.: Discussione: Nuove linee della metropolitana: quando e in quanto tempo?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 27 Ott 2009 - 23:06
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Da milano.corriere.it:

Alla Bovisa «l’Ufficio di Piano»: giovani architetti e ingegneri per il master plan

Stanca: preoccupato per l’Expo
Nuovi metrò, mancano fondi


«Speriamo nella prossima riunione del Cipe». Ma Castelli: i soldi arriveranno

MILANO - Adesso, anche l’ammini­­stratore delegato Lucio Stan­ca ammette di essere «preoc­cupato»: «La speranza è che prima o poi si tenga il Cipe e approvi i progetti importanti per Expo. Mi auguro entro ot­tobre». Anche perché «i mesi passano e la situazione diven­ta critica» e «ciò che mi preoc­cupa di più sono i rinvii sulle metropolitane». Sempre ieri, quasi si leggessero nel pensie­ro, il vice-ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, ha garantito che «il pros­simo Cipe si occupe­rà di Pedemontana e M4 e M5», aggiun­gendo a proposito de­gli interventi per Expo che «abbiamo di fronte una sfida im­portante, realizzare opere per 14 miliardi entro il 2014». Garan­zie che il Governo sta ripetendo da mesi, anche se la riunione «decisiva» del Ci­pe è stata più volte rinviata e ancora non esiste la data del­la prossima. Intanto, il capo­gruppo in Provincia, Matteo Mauri, propone che «per i fi­nanziamenti degli Enti locali ad Expo chiediamo tutti insie­me la deroga al patto di stabi­lità».

Lo sfogo di Stanca giunge a margine di una giornata «di buone notizie» per Expo. Ieri, infatti, l’amministratore dele­gato ha aperto le porte dell’Uf­ficio di Piano, la struttura di Expo formata da giovani e giovanissimi, che da circa un mese sta cercando di dare for­ma e corpo al concept plan del sito espositivo. All’inizio di settembre i cinque architet­ti dell’archistar coordinati da Stefano Boeri avevano presen­tato l’idea «innovativa e mo­derna» di un Expo come orto botanico planetario che con­sentirà ai visitatori di muo­versi fra tutti i sapori e le col­ture del mondo. In questo open space alla Bovisa, «per­ché vogliamo dare un piccolo contributo alla creazione del polo della creatività in que­st’area», Stanca ha insediato una squadra di 15 fra architet­ti e ingegneri la cui età media è di poco più di 25 anni, laure­ati fra il 2006 e pochi mesi fa, scelti al termine di una sele­zione durissima gestita in col­laborazione con il Politecnico di Milano.

L'architetto Mat­teo Gatto, che li coordina in­sieme a quattro colleghi e sot­to la supervisione dell’inge­gnere Renzo Gorini, spiega che «stiamo lavorando su moltissime tematiche, dal­l’analisi del concept plan, al ri­lievo dello stato di fato al con­fronto con le Expo preceden­ti». Il che significa dover ge­stire decine di questioni che vanno dalla sicurezza ai servi­zi per i visitatori, dalla fattibi­lità delle serre alla gestione delle cinque zone bioclimati­che, dai problemi di viabilità e accessi, alle condizioni dei terreni, dagli eventi collegati al sistema dei rifiuti e dell'ap­provvigionamento energeti­co. Tutto, insomma. Stanca è soddisfatto del­l’impostazione voluta: «An­che al Bie — sottolinea — ab­biamo avuto una reazione estremamente positiva e mol­ti Paesi hanno già anticipato la loro adesione al nostro pro­getto che sicuramente non può essere giudicato banale». Il banco di prova finale resta fissato al prossimo aprile, quando il Bie dovrà registra­re l’evento, dando ufficial­mente il via al progetto e alla possibilità di avviare i contat­ti per convincere i Paesi a ve­nire ad esporre a Milano e per propagandare il marchio nel mondo.

E. So.
27 ottobre 2009
In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 26 Maggio 2008 - 19:17
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