.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 22 Giu 2008 - 14:11
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Da Milano 2.0:

Letizia Moratti è commissario per l'Expo, a Formigoni restano le infrastrutture
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 11:00 in Milano cronaca, Milano politica

Ne parlavamo giusto ieri sera. Oggi è arrivata la conferma: Letizia Moratti sarà il supercommissario dell'Expo 2015. La Moratti ringrazia tutto il governo e l'importante è partire nel più breve tempo possibile.

Dopo l'assegnazione dei 133 milioni di euro per i primi tre anni in modo da far partire i lavori per l'Expo e soprattutto per cominciare a preparare il budget di massima da mostrare ai commissari del Bureau International des Expositions che arriveranno in lugllio.

Proprio per il loro arrivo la Moratti qualche giorno fa era andata in panico, convocando la Giunta per approvare al volo due documenti da mostrare al Governo per la richiesta urgente dei finanziamenti (visto che a Roma sarebbero andati 500/600 milioni per risistemare il bilancio). La situazione era stata risolta della Lega e da Umberto Bossi che avevano parlato con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che in un primo momento aveva deciso di congerlare i fondi destinati all'Expo.

A ieri non si era però capito bene che fine avesse fatto la legge speciale per l'Expo perchè secondo alcuni la legge speciale doveva ancora passare al vaglio del Governo, secondo altri la Moratti era già commissario a tutti gli effetti mentre per altri la Moratti avrebbe "regnato" sull'Expo solo insieme a Roberto Formigoni e la Regione.

Il decreto legge è finalmente arrivato al governo per risolvere una volta per tutte l'annosa questione: Letizia Moratti è supercommissario e lo rimarrà anche se non sarà più il sindaco.

Roberto Formigoni invece sarà il presidente del Tavolo Lombardia e dovrà occuparsi dei 10,4 miliardi di euro destinati alle infrastrutture.

Il Governo in sintesi ha emanato un decreto legge sull'Expo fatto di due articoli: nel primo si assicura l'impegno finanziario di Stato (1,4 miliardi di euro in 7 anni), e soprattutto ci sarebbe l'impegno per le infrastutture (Brebemi, Pedemontana e Tem. Vi avevamo parlato delle polemiche in merito agli appalti di queste strade in questo post).

Il secondo articolo del decreto invece rimanda a un futuro decreto (entro 30 gg) del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilirà le istituzioni e gli organismi per la gestione dell'attività. In quella sede sarà istituito il Tavolo Lombardia di Formigoni.

Finalmente la situazione sembrerebbe essersi risolta, dopo le numerose critiche di Formigoni e la posizione fra incudine e martello di Silvio Berlusconi. A dire il vero nella prima stesura del decreto sembrava che si volesse fal lavorare la Moratti insieme alla Regione, invece nelle successive stesure la collaborazione si sarebbe limitata a un "sentito il parere degli enti locali".

Resta in sospeso la costituzione della società che gestirà l'Expo. La Regione e Formigoni infatti sono sempre stati contrari all'amministratore unico (e contrari a Glisenti) in favore di un cda. La Moratti invece crede che per garantire la massima operatività possibile e il pieno controllo della gestione sia necessario un amministratore unico.

C'è anche il dubbio sulla delega del Governo per le infrastrutture. Si è parlato di Roberto Castelli, che però sembra più interessato a una delega sulla infrastrutture di tutto il Nord. Se però finisse sull'Expo ci potrebbe essere un pericoloso dualismo con Formigoni.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Giu 2008 - 14:36
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