

(03 luglio 2008)

In risposta al messaggio di Silvana Poloni inserito il 23 Giu 2008 - 10:54
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