.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Lug 2008 - 09:46
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Da Milano 2.0:

Glisenti a rischio: sono scaduti i termini per il comitato. Il decreto per la società dell'Expo non arriva
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 09:41 in Milano cronaca, Milano politica

C'è un'attesa trepidante che scuote Palazzo Marino. Dopo il tanto atteso decreto per la nomina di Letizia Moratti a commissario per l'Expo manca ancora il decreto sulla società che dovrà gestire il tutto.

Infatti ieri a mezzanotte sono scaduti i termini del Comitato di pianificazione di Expo 2015. Ci si aspettava una proroga in attesa del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che costituirà la forma della società che costituirà l'Esposizione.

Per ora il Comitato rimane (in quanto può essere sciolto solo da un atto dello stesso comitato) e resta il presidente, che è il sindaco Moratti, ma decadono le cariche organizzative: il segretario esecutivo Paolo Glisenti e il tesoriere Franco Camera.

Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd, contesta l'organizzazione dell'evento in quanto ci sarebbero troppe ambiguità e soprattutto un enorme problema di dualismo di poteri. Ci sarebbe ancora un grave conflitto fra la Moratti e Formigoni che blocca l'azione del Governo, tanto che secondo lui si dimostrerebbe ancora meno efficace del governo Prodi nel sostenere la città in vista del traguardo Expo.

Se arriverà in fretta il decreto firmato da Silvio Berlusconi (che si trova in mezzo tra la Moratti e Formigoni ) non ci saranno problemi: qualcuno dice che ciò avverrà venerdì prossimo mentre altri affermano che il Presidente si prenderà fino al 25 luglio, il termine ultimo per emanarlo.

Però tra venerdì prossimo (quindi fra una settimana) e il 25 luglio (quindi fra un mese) c'è una bella differenza. Palazzo Marino trema solo all'ipotesi di aspettare un altro mese perchè i tempi sono strettissimi e se non ci si muove subito 7 anni non sono poi così lunghi rispetto a tutto quello che c'è da fare: se si contano i giorni dall'assegnazione a fine luglio saranno passati ben 105 giorni e non sarà ancora partito nulla.

Ieri il sindaco ha iniziato una serie di telefonate a Palazzo Chigi, forse proprio a Berlusconi o a Gianni Letta. Già c'era stato un piccolo scontro tra la Moratti e il ministro Castelli a questo proposito .

Ricordiamo che la Regione e Formigoni infatti sono sempre stati contrari all'amministratore unico (e contrari perciò a Glisenti e alla Soge) in favore di un cda. La Moratti invece crede che per garantire la massima operatività possibile e il pieno controllo della gestione sia necessario un amministratore unico. Anche Silvio Berlusconi, tirato sempre in causa dalla Moratti sulla questione, aveva espresso le sue perplessità.

Umberto Bossi aveva dichiarato che per il decreto che deciderà la struttura della società che gestirà l'Expo bisognerà aspettare. Secondo il leader della Lega anche alcune province e città del nord vorrebbero entrare nella gestione. Insomma, non tutto dovrà andare in mano alla Moratti.

Secondo il ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli. Ci vorrebbe un supervisore nella governance per la gestione dell'Expo. In ballo ci sono troppi interessi: lei, Formigoni e Penati si scontrano sulla nuova società. La prima non si sposta dalla sua idea di gestione unica (Glisenti come amministratore unico), il secondo sarebbe soddisfatto della proposta di Castelli di un supervisore.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Giu 2008 - 14:36
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