.: Discussione: Nuove linee della metropolitana: quando e in quanto tempo?

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 26 Maggio 2008 - 19:17
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Le linee attuali della Metropolitana Milanese dovrebbero prevedere cospicui prolungamenti in quasi tutte le direzioni. Si dovranno aggiungere 4,8 chilometri per la linea 3 che dovrebbe terminare a Comasina e ad Affori, mentre si programma entro il secondo semestre del 2009 il completamento dei lavori presenti sulla linea 2 che dovrebbero portare il tragitto sotterraneo e coperto del metro fino ad Assago.
Esistono altri progetti sospesi che attendono di essere promossi. Mi riferisco alla linea del metrò 5 che dovrà congiungere Bignami con San Siro, mentre la linea 4, unificante Lorenteggio con Linate, 15 chilometri circa per 18 stazioni circa, ancora non è conosciuto il cronoprogramma e l'entità complessiva dei lavori di intervento del secondo lotto. La linea 3 sarà sottoposta a un prolungamento verso Paullo, per un totale di 14,7 chilometri, ma niente si definisce in merito all'entità della spesa complessiva.
Il problema è unico e universale per tutti i progetti di intervento: dove rimangono i soldi di copertura per la realizzazione dei lavori complessivi. Molti dei progetti definiti in modo esecutivo e che dovrebbero determinare l'80% complessivo dei lavori di prolungamento delle diverse linee della metropolitana non hanno ancora finanziamenti utili e funzionali nell'essere stanziati per renderli esecutivi ed eseguibili.
La realizzazione dell'estensione delle linee della metropolitana attuali garantirebbe essenzialmente la possibilità di verificare una struttura a rete maggiore che sappia collegare siti strategici e fondamentali nella mobilità quotidiana delle persone, soprattutto se si ipotizza l'aumento della linea metropolitana generale in un'ottica infrastrutturale di comunicazione tra le città che compongono la cosiddetta area metropolitana.
Londra ha una rete metropolitana, "Underground" o più popolarmente detta "The tube", data la conformazione delle stazioni di attesa e dei tunnel di collegamento, che garantisce una comunicabilità di trasporto su tutta la città, Great London, comprendendo i 31 sobborghi e Westminster, oggi serviti dall'arrivo del metro, tanto da considerare elevate le corse quotidiane dei treni, nonchè da rendere la capitale britannica prima città al mondo per estensione della rete metropolitana. Si attendono i fondi stanziati per l'arrivo dell'EXPO 2015 per poter coprire le spese da sostenere in presenza dell'attuazione dei lavori di completamento dell'estensione della linea metropolitana. Ma vogliamo capire e comprendere che il progetto complessivo oggi presente non è sufficiente ad assorbire l'alto flusso di persone e di visitatrici e visitatori che si riverseranno in città nel semestre di presenza della grande esposizione mondiale? E bisogna anche sottolineare che forse all'alba del 2015, vedendo il cronoprogramma di molti progetti di estensione di alcune tratte della linea metropolitana, non tutti questi saranno completati adeguatamente.
Esistono, poi, delle forti incongruenze da parte dell'amministrazione comunale e della Regione Lombardia. Un qualsiasi pendolare per spostarsi dalla stazione di Sesto FS al Duomo deve pagare un supplemento integrativo, il prezzo cumulativo, come viene chiamato dal tariffario vigente, maggiore del costo del biglietto, 1 euro, previsto per le tratte interne al territorio specifico del Comune di Milano. Non esiste nessun tipo di politica di promozione di una mobilità sostenibile, decongestionante il traffico veicolare privato, denso nella fascia lavorativa giornaliera soprattutto in entrata nei giorni feriali mentre, nei giorni festivi, in uscita data l'uscita verso i centri commerciali.
Non esiste, poi, una dimensione circolare dello sviluppo della rete infrastrutturale dei trasporti, tale da garantire una copertura orizzontale nell'intercomunicabilità tra periferie. Se si vuole andare dal quartiere Barona al quartiere Ripamonti non esiste paradossalmente, vista la vicinanza in linea d'aria dei quartieri, un mezzo che garantisca una diretta comunicabilità tra le due zone: occorre muoversi prima andando verso il centro e, poi, ritornando verso la periferia.
Sono queste contraddizioni che rendono lo sviluppo delle politiche sulla mobilità alquanto inadatte ad assorbire le esigenze e le necessità di trasporto delle persone.

Esiste un progetto complessivo da parte dell'amministrazione che aiuti e faciliti una dimensione generale e coerente in ambito politico della mobilità?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano