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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 20 Giugno, 2008 - 16:24

Basilio Rizzo: morti sul lavoro e utilizzo delle forze

 
 
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL
16 GIUGNO 2008
 
ARTICOLO 21
 
- OMISSIS -
 
 
Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie a lei, consigliere Fidanza. La parola al consigliere Rizzo”.
Il consigliere Rizzo così interviene:
“Presidente, desidero innanzitutto ringraziarla perché - superando gli aspetti formali - ha voluto ricordare i caduti sul lavoro che non sono del nostro Comune, ma sono della nostra area. La ringrazio, perché penso che ci sia bisogno su questo tema di trovare un grande impegno di tutto il Consiglio comunale. Noi abbiamo come primo argomento della nostra azione politica la questione della sicurezza, però lo decliniamo poco su questo aspetto del lavoro, che produce morti; mentre siamo assai più attenti su quell’altro produce paure, produce disagi, ma non produce morti. Allora, io sono a chiedere, se ci fosse qualcuno in rappresentanza della Giunta, oltre a Vagliati lo direi a qualcuno dei rappresentanti della Giunta, ma in particolare al Sindaco, che faccia come ha fatto sulla questione della sicurezza, che ha chiamato tutta la città a una grande manifestazione per far sentire qual era il cuore di Milano su questo terreno. Perché il nostro Sindaco non chiama tutta la città a mobilitarsi sulla questione della sicurezza e contro le morti sul lavoro? Io credo che ci sia bisogno di far sentire che la nostra città è unita su questo terreno e penso che sarebbe una testimonianza di sensibilità e di attenzione su quello che, ripeto, produce: è una vera e propria strage che quotidianamente si determina nel nostro Paese. Perché quando si dice che ci sono oltre mille morti all’anno, significa che ogni giorno, mediamente, ci sono tre o quattro persone - di alcune si sa, di alcune non si sa - che muoiono per esercitare il loro diritto al lavoro. E vorrei anche aggiungere un altro taglio che dobbiamo dare alla nostra… le ripeto, sarei contento, se non lo ritiene di poterlo fare il Sindaco, pensiamola come Presidenza del Consiglio comunale, una grande mobilitazione dei cittadini milanesi su questo tema, che chiami tutti a far sentire la voce della città. E vorrei dire anche che, non per motivi polemici, ma credo che sia in qualche modo emblematico e simbolico il fatto che l’edificio nel quale sono morti i due operatori viene costruito da imprese che fanno riferimento ai vertici dell’Assimpredil. Non è che in questo ci sia la responsabilità diretta, però se noi non cominciamo a ragionare sul fatto che chi è più consapevole, anche quelli che sono in alto nella catena degli appalti e dei subappalti in qualche modo si devono far carico dei problemi, delle modalità di lavoro nei loro cantieri e, invece, non si applichi la politica delle scimmiette che non ascoltano, non vedono e non parlano, non ce ne tiriamo fuori da questo problema. Perché questo problema potrà essere affrontato seriamente quando una sorta di responsabilità oggettiva si determini ai vertici delle catene di subappalti, che portano agli ultimi livelli a far lavorare dei diseredati a 3 euro all’ora, senza nessuna garanzia e con il fatto che, se si interviene su quello, si tolgono anche le condizioni di sostentamento per molti che devono vivere con quei 3 euro all’ora. Noi dobbiamo imporre delle regole che impediscano che questa situazione vada avanti. Quindi legare tutta la catena dal vertice degli appalti fino all’ultimo subappalto mi sembra una delle misure sulle quali dobbiamo lavorare.
Concludo su un altro problema, perché io ho a cuore sempre la dignità di questo Consiglio e la sua responsabilità di intervenire sulle questioni che riguardano la città. Oggi c’è il dibattito sull’utilizzo delle Forze Armate nel presidio della città: il Consiglio comunale può dire qualcosa su questo prima che si decida? Cioè, sapere che cosa il Consiglio comunale pensa di questa scelta, di questa ipotesi che viene affrontata? Posso chiedere, invece, dei tanti sopralluoghi (che chi vuole li fa) da parte della Commissione Sicurezza, monotema, sui nomadi, si affronti questa discussione nella nostra Commissione Sicurezza per dire cosa ne pensa la rappresentanza della città su questa ipotesi che viene ventilata? Perché io credo che sia utile ascoltare che cosa ne pensa la città, che cosa ne pensano le Forze dell’Ordine, che cosa ne pensano le forze sociali. Perché io penso che la città di Milano potrebbe anche dare una lezione su questo terreno, che valga anche per tutta Italia. Grazie”.
Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie a lei, consigliere Rizzo, anche delle proposte sul secondo tema che (dal punto di vista organizzativo e solo da quello, ovviamente) è più semplice. Trasmetterò il testo del suo intervento al Presidente della Commissione Sicurezza; se non ci sarà risposta durante questa settimana, ovviamente esistono gli strumenti che coinvolgono anche direttamente la mia responsabilità, affinché sia convocata una Commissione Sicurezza che abbia come oggetto proprio le imminenti decisioni del Governo, che certamente potrebbero riguardare anche la nostra città.
Sul primo tema c’è molto da lavorare e dovremmo - secondo me - ipotizzare un incontro a latere del momento istituzionale, per capire davvero il Consiglio comunale cosa può dire, anche in relazione di appello etico che potrebbe rivolgere alle forze attive presenti nel nostro territorio. Basti pensare a cos’ha fatto Confindustria con le aziende iscritte appunto all’organizzazione degli industriali in Sicilia, quindi le ha escluse qualora non avessero un codice etico nei confronti di rapporti con la criminalità presente sul territorio. Sono tutti temi che potrebbero essere anche oggetto di coinvolgimento delle Forze positive presenti nel nostro territorio, affinché isolino quelle parti dell’attività economica che, invece, positive non sono e che producono degli effetti così devastanti, come lei ha detto. Quindi certamente su questo tema torneremo. Grazie, consigliere Rizzo. La parola al Consigliere Brandirali; successivamente interverrà il consigliere Comotti”.
 
- OMISSIS -