.: Discussione: Un assessorato fantasma per i centri giovanili
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Inserito da Ombretta Colli il 9 Giu 2008 - 11:44
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E’ necessario fare chiarezza sulle politiche adottate dal Comune di Milano per la gestione dei Cag (Centri di aggregazione giovanile). Nel mese di novembre, circa 7 mesi fa, la Giunta di palazzo Marino ha approvato una delibera a firma congiunta Colli-Moioli per definire i nuovi criteri per l’erogazione dei contributi per i Cag presenti sul territorio cittadino. Un provvedimento che riporta alla trasparenza e all’equità un’erogazione di fondi che fino a due anni fa era a pioggia e senza un serio criterio di valutazione. Sul territorio milanese sono presenti 26 centri per i giovani, 5 dei quali direttamente gestiti dal Comune. Bene, prima di questa delibera solo 13 strutture erano convenzionate con il Comune di Milano. Oggi, grazie alla formula del bando, tutte le strutture presenti sul territorio, che sono state in grado di rispondere ai requisiti indicati nel “Modello Milano”, hanno avuto la possibilità di accedere all’erogazione di un contributo comunale che sarà triennale, e non più legato a un rinnovo annuale, e non soggetto a Iva (la convenzione prevedeva il pagamento dell’Iva al 4 per cento).
I contributi, per il momento, non sono aumentati, è vero. Ma non per questo le attività delle strutture sono a rischio. Bisognerebbe, anzi, spiegare ai cittadini come mai a parità di utenza, ore di servizio e numero di operatori impegnati alcuni centri accedevano a contributi due volte superiori di altri. Non solo, i nuovi criteri prevedono tre livelli di contribuzione per uno stanziamento totale di 1,2 milioni di euro (cifra che consentirebbe di mandare i nostri giovani utenti a studiare ad Harvard). Un primo livello di ingresso riconosce la presenza dei requisiti indispensabili per essere ammessi al contributo che si aggira intorno ai 30 mila euro. Un secondo livello (da 6 a 20 mila euro) viene riconosciuto ai Cag che presenteranno e realizzeranno un progressivo miglioramento delle loro prestazioni. Un terzo livello di eccellenza (circa 7 mila euro) sarà, infine, valutato in base agli indirizzi definiti dai singoli Consigli di Zona. Un modo semplice ed efficace per valutare il servizio svolto e le reali funzioni educative delle diverse strutture che svolgono un importante ruolo di prevenzione e presidio di zone disagiate della città. Sen. Ombretta Colli Assessore Aree Cittadine e Consigli di zona del Comune di Milano |
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In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 6 Giu 2008 - 15:44
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