.: Discussione: Milano, città laboratorio

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 8 Giu 2008 - 13:14
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Da http://milano.repubblica.it
http://milano.repubblica.it/dettaglio/In-marcia-per-un-futuro-Ambientalismo-del-si/1473253


In marcia per un futuro "Ambientalismo del sì"

Tutta la giornata in Porta Venezia in difesa di clima e verde.
"Vigileremo sull´Expo, è la nostra scommessa".
Il lungo corteo aperto dallo striscione "Expo ti tengo d´occhio".
Moratti: "Il nucleare? Non ci sono risposte sicure"


di Alessia Gallione


È una città che si riscopre verde. E diventa per un giorno la capitale dell´impegno ambientale e di 30mila persone arrivate da tutta Italia per marciare in difesa del clima. Un corteo nazionale, tra palloncini, biciclette, pattini, musica, un carro ecologico. Ad aprirlo cinquanta persone travestite da pinguini, che reggono uno striscione con le sigle delle 60 associazioni che hanno organizzato l´appuntamento: da Legambiente all´Arci, dai sindacati a Slow Food.

«La più ampia rete europea per il clima», la definisce il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. Tutti insieme per un «ambientalismo del sì»: sì all´efficienza energetica, alle rinnovabili, al trasporto pubblico, alle politiche agricole ecocompatibili. Ma subito dopo i gonfaloni di molti Comuni e le fasce tricolori dei sindaci, dopo i partiti (dal Pd ai Verdi fino a Rc), sfila un altro slogan: "Expo ti tengo d´occhio". Perché sarà l´Esposizione universale uno dei veri banchi di prova, dicono tutti, per scoprire se Milano sarà davvero la capofila dell´impegno ambientale.

C´è corso Venezia chiuso al traffico. Tra bancarelle, giochi per i bambini, iniziative. Ed è dal palco alla fine della marcia, nella settimana del Festival internazionale dell´ambiente, che viene lanciato l´appello al governo: una carta di impegni propositivi. I pullman sono arrivati da tutti Italia: 5mila i posti prenotati. Per gli organizzatori sono addirittura 60mila i partecipanti finali, tra chi si è messo in marcia e chi ha visitato il "villaggio verde" aperto per tutto il giorno nei giardini di via Palestro e in corso Venezia.

È qui che il corteo sfiora un´altra marcia, quella del Gay pride, con il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso che annuncia: «Siamo in ventimila». Anche qui musica e colore, ma anche 20 minuti di silenzio. In piazza Duomo i partecipanti si sono incollati un cerotto sulla bocca «contro chi vuole ridurci al silenzio».

Anche Letizia Moratti arriva a Porta Venezia. «Sono qui per l´ambiente, ma rispetto tutte le manifestazioni», dice riferendosi al Gay pride, che non incrocia mai. Il governo Berlusconi spinge sul nucleare. Lei no: «Penso che sia un tema difficile da affrontare. Risposte sicure non ce ne sono», frena. Una passeggiata tra gli stand e la rassicurazione che l´impegno della città per il clima esiste: «Abbiamo calcolato che il Festival dell´ambiente causerà l´emissione di 1.200 tonnellate di Co2: abbiamo acquistato altrettanti crediti Kyoto per un valore complessivo di 31.800 euro, e pianteremo 1.600 alberi in città». Come accadrà per compensare le emissioni del festival MiTo.

Si parla di Expo, in marcia. «Perché noi abbiamo accettato la sfida - dice il vicedirettore nazionale di Legambiente Andrea Poggio - è una scommessa e abbiamo deciso di giocare per fare in modo che nel 2015 Milano sia una città più vivibile». Con sfide precise: «Ridurre del 30 per cento le emissioni di Co2», aggiunge il presidente lombardo dell´associazione Damiano Di Simine. Anche il ministro dell´Ambiente del governo-ombra del Pd Ermete Realacci guarda ad Expo: «È un appuntamento importante, sono stato favorevole al progetto di Milano». L´assessore provinciale all´Ambiente Bruna Brembilla, invece, declina le iniziative di Palazzo Isimbardi come il progetto del Metrobosco e un milione di alberi in più entro il 2009.

(08 giugno 2008)

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 5 Giu 2008 - 20:07
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