.: Discussione: Un assessorato fantasma per i centri giovanili

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 9
Num.Votanti: 2
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 6 Giu 2008 - 15:44
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente · Discussione successiva

Da ViviMilano - caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2008/06_Giugno/06/caso.shtml

Il caso del giorno

Un assessorato fantasma per i centri giovanili

I centri, da quest'anno non più convenzionati con il Comune, rischiano di essere svuotati di qualsiasi funzione educativa
   
Caro Schiavi, quando il camper del «Corriere» si è fermato in Giambellino abbiamo parlato del taglio dei finanziamenti del Comune ai Centri di aggregazione giovanile. Mi ha detto: «Vorrei fare un approfondimento». Eccoci. I centri, da quest'anno non più convenzionati con il Comune, rischiano di essere svuotati di qualsiasi funzione educativa. Mentre si parla di bullismo, di prevenzione della devianza, si colpiscono proprio i servizi che operano in questa direzione. Per chiedere più investimenti da parte del Comune oggi, alle 11, nel Barrio's Cafè di via Barona, presenteremo una raccolta di firme. Ma colpisce il fatto che tutto questo avvenga nel più totale silenzio.

Roberto Testa

Caro Testa,
c'è un assessorato fantasma nell'attuale giunta: è quello al Decentramento, dal quale dipendono i Centri di aggregazione giovanile. Anche l'assessore è un po' fantasma: della senatrice Colli infatti, in questi 24 mesi si è parlato poco o niente (non ricordiamo bene che cosa ha fatto, ma siamo pronti a ricrederci). Da fare ci sarebbe molto in questo settore: mettere ordine al guazzabuglio dei consigli di zona e alle loro funzioni, per esempio.

C'è una disposizione (che noi non conosciamo) che impedisce a chi di dovere di operare? Lei scrive di aver avuto, in questi due anni, un solo incontro con l'assessore e il direttore del settore: ma la riduzione dei fondi l'hanno decisa loro o Palazzo Marino?

La verità è che i centri
accreditati sono passati da 13 a 19 e con lo stanziamento invariato (un milione di euro) la coperta è diventata corta. La riduzione dei contributi compromette la qualità del servizio, non c'è dubbio. Però se i centri aumentano vuol dire che sono utili. O si è voluto cambiare la politica dei centri di aggregazione? La risposta è che finisce il convenzionamento, da oggi si riceve un contributo.

In questo modo il Comune dice: arrangiatevi. Alla sua amara conclusione («In questa città manca una qualsiasi linea, progettualità, orizzonte di senso... riguardo alle politiche giovanili») aggiungo che servirebbe uno strumento per verificare se i tutti i 19 Centri siano effettivamente in grado di svolgere le funzioni educative richieste. Siamo tornati ai contributi a pioggia, mi pare.

Giangiacomo Schiavi
06 giugno 2008