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Enrica Noseda

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Inserito da Enrica Noseda il 7 Lug 2008 - 08:47
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Abbiamo una ennesima occasione di ergerci a difesa della nostra Costituzione:

sottoscrivere e diffondere il seguente appello

 

 

   L'APPELLO / Cento costituzionalisti contro il lodo Alfano
Una raccolta di firme in difesa della Costituzione


*Lodo e processi rinviati
strappo all'uguaglianza*


/Cento costituzionalisti in campo contro il lodo-Alfano che sospende i
processi delle quattro più alte cariche istituzionali e contro la norma
blocca-processi. Il documento è intitolato "In difesa della
Costituzione" ed è firmato da ordinari di diritto costituzionale e
discipline equivalenti: tra essi gli ex presidenti della Consulta
Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky e Leopoldo Elia. A coordinare la
raccolta di firme è stato Alessandro Pace, presidente dell'Associazione
italiana costituzionalisti. /

I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di
discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative
legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in
corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei
reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a
reintrodurre nel nostro ordinamento l'immunità temporanea per reati
comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del
Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima
dell'assunzione della carica, già prevista dall'art. 1 comma 2 della
legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale
con la sentenza n. 24 del 2004, premesso che l'art. 1, comma 2 della
Costituzione, nell'affermare che "La sovranità appartiene al popolo, che
la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", esclude che il
popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari
di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche
istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta
costituzionale, rilevano, con riferimento alla legge di conversione del
decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con
emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di
legittimità costituzionale perché: a) essendo del tutto estranei alla
logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di
straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall'art. 77, comma 2 Cost.
(Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008); b) violano il
principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1
Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell'uomo); c)
pregiudicano l'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 Cost.), in
conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il
corso dei processi, ma solo, e tutt'al più, di prevedere criteri -
flessibili - cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella
formazione dei ruoli d'udienza; d) la data del 30 giugno 2002 non
presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale; e) non sussiste
alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata
sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti
effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei
processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti;
rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione
temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni
commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola,
oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà
dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo
il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".

Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in
favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di
rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali,
riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio
delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la
titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come
fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto
per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati
"comuni".

Per ciò che attiene all'analogo art. 1, comma 2 della legge n. 140 del
2003, i sottoscritti rilevano che, nel dichiararne l'incostituzionalità
con la citata sentenza n. 24 del 2004, la Corte costituzionale si limitò
a constatare che la previsione legislativa in questione difettava di
tanti requisiti e condizioni (tra cui la doverosa indicazione del
presupposto - e cioè dei reati a cui l'immunità andrebbe applicata - e
l'altrettanto doveroso pari trattamento dei ministri e dei parlamentari
nell'ipotesi dell'immunità, rispettivamente, del Premier e dei
Presidenti delle due Camere), tali da renderla inevitabilmente
contrastante con i principi dello Stato di diritto.

Ma ciò la Corte fece senza con ciò pregiudicare la questione di fondo,
qui sottolineata, della necessità che qualsiasi forma di prerogativa
comportante deroghe al principio di eguale sottoposizione di tutti alla
giurisdizione penale debba essere introdotta necessariamente ed
esclusivamente con una legge costituzionale.

Infine, date le inesatte notizie diffuse al riguardo, i sottoscritti
ritengono opportuno ricordare che l'immunità temporanea per reati comuni
è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e
francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica,
mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e
per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo
al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma
sempre inesattamente.

L'elenco dei firmatari.
Alessandro Pace, Valerio Onida, Leopoldo Elia, Gustavo Zagrebelsky, Enzo
Cheli, Gianni Ferrara, Alessandro Pizzorusso, Sergio Bartole, Michele
Scudiero, Federico Sorrentino, Franco Bassanini, Franco Modugno, Lorenza
Carlassare, Umberto Allegretti, Adele Anzon Demmig, Michela Manetti,
Roberto Romboli, Stefano Sicardi, Lorenzo Chieffi, Giuseppe Morbidelli,
Cesare Pinelli, Gaetano Azzariti, Mario Dogliani, Enzo Balboni, Alfonso
Di Giovine, Mauro Volpi, Stefano Maria Cicconetti, Antonio Ruggeri,
Augusto Cerri, Francesco Bilancia, Antonio D'Andrea, Andrea Giorgis,
Marco Ruotolo, Andrea Pugiotto, Giuditta Brunelli, Pasquale Costanzo,
Alessandro Torre, Silvio Gambino, Marina Calamo Specchia, Ernesto
Bettinelli, Gladio Gemma, Roberto Pinardi, Giovanni Di Cosimo, Maria
Cristina Grisolia, Antonino Spadaro, Gianmario Demuro, Enrico Grosso,
Anna Marzanati, Paolo Carrozza, Giovanni Cocco, Massimo Carli, Renato
Balduzzi, Paolo Carnevale, Elisabetta Palici di Suni, Maurizio Pedrazza
Gorlero, Guerino D'Ignazio, Vittorio Angiolini, Roberto Toniatti,
Alfonso Celotto, Antonio Zorzi Giustiniani, Roberto Borrello, Tania
Groppi, Marcello Cecchetti, Antonio Saitta, Marco Olivetti, Carmela
Salazar, Elena Malfatti, Ferdinando Pinto, Massimo Siclari, Francesco
Rigano, Francesco Rimoli, Mario Fiorillo, Aldo Bardusco, Eduardo
Gianfrancesco, Maria Agostina Cabiddu, Gian Candido De Martin, Nicoletta
Marzona, Carlo Colapietro, Vincenzo Atripaldi, Margherita Raveraira,
Massimo Villone, Riccardo Guastini, Emanuele Rossi, Sergio Lariccia,
Angela Musumeci, Giuseppe Volpe, Omar Chessa, Barbara Pezzini, Pietro
Ciarlo, Sandro Staiano, Jörg Luther, Agatino Cariola, Nicola Occhiocupo,
Carlo Casanato, Maria Paola Viviani Schlein, Carmine Pepe, Filippo
Donati, Stefano Merlini, Paolo Caretti, Giovanni Tarli Barbieri,
Vincenzo Cocozza, Annamaria Poggi.

(/4 luglio 2008/)
Segnalo inoltre un dibattito che si preannuncia molto interessante
 
Il diritto e la politica
ore 18,45 Sala Buozzi Camera del Lavoro
C.so di Porta Vittoria 43

Dibattito pubblico con:
Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale
Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale e presidente onorario di LeG
Alessandro Amadori, direttore del Coesis Research, del consiglio di Presidenza di LeG

Coordina:
Sandra Bonsanti, presidente LeG

 
 
 
In risposta al messaggio di Enrica Noseda inserito il 20 Giu 2008 - 06:25
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