.: Discussione: Riaprire Martesana e Navigli : "rialzati Milano" ?

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Lucio Chiappetti

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Inserito da Lucio Chiappetti il 19 Giu 2008 - 09:50
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Mi pare utile portare alla vostra attenzione quanto segue.

Ieri sera sono andato a sentire, avendo visto i manifesti affissi in strada, una presentazione sponsorizzata da un consigliere di Zona 2 presso il CFUP di viale Monza (dove non ero mai entrato nonostante sia a pochi passi da casa mia).

Hanno parlato due architetti del Politecnico, Boatti e Bulgheroni.

Il secondo ha presentato il parco (PLIS provinciale) della Media Valle del Lambro, che sostanzialmente dovrebbe partire da Brugherio (ai confini della famigerata area della Cassinazza di Monza) e arrivare fino a Cascina Gobba. Questo e' una cosa che ha il supporto della Provincia e dei Comuni e ha buone probabilita' di andare avanti.

Il primo invece ha presentato una idea di riapertura della Martesana e di parte della Cerchia dei Navigli che, nel contesto Expo 2015, avrebbe molto piu' senso (anche storico e "filologico") della cosiddetta via d'acqua lungo lo scolmatore dell'Olona ... e costerebbe anche di meno.

Mi e' molto piaciuto l'approccio concreto (da ingegnere e non da architetto "fantasioso"), realistico (non nostalgico) ed anche storico e didattico nel ricostruire questa via d'acqua.

Boatti partiva dalla considerazione che riaprire un canale navigabile "com'era e dov'era" e' purtroppo infattibile, e propone quindi 7 km di percorso di cui 5 con acqua a cielo aperto e 2 intubati. Questi ultimi sarebbero la somma dei vari pezzetti in cui l'acqua passa sotto gli incroci stradali, i passi carrai ecc. Delle microturbine potrebbero anche sfruttare il dislivello per una produzione "dimostrativa" di elettricita' per illuminazione. I pezzi a cielo aperto avrebbero invece sezione variabile (dalla larghezza originaria del canale a fossetti esemplificativi di 1 m per ricordare la continuita' del corso).

Ha mostrato esempi simili all'estero. Mi ha divertito vedere tra questi i "fossetti" di Friburgo in Brisgovia, che avevo notato come uno degli aspetti piu' carini di questa cittadina tedesca.

  • In a nutshell, il progetto Boatti parte dalla Cassina di Pomm, risistemando l'area attorno al ponte. Scende poi per Melchiorre Gioia affiancando (e proteggendo) la ciclabile con un canalino stretto.
  •  Arrivato al ponte delle Gabelle recupera integralmente la Conca dell'Incoronata e il primissimo pezzo di via S.Marco. Prosegue poi con un canalino. Non e' possibile recuperare il Tombone di S.Marco ma all'angolo con Fatebenefratelli e Pontaccio si puo' mettere una lama d'acqua ampia a  ricordare la chiusa che qui sorgeva.  
  • Scendendo per Fatebenefratelli e Senato, di fronte al palazzo del Senato una altra lama ricostruisce la chiusa, e si collega attraverso la via Marina al corso d'acqua perimetrale della Villa Reale.
  • Scendendo per S.Damiano e Francesco Sforza, si prevede una cascatella di raccordo con la peschiera del Giardino della Guastalla. 
  • In via S.Sofia il canale potrebbe avere la sua larghezza completa, ed alloggiare dei barconi o natanti per mostre temporanee o iniziative varie (a me viene in mente il mercato dei fiori del Singel di Amsterdam).  
  • In Mulino delle Armi si dipartirebbero dei corsi d'acqua verso il parcodelle Basiliche   
  • Infine sboccherebbe in Darsena, recuperando il lato nord della stessa con una spiaggia o prato per il godimento della cittadinanza (qui vi sarebbe anche l'unico tunnel stradale da Papiniano a Gian Galeazzo).

Mi piacerebbe che la cittadinanza venisse a conoscenza di questo progetto, che e' bello e concreto, e trovasse modo di sostenerlo.

Aggiungo due o tre suggerimenti personali : tra i luoghi storici da ricordare "filologicamente" con qualche intervento ci sarebbero anche il Laghetto di via Laghetto (dove arrivavano i marmi del Duomo), la Chiusa
della Vettabbia di via Chiusa (snodo di acque dai tempi del Barbarossa), e lo scomparso terraggio di via Gozzadini lungo via S.Sofia.

 Un altro commento e' che finalmente ho sentito presentare alla cittadinanza progetti belli e concreti, come non mi capitava da 25 anni. Troverei doveroso che stampa e mezzi di comunicazione vi dessero risalto, come accadeva una volta.