.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 24 Ago 2008 - 13:31
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ATTUALITÀ

LETIZIA MORATTI
DIMEZZATA SUI POTERI DELL'EXPO E IL CASO GLISENTI


(24/08/2008) - Se Milano ha ottenuto l'Expo 2015, lo deve unicamente al Sindaco di Milano Letizia Moratti (che ha girato mezzo mondo per conquistare i delegati) trascurando l'amministrazione della città. Ma l'obiettivo politico era di quelli enormi, e, quindi, donna Letizia, è perdonata. Ha vinto rispetto a Smirne e ora forse (Penati e Formigoni permettendo) non dovrà gestire in solitudine la società dell'Expo col fido Paolo Glisenti (suo spin doctor). Infatti la società è la Soge Spa e per Glisenti c'è in programma l'incarico di Amministratore unico (stipendio 4 miliardi fino al 2016). Ma molti politici sono insorti e hanno messo il veto per il curriculum non proprio trasparente di Paolo Glisenti che negli anni 90 era nel CdA della Carolco RCS Video, società con miliardi di lire di debiti e poi risanata con un pool di banche. Ma il buco di 350 miliardi è stato pagato da Viale Mazzini. Per uno che è il braccio destro del Sindaco di Milano e che percepisce 900 euro al giorno, gestire miliardi di euro alla Soge Spa non è, a detta di molti, il candidato ideale e auspicabile. Anche noi siamo d'accordo su questo punto: questa bancarotta di cui Glisenti, ovviamente, non è responsabile, ci inquieta, ci turba, e ci preoccupa. E, come al solito, nessuno dice niente. Viale Mazzini paga una cifra enorme per la Carolco Rcs Video e il signor Glisenti che era nel CdA ambisce addirittura a fare l'amministratore dell'Expo con tutti gli interessi in gioco. No, signora Moratti, ancora una volta, lei sta facendo l'ennesimo errore. Eviti la nomina di Glisenti, e nomini un'altra persona rappresentativa, espressione della società civile, di sua fiducia, ma che sia cristallina limpida e senza scheletri nell'armadio. La questione morale non deve essere secondaria all'Expo. Mi dia retta una volta tanto. Ritornando al decreto, Berlusconi ha dovuto rifarlo e sulla società dell'Expo ha dato spazio non solo alla Moratti e a Glisenti, ma giustamente a diversi enti, ministeri, società e politici locali. La Moratti è rimasta al momento spiazzata e dimezzata anche se darà battaglia "Il mio giudizio sul decreto dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è positivo perché ruota attorno a una governance in capo alla Giunta regionale". Così si era espresso il Presidente della Regione, Roberto Formigoni sull'EXPO 2015. Il Governatore ha sottolineato il ruolo di protagonista della Regione Lombardia. "Con l'istituzione nel DPCM del Tavolo Lombardia – ha sottolineato Formigoni - la Regione assume un grande ruolo di regia, riunendo sotto la presidenza regionale tutti i componenti del CIPEM (il Comitato di Indirizzo e Programmazione previsto dall'art. 2 del Decreto), il Commissario straordinario, nonché i rappresentanti di istituzioni locali, nazionali e internazionali e altri soggetti pubblici e privati interessati agli interventi. La funzione della Regione sarà, dunque, essenziale per esprimere tutto lo spessore di un progetto che rappresenta l'intero Paese di fronte al mondo" . Un ruolo che, sempre secondo Formigoni, esprime anche "un riconoscimento per l'attività internazionale che il Governo lombardo ha sviluppato in questi anni". In concreto il Tavolo Lombardia, il metodo della programmazione negoziata e lo strumento dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale previsto dalla legge regionale 2/2003 costituiscono i capisaldi dell'azione regionale, assunti dal DPCM. Pur condividendo la presentazione fatta da Formigoni dell'EXPO 2015 e confermando lo spirito di collaborazione, Franco Mirabelli a nome del PD, non concorda sul giudizio espresso dal Governatore lombardo circa il DPCM. "Il modello di governance non è quello descritto con enfasi da Formigoni, in quanto il conflitto istituzionale sorto negli scorsi mesi tra Comune di Milano e Regione Lombardia ha spostato sul governo nazionale il potere decisionale. Inoltre – ha proseguito Mirabelli – Formigoni ha sbagliato non allargando il dibattito al Consiglio Regionale e ai Presidenti di Provincia. Il risultato è un indebolimento degli interessi lombardi, ulteriori ritardi nel definire le competenze. Il rischio è che la vicenda dell'EXPO possa essere strumentalizzata dal Governo come merce di scambio per risolvere altri problemi". Secondo il capogruppo di Forza Italia Paolo Valentini "la Regione ha saputo in questi mesi affrontare il ruolo che le competeva di fronte a un progetto come l'EXPO che coinvolge risorse notevoli sia dal punto di vista economico che umano. Ed è stata corretta la scelta di una adeguata riflessione che coinvolgesse tutte le Istituzioni interessate. Ora il Consiglio Regionale è chiamato a fare provvedimenti celeri per arrivare spediti all'obiettivo e mi auguro una collaborazione leale anche da parte dell'opposizione. L'opposizione – ha detto Mario Agostinelli, capogruppo di Rifondazione comunista - non è mai stata coinvolta in questi mesi ed è tempo che questa Aula smetta di essere semplicemente il luogo dove vengono riportate le informazioni. Chiediamo, ancora una volta, di riaprire una discussione seria e ponderata su questo tema, dedicando una apposita seduta all'EXPO e istituendo una Commissione ad hoc". "Il modello lombardo – ha rimarcato il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi - fa acqua da tutte le parti. Le leggi sulle infrastrutture vengono impugnate, il sistema sanitario privato ha problemi, ora ci si mette anche l'EXPO. Il modello lombardo ne esce sconfitto e Formigoni sa bene che è cosi, anche se cerca di convincerci della maggiore autorevolezza del comitato per l'EXPO. Noi continueremo a batterci per evitare che il percorso dell'EXPO continui cosi perché siamo convinti che finirebbe per essere un disastro". Persa un'occasione per il Vicepresidente Marco Cipriano. "Ancora una volta il Presidente Formigoni è partito col piede sbagliato, non coinvolgendo questa Assemblea. Peccato che non abbia fatto come il Sindaco Moratti e il Presidente della Provincia Penati che hanno invece scelto di riferire subito ai propri Consigli. La preoccupazione dell'opposizione è legittima perché scegliendo il silenzio, il Presidente Formigoni ha confermato la mancanza della volontà di intraprendere un percorso di partecipazione e trasparenza che avremmo preteso". "Al di là delle dichiarazioni di vittoria apparente, rese da Formigoni, appare chiaro che è finita una fase importante della collaborazione tra Governo nazionale e Regione Lombardia, quella in cui con il ministro Di Pietro si trattava alla pari e che ha dato importanti risultati in termini di infrastrutture per la nostra Regione". Questo il commento espresso per l'Italia dei valori dal capogruppo Stefano Zamponi. In particolare, Zamponi ha sottolineato il peso che il Governo nazionale ha all'interno del CIPEM, con 10 rappresentanti su 16 componenti, e il complicato rapporto previsto dal Decreto tra Consiglio di amministrazione della società e l'amministratore unico. Zamponi si è dunque augurato che i conflitti non influiscano sul risultato finale "che deve essere raggiunto nell'interesse dei lombardi e per lo sviluppo della nostra Regione". A Formigoni è stato riservato una tavolo di coordinamento per la nuove autostrade ma ciò che piace a Letizia Moratti per definizione non va giù a Formigoni e Penati e infatti è ancora tutto in alto mare. Due gli elementi che arginano il potere di Letizia Moratti in fatto di Expo. In primis Formigoni: come detto, il presidente della regione avrebbe il controllo delle autostrade, elemento da non sottovalutare. In sostanza, il sindaco potrà costruire tutti parcheggi che vuole a Rho-Pero ma sarà dura riempirli senza una strada che ci arrivi. Secondo elemento contenitivo è l'allargamento del Cipem, il Comitato di pianificazione che darà le linee guida alla società speciale Soge, ossia l'ente che realizzerà cantieri e appalti. All'interno del Cipem dovranno convivere non più 3 ma 7 rappresentanti del governo che nella fattispecie saranno Berlusconi e i Ministri Scajola, Matteoli, Zara, Tremonti e i sottosegretati Brambilla e Bertolaso, con la partecipazione di Castelli. Cinque invece i rappresentanti degli enti locali: Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, Fiera. Solo spettatori i Comuni di Rho e Pero: potranno osservare ma non votare. Ma questa soluzione non piace alla Moratti che sarebbe disposta a rinunciare a fare il Commissario straordinario dell'Expo fino al 2016. La Moratti insiste però con Paolo Glisenti amministratore unico (o delegato?). Lei per chiudere la partita rinviata a settembre chiede per il fido Paolo Glisenti poteri «di ordinaria e straordinaria amministrazione con la facoltà di compiere tutti gli atti opportuni per l´attuazione e il conseguimento dell´oggetto sociale». Rimanebbe in carica tre anni e può essere rieletto, dirige e coordina l´attività operativa della società, redige il piano finanziario e lo sottopone all´approvazione del Cipem, stipula i contratti per la gestione operativa dell´evento ed è capo del personale.Inoltre «può stipulare convenzioni per delegare le funzioni di stazione appaltante ad amministrazioni o a soggetti pubblici o privati», può nominare uno o più direttori generali, istituire comitati esterni con funzioni consultive. Ne sono previsti sei: la Consulta territoriale, la Consulta ambientale, la Consulta architettonica, la Consulta Sindacale, il Comitato Innovazione, il Comitato Scientifico. Formigoni e Penati non vogliono un Commissario e un Amministratore, ma una società con un Cda e un Amministratore. Tutto il contrario di quello che vuole la Sindachessa. In ballo: Ci saranno oltre 20 miliardi di euro d'investimento in infrastrutture. Di questi 4,2 miliardi di euro saranno diretti, i rimanenti 14 indiretti; Nel periodo 2010-2015 verranno creati 70.000 posti di lavoro; Nei 6 mesi dell'Expo arriveranno 29 milioni di turisti, per una media giornaliera di 160.000 visitatori al giorno; Ci saranno 120 paesi espositori. Nell'arco dei 6 mesi dell'Expo ci saranno 7.000 eventi. Per la loro realizzazione saranno richiesti 892 milioni di euro. È previsto un aumento del fatturato del mondo imprenditoriale milanese di 44 miliardi di euro, pari a un incremento del 10%. Verranno creati 11 km² di spazio verde. Senza contare che Milano cambierà aspetto radicalmente Il sito sarebbe collegato alla città da due ideali percorsi di 20 km, uno d'acqua e uno di terra: La via d'acqua e la via di terra. Il primo prevede la riqualificazione di tratti di naviglio per poter collegare attraverso canali il centro città alla Expo, partendo dalla darsena cittadina e passando per il Parco delle Cave. Il percorso di terra invece collegherà tutti i luoghi d'interesse di Milano, partendo dalla darsena e attraversando il Parco delle Basiliche, la zona Garibaldi-Repubblica (con il progetto di Milano Porta Nuova della Città della Moda e il parco Biblioteca degli Alberi), il Cimitero Monumentale di Milano, il Castello Sforzesco e il Parco Sempione, l'area della vecchia fiera col progetto CityLife e la zona di San Siro fino ad arrivare al sito della Expo. Sul polo di Fieramilanocity, ceduto dalla Fiera di Milano sorgerà il progetto CityLife. In zona Garibaldi-Repubblica sorgerà un nuovo quartiere: "La città della moda". Nell'area dismessa dell' Alfa Romeo ci saranno: negozi, servizi, case e un parco. L'area sarà connessa alle Ferrovie Nord. Inoltre, al Portello sorgerà il "Jewellery Center", il centro dei gioielli. A Porta Vittoria, nell'area dismessa delle Ferrovie dello Stato, sorgerà la "Biblioteca Europea di Informazione e Cultura". A Rogoredo-Santa Giulia verrà costruita una nuova area residenziale di 1,2 km², di cui 34 ettari adibiti a parco. Verrà chiamata Cittadella della giustizia. In Bicocca nascerà, sui luoghi dell'ex Manifattura Tabacchi, la "Città del cinema" legata all'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sarà la Cinecittà milanese. In Bovisa nascerà un nuovo polo tecnologico legato al Politecnico di Milano. In zona Porta Romana sorgeranno un grande complesso alberghiero e un nuovo centro direzionale, confinanti con il Museo di Arte Moderna promosso dalla Fondazione Prada. Infine ci sono le infrastrutture: per quanto riguarda la viabilità e i trasporti, l'area che sarebbe dedicata ai padiglioni è attualmente collegata dalla linea 1 (rossa) della metropolitana milanese al centro cittadino, dalla rete autostradale tramite la A4 Torino-Milano-Venezia e dalla A8/A9 Milano-Como-Laghi. Per quanto riguarda i collegamenti aeroportuali, il sito si trova approssimativamente a 30 km dall'aeroporto di Malpensa, ad altrettanti dall'aeroporto di Linate e a circa 60 km dall'aeroporto Orio al Serio di Bergamo. Per la data della Expo saranno pronti i collegamenti tramite alta velocità ferroviaria presso l'ingresso est della fiera. I miglioramenti dei trasporti locali saranno: Linea 1 fino a Monza Bettola, Linea 2 ad Assago e Vimercate, Linea 3 della Metropolitana di Milano fino a Paullo (o Peschiera) e Comasina, nuova Linea 4 da Lorenteggio a Linate Aeroporto, Linea 5 Monza-Axum (tratta Garibaldi-Bignami già in costruzione). connessione delle linee FerrovieNord con la nuova area espositiva. riqualificazione tranvia Milano-Desio con potenziamento per Paderno Dugnano e prolungamento a Seregno. Saranno costruite la Tangenziale Est esterna e la Pedemontana Verranno costruiti 8 percorsi ciclabili che dal centro andranno verso la periferia per un totale di 120 km. Come si vede, in gioco ci sono molti interessi, e a settembre Berlusconi, dovrà dipanare la matassa che vede protagonisti politici, partiti, costruttori, finanzieri, banchieri, architetti, ingegneri, e imprenditori. Perciò il CDA della Soge SPA e' fondamentale: almeno i milanesi avrebbero la garanzia che la Moratti e il suo fido Paolo Glisenti che ha la pretesa di non avere nessun CDA e di fare l'amministratore unico con 4 miliardi di euro non sarebbero gli unici a gestire l'Expo e i miliardi di euro. Alla faccia dell'austerità e della povera gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese. Cardinale Tettamanzi, se ci sei, parla in nome dei milanesi tutti.

Alberto Giannino - Ass. culturale docenti cattolici
alberto.giannino@gmail.com
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Giu 2008 - 14:36
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