.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Set 2008 - 10:19
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Da Milano 2.0:

Calderoli rassicura: il decreto per l'Expo 2015 è quasi pronto. Ma continua il veto di Forza Italia su Paolo Glisenti

Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 10:49 in Milano cronaca, Milano politica

Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, in un intervento al Meeting di Rimini, aveva tranquillizzato tutti: il decreto sull'Expo è in dirittura d'arrivo per questa settimana.

Riassunto delle puntate precedenti: la Moratti, sindaco di Milano, ha cercato di ottenere il quasi controllo totale sull' esposizione, prima fecendosi nominare commissario straordinario, poi affidando il ruolo di amministratore unico della società di gestione dell'evento a Glisenti, considerato da tutti il suo braccio destro. Ma Formigoni, governatore della Regione, non vuole un amministratore unico, ma piuttosto un consiglio di amministrazione. Penati invece, presidente della Provincia, si sente tagliato fuori e cerca a tutti i costi di inserire l'ente nei giochi di potere. Dopo tanti litigi interviene prima il premier Berlusconi, che inserisce nel Cipem diversi ministri, tanto che si comincia a pensare l'Expo come "di Roma", piuttosto che di Milano. Ma il decreto con cui si decide la governance rimane oscuro e confuso e durante la prima riunione del Comitato venersì scorso si decide che va rifatto. I "contendenti" avrebbero dovuto riunirsi mercoledì per decidere una bozza diversa, ma è saltato tutto. Intanto Tremonti, ministro dell'Economia, ha proposto una bozza che mette in mano al Cipe e quindi al Governo invece che al Cipem (Comitato di indirizzo e programmazione), togliendo quindi agli enti lombardi molto potere. Alla Moratti questa proposta ovviamente non piace, mentre Formigoni e Penati pensano che sia un passo avanti. Per mettere d'accordo tutti è stata preparata un'ennesima bozza di decreto, pensata tra Comune, Provincia e Regione per bilanciare lo strapotere del Governo.

Nessuna indiscrezione "ufficiale", ma tantissime "non ufficiali". Specialmente intorno alla discussa figura di Paolo Glisenti (foto IlGiorno). Forza Italia in modo particolare è contraria alla sua nomina come amministratore "unico" della società di gestione.

Si inizia quindi la "corsa alle poltrone". Gli interessi in ballo sono troppi e nessuno vuol sentirsi tagliato fuori. Si parte da Luigi Roth, della Fiera, e Antonio Intiglietta, anche se la Lega ha candidato Danilo Broggi.

Letizia Moratti non deve aver passato una buona estate dopo lo stop del premier e di Tremonti al "mostro giuridico", ovvero il decreto prima del rifacimento.

La corsa è contro il tempo: sono passati ormai diversi mesi dall'assegnazione e ancora non si è raggiunto un accordo sulla governance. Il sindaco e commissario straordinario ha faticato non poco per convincere diversi esponenti di Fi, contrarissimi a Glisenti, a non opporsi.

Anche perchè non sarebbe un amministratore unico, ma lavorerà insieme a un cda di cinque membri indicati dal Tesoro (come voleva Tremonti, "lo Stato mette i soldi, lo Stato decide"), che avrà la maggioranza della Soge. Ci saranno anche Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio.

Nel decreto di Calderoli ci sarebbe anche la nomina di un presidente della Soge. E circola già un nome per questo posto: Lucio Stanca. Al presidente andrebbero deleghe maggiori a quelle affidate a Glisenti o a chiunque altro.

E' quindi chiaro che Glisenti non è ritenuto all'altezza della situazione da Tremonti.
Intanto i cantieri aspettano.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Ago 2008 - 12:50
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