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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 22 Maggio, 2008 - 12:06

Dario Fo alla Feltrinelli presenta il suo nuovo libro

Giovedì alle 18.30, Libreria Feltrinelli, l'attore presenta il suo nuovo libro
Dario Fo: «Spero in una bella catastrofe»
«La mia è un'Apocalisse rimandata, perché si verifica il grande ribaltone. Si riscopre il piacere di ritrovarsi, la voglia di verità»

Vivimilano 22 maggio 2008

I pedalò in via Molino delle Armi, i ragazzi che corrono sui trampoli per le strade vuote tra automobili accatastate, le assemblee all'Arena per riscrivere gli articoli della Costituzione... Così Dario Fo ha immaginato Milano nel suo libro «L'Apocalisse rimandata», edito da Guanda, che presenta oggi alla Feltrinelli.

Ultimi sgoccioli di petrolio, neppure il caffé al bar, perché l'energia da propellenti fossili è esaurita. Apocalypse now?
«No, rimandata, perché nel mondo si verifica il grande ribaltone. È un sogno, il mio, nella speranza di un risveglio. Il pianeta riscopre l'energia da fonti naturali, il piacere di ritrovarsi, la voglia di verità dopo tutte le bugie e i silenzi dei capi dell'impero occidentale, interessati a nascondere la fine delle riserve petrolifere, complici alcuni scienziati. Mentre altri da tempo...».
Si direbbe scritto in una notte, tanto è immediata la lettura, ma è documentatissimo.
«Faccio sempre così. Mi piace prendere lo scatto da terra, dalla realtà. Ho letto molti giornali, visto programmi, parlato con scienziati di mezzo mondo. La cosa mi sta a cuore da matti. E mi chiedo come si fa a non muoversi subito per cercare energie alternative della terra del vento e del sole. Siamo proprio c...».
Dal problema lei è coinvolto molto e da tempo. Ma qual è stata l'occasione che ha fatto nascere il libro?
«Alcune notizie: che l'Eni vuol ricavare petrolio dal fango impregnato di oro nero del Congo, costi alti e roba scadente; che Bush ordina "aumentate la produzione"; che si vendono meno auto, anche usate, e in Cina ne entrano ogni giorno 14mila nuove».
Fin dall'inizio e nell'incipit kafkiano a pagina 40, il terrore si mescola all'ironia, le cifre alle scenette: è Fo.
«Con Franca stiamo già sceneggiando quella della dama palermitana. Sarà uno spettacolo, con lo stesso titolo».
Il libro alterna frasi dai vangeli apocrifi, proverbi, e disegni. Prima dipinge o prima scrive?
«Dipende. A volte ho bisogno di sintetizzare, dipingo e dispongo le tavole sul pavimento in sala, ci cammino in mezzo, poi mi viene da scrivere. Oppure il contrario ».
Ironizza su tutto, tranne che sulle donne. Perché le rende sempre così determinanti?
«Perché ho vicino Franca. Mi incarna l'autonomia della donna, mai succube. In un vangelo apocrifo, alla domanda sul perché Gesù la onori, Maddalena risponde: "perché ho l'utero". La donna è la terra madre».
INFORMAZIONI
Feltrinelli Piazza Piemonte, stasera ore 18.30. Con l'autore interviene Carlo Grande. Ingr.libero
Claudia Provvedini