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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 23 Maggio, 2008 - 19:14

Discriminato perché gay: ma come provarlo?

Discriminato perché gay: ma come provarlo?

Se sei discriminato dove lavori e sei omosessuale non devi provare nulla….no…se sei discriminato dove lavori ti tocca provare tutto.. (!) … o meglio… devi provare di aver subito fatti gravi precisi e concordanti (?!)..no, ho sbagliato ancora, devi provare di aver subito solo i fatti precisi e concordanti. La gravità –dice Berlusconi- non serve più a nulla.
Aiuto!
Il Governo, in queste ultime ore, sta letteralmente sbizzarrendosi riguardo all’onere della prova in tema di discriminazione per orientamento sessuale nei luoghi di lavoro.
I fatti: nel 2000 una direttiva europea contro le discriminazione prevedeva che, gli Stati membri, dovessero introdurre nel proprio ordinamento misure rivolte alla tutela delle persone omosessuali. Dice la direttiva a proposito della “prova” della discriminazione degli omosessuali: deve toccare a colui che discrimina l’onere (il peso) di provare di non aver commesso il fatto.
Con una legge del 2003 il Governo Berluscon ha capovolto questa regola esponendo che deve essere il discriminato (e non più il discriminante) a dover provare di essere stato licenziato o trattato diversamente a causa del proprio orientamento sessuale, mediante fatti precisi, concordanti e, dulcis in fundo, gravi.
Il 21 maggio 2008 il Governo Berlusconi, all’indomani delle dichiarazioni della Ministra-velina-showgirl- Carfagna (<<in Italia le discriminazione degli omosessuali non esistono: me l’hanno detto i miei amici gay>>), ha stabilito: tocca a colui che discrimina provare di non aver commesso il fatto.
Il popolo gay ha accolto la notizia con entusiasmo e anche l’On. Franco Grillini si è mostrato soddisfatto: suo un disegno di legge del dicembre 2007 proprio in tal senso (n. 3305/2007).
Ma il 22 maggio l’ennesima modifica: l’omosessuale licenziato, a causa del suo orientamento, deve provare la discriminazione attraverso fatti precisi e concordanti mentre (dovremmo ringraziare?) i gravi non servono più.
Martedì (forse) la votazione definitiva dell’emendamento.
Quale altra sorpresa ci aspetta?

Giuseppe Eduardo Polizzi