.: Discussione: L'Expo modello nella lotta contro la fame e i cambiamenti climatici

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Lug 2008 - 16:24
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Dal sito Web del Comune di Milano:


Siglato accordo

Banca Mondiale e Milano insieme per l'ambiente

Il Sindaco Moratti: "Affrontiamo insieme i problemi dei cambiamenti climatici e il sostegno dei paesi in via di sviluppo". Previsto nel programma Expo 2015 un fondo di 52 milioni di euro


  “Una grande occasione per affrontare con un partner importante come la Banca Mondiale i fenomeni dei cambiamenti climatici. È la prima volta che la Banca Mondiale firma un accordo con una città su un tema importante come questo, che consente così di aiutare i Paesi in via di sviluppo”.

Sono le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti, a margine dell’accordo firmato questa mattina a Palazzo Giureconsulti, con il direttore della Banca Mondiale per l’Europa Cyril Mueller, che si trova a Milano in occasione del convegno “Climate Change and Urban Sustainable Growth. Towards Expo 2015”.

L’accordo promuove azioni congiunte di cooperazione con altre città, per affrontare le criticità derivanti dai cambiamenti climatici, nel quadro delle attività previste per l’Esposizione Universale del 2015.

Il Sindaco Letizia Moratti ha sottolineato che “l’accordo è importante perché mette a disposizione della città di Milano e del comitato Expo, il know-how della Banca Mondiale sul tema dei cambiamenti climatici. Oltre a questo c’è anche la possibilità di avere, su temi specifici, fondi della banca che si vanno ad aggiungere a quelli già previsti dal Comune e da Expo per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le emergenze climatiche”.

“Con la firma dell’accordo con il Comune di Milano - ha dichiarato Cyril Mueller - si apre uno scenario assolutamente inedito ed entusiasmante per lo sviluppo, nel quale, per la prima volta in assoluto, il nostro gruppo unira` le proprie forze e conoscenze alle risorse tecniche e finanziarie nelle aree di eccellenza di un’amministrazione locale, quale Milano, a beneficio dei paesi meno sviluppati”.

“Sul tema dei cambiamenti climatici – ha proseguito il Sindaco - il dossier di candidatura Expo prevede già 52 milioni di euro per l’aiuto Paesi in via di sviluppo. A questi fondi possono aggiungersi, in base all’accordo firmato oggi, altri fondi della Banca Mondiale”.

“La collaborazione con la Banca Mondiale – ha aggiunto Letizia Moratti - si terrà anche attraverso un attento lavoro di ricerca sulle migliori pratiche per la sostenibilità ambientale nelle città. Vi sarà una ricerca di collaborazione con altre città, su progetti specifici e trasferimento di tecnologie”.

“Infine – ha concluso il Sindaco – abbiamo discusso la possibilità di istituire un fondo di fiducia per raggiungere gli obiettivi di questa collaborazione. Vi sarà una partecipazione a grandi eventi come per esempio l’Expo 2009 sul clima che si terrà a Barcellona, il World Urban Forums e l’Urban Research Symposiums”.

Il piano clima del Comune. "Il convegno di oggi - ha dichiarato Edoardo Croci, assessore alla Mobiltà, Trasporti e Ambiente - è un'importante occasione per ribadire l' impegno di Milano nel ridurre le proprie emissioni di gas serra del 20% entro il 2020. Attraverso la collaborazione con World Bank  potrà  essere incrementata la cooperazione con altre città per sviluppare politiche a favore dello sviluppo sostenibile e per contrastare il cambiamento climatico anche in vista dell'Expo 2015".

Il forum “Climate Change and Urban Sustainable Growth” organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con la World Bank, il Comitato Expo 2015 e con il contributo di Camera di Commercio di Milano e A2A, è nato dall’esigenza di capire in che modo la città può far fronte al meglio alle sfide del cambiamento climatico, salvaguardando le sue risorse per le generazioni future, anche attraverso la partecipazione e la cooperazione con le altre città del mondo.

Il Comune di Milano promuove un programma per il clima che prevede una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra delle attività del Comune di Milano del 15% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2012 e del 20% entro il 2020.

A questi obiettivi si affianca quanto Milano propone per Expo 2015: in primo luogo sperimentare la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale in ambiti rilevanti secondo la proposta di candidatura a Expo 2015.

Poi, la definizione di un modello di valutazione di fattibilità, di un metodo per la realizzazione dei progetti di cooperazione e di un pacchetto formazione in Italia e presso i Paesi ospitanti, partecipando anche alla definizione delle locali carbon facilities e collaborando con le autorità locali competenti.

Infine l’Offsetting che prevede il calcolo delle emissioni di gas ad effetto serra generate dal progetto Expo 2015 in fase di costruzione degli edifici e strutture ospitanti le manifestazioni, in fase di gestione e utilizzo durante la manifestazione e l’utilizzo dei crediti generati dai progetti Cdm programmatici promossi dal Comune per compensare le emissioni generate.

Attraverso Expo 2015 la cooperazione internazionale, la lotta ai cambiamenti climatici e alla desertificazione avrà in Milano un protagonista in grado di realizzare direttamente progetti, di informare e formare in loco e nei Paesi ospitanti risorse in grado di sviluppare questi progetti, di definire un modello e delle linee guida per la preparazione e la realizzazione di progetti secondo il regime del Protocollo di Kyoto.

A gennaio 2008 a Bruxelles, nell’ambito della European Sustainable Energy Week, il Sindaco Moratti ha ufficialmente comunicato l’adesione di Milano alla Covenant of Mayors, il Patto dei Sindaci, iniziativa promossa dalla Commissione Europea nell’ambito delle politiche energetiche, nella quale per la prima volta viene concentrata l’attenzione sul ruolo delle Amministrazioni Locali nella lotta ai cambiamenti climatici, invitandole ad assumersi impegni consistenti, vincolanti (pena l’esclusione dalla Covenant) e precisi.

Con la sottoscrizione del Patto le Amministrazioni si impegnano a dotarsi di un  Piano d’Azione per l’energia sostenibile che preveda di andare oltre l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2020 di riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990.

La città di Milano, aderendo al Patto dei Sindaci, si impegna ad andare oltre gli obiettivi fissati nei propri piani (Piano Clima, Piano Energetico e Ambientale – in corso di aggiornamento - e impegni di Milano per l’Expo 2015): 20% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020, 20% della domanda primaria di energia da coprire con fonti energetiche rinnovabili entro il 2020, 20% di riduzione dei consumi di energia entro il 2020 mediante interventi di efficienza energetica.

Al fine di ridurre le emissioni di CO2, il Comune di Milano ha intrapreso e programmato una serie di attività: la promozione di incentivi per l’efficienza energetica e le rinnovabili, la certificazione energetica degli edifici, la cogenerazione e teleriscaldamento e la campagna di controllo caldaie.

Le azioni strutturali del Comune in tema di trasporti comprendono il provvedimento Ecopass, il potenziamento del trasporto pubblico, l’estensione della rete della metropolitana e costruzione di nuove linee, il mobility management, la promozione di sistemi di mobilità alternativi, il piano della mobilità ciclabile.

Altre attività intraprese sempre in rispetto del Patto dei Sindaci sono la raccolta differenziata, la termovalorizzazione della frazione indifferenziata, l’utilizzo di veicoli alimentati con biocarburanti nella flotta Amsa, la forestazione e, infine la Cooperazione internazionale.

Il Comune ha inoltre firmato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Ambiente per la riduzione delle emissioni di gas serra nell’ambito degli obiettivi del protocollo di Kyoto e degli impegni comunitari al 2020.

Il Piano degli interventi sarà finalizzato alla riqualificazione energetica ambientale del patrimonio comunale e delle Aziende che aderiranno al Protocollo e prevede una riduzione del fabbisogno energetico attraverso interventi di contenimento dei consumi energetici sulle strutture edilizie, interventi di efficienza energetica sugli impianti  e sugli apparati elettrici presenti, analisi ed eventuale miglioramento dell’efficienza energetica dei processi aziendali, interni ed esterni, lo studio e ridefinizione degli abituali comportamenti, nella gestione degli apparati energetici ed idrici, del personale aziendale.

Il protocollo prevede inoltre la riduzione della Produzione dell’energia elettrica e termica necessaria alle esigenze delle Aziende e del Comune, attraverso l’installazione di impianti basati sull’utilizzo di solare termico e geotermia a bassa entalpia, di solare fotovoltaico e biogas per la produzione di energia elettrica e termica, e di caldaie alimentate a biomassa e impianti in cogenerazione e trigenerazione.

Il Ministero ha siglato anche protocollo d’intesa con il Comitato Expo 2015 per la promozione di progetti comuni nell’ambito del  protocollo di Kyoto connessi sia alle attività di carbon footprinting che  alla realizzazione di progetti di cooperazione internazionale.  In particolare verrà definita la metodologia e la realizzazione del sistema di contabilizzazione delle emisioni di CO2 prodotte dalle attività di preparazione, costruzione e svolgimento di Expo 2015.

Il protocollo riguarda anche la progettazione e realizzazione di progetti pilota per l’impiego in ambito Expo 2015 di tecnologie innovative a basso contenuto di carbonio, con particolare riferimento a fotovoltaico e idrogeno, l’attività di educazione e informazione sui cambiamenti climatici rivolta alle istituzioni scolastiche del Comune di Milano.

È prevista anche l’attività di supporto alle istituzioni dei Paesi in via di sviluppo e con economia in transizione in materia di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, incluse attività di formazione per funzionari ed esperti, con priorità per le Piccole Isole del Pacifico ed i Caraibi.

Infine, è prevista la realizzazione, nell’ambito dei progetti di cooperazione e del programma già avviato dal Ministero in collaborazione con l’Agenzia delle Nazioni Unite per la lotta contro la droga – Undoc – di progetti per la valorizzazione di prodotti agricoli sostitutivi delle coltivazioni di coca e oppio in Colombia, Perù, Afghanistan e la partecipazione a Expo 2010 di Shanghai con la realizzazione di un edificio ecosostenibile che ospiterà, tra l’altro, un “laboratorio di ricerca” sui temi dello sviluppo sostenibile.
 

(10/07/2008)

In risposta al messaggio di Edoardo Croci inserito il 1 Lug 2008 - 14:27
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