.: Discussione: Milano Expo 2015 e la definizione della sua governance

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 17 Giu 2008 - 11:07
accedi per inviare commenti

Da ilSole24ore:

Expo 2015, sì all'accordo per i primi finanziamenti

di Marco Alfieri

17 giugno 2008

«Il grido di dolore del nord è stato accolto. Questo è quel che conta. Certo, ci sono ancora cose da limare», ammonisce Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega Lombarda e presidente della commissione Bilancio della Camera: «Ad esempio le competenze in vista dell'Expo 2015 perché è giusto riconoscere la leadership al comune di Milano, ma vanno valorizzati tutti i livelli territoriali e le categorie produttive». Definito invece lo strumento con cui stanziare le prime risorse per l'evento: «Verranno accorpate nel decreto legge che anticipa la finanziaria e che andrà all'esame del Consiglio dei ministri la prossima settimana», ha spiegato ieri il ministro Calderoli al termine di un incontro a tre con Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Il che significa che al Consiglio dei ministri di domani il Dl sull'Expo 2015 verrà approvato. «Si chiude di sicuro», conferma Giorgetti, anche se il ministro Scajola parla «di tempi brevi» ma senza specificare il giorno esatto. La copertura finanziaria (i 133 milioni sul triennio 2009-2011 posti a carico dello stato ma lasciati in bianco nella bozza di decreto Expo licenziata e poi bloccata da palazzo Chigi) è stata trovata, dopo le frizioni Moratti-Tremonti e il dualismo sul bilancio Milano-Roma.
«Le preoccupazioni rispetto all'Expo sono state superate», rasserena il clima lo stesso sindaco. «Ho avuto rassicurazioni dal ministro dell'Economia dopo un incontro con Berlusconi». Nell'anticipo di manovra ci saranno dunque i primi finanziamenti affiancati alla legge speciale che uscirà dalla conversione del Dl.
Certo si tratta di un provvedimento tampone, necessario per avviare la macchina Expo entro il 30 giugno ed evitare la figuraccia col Bie, che a inizio luglio spedirà a Milano i suoi ispettori per un primo check sul progress dei lavori. Tuttavia se lo stanziamento permette di sbloccare il decreto, resta inevaso il tema della sostenibilità del finanziamento: dallo scomputo degli investimenti degli enti locali dal patto di stabilità previsto originariamente nella bozza di decreto Expo (un meccanismo che applicato aprirebbe una falla nel bilancio statale) agli 1,4 miliardi di finanziamenti statali scritti nel dossier di candidatura. Su questo si sta discutendo ed è anzi probabile che la norma/scomputo verrà espunta dal decreto Expo e regolata in un secondo tempo nel Dpef e nella rimodulazione del patto di stabilità su cui sta lavorando il ministro Tremonti.
La preoccupazione sui tagli ai Comuni infatti rimane tutta, anche perché, sempre da decreto Expo, gli enti locali dovranno sborsare sul triennio 76,59 milioni. Dove reperirli? Già. Se n'è cominciato a discutere ieri pomeriggio in un incontro organizzato da Anci Lombardia e comune di Milano. «Il taglio di 1,5 miliardi ai comuni nel 2009 è inaccettabile», si legge nel documento finale che fa da piattaforma lombarda alla conferenza unificata di oggi pomeriggio, che si annuncia infuocata. In particolare, a preoccupare è «l'ipotesi secondo cui l'ulteriore impegno al quale saranno chiamati i Comuni potrebbe contribuire indirettamente al risanamento della pregressa posizione debitoria di Roma».

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Giu 2008 - 14:36
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]