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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Feb 2010 - 12:31
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Da milano.corriere.it:

operazione congiunta della Finanza Milanese con la polizia Svizzera e Canadese

Attacco mafioso alla Borsa, 18 indagati

Il titolo Infinex gonfiato e sgonfiato artificiosamente a vantaggio dei boss del clan dei Rizzuto

MILANO - Le mani della mafia sulla Borsa. Dopo i cantieri edili, è stata scoperta una nuova, insidiosa forma di infiltrazione mafiosa nell'economia legale. Obbedendo agli ordini del clan, alcuni promotori finanziari gonfiavano e sgonfiavano artificiosamente i prezzi dei titoli sul mercato, attivandosi con operatività frenetiche sui titoli e coinvolgendo negli acquisti e nelle vendite numerosi ignari investitori. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Milano, con un'operazione partita 4 anni fa, hanno indagato 18 persone, alle quali martedì è stato notificato l'avviso di conclusione indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati sono di associazione per delinquere finalizzata all'insider trading e all'aggiotaggio, con l'aggravante della transnazionalità.

IL CLAN DEI RIZZUTO - L'avviso di chiusura delle indagini giunge a conclusione dell'operazione «Texada», durata quattro anni, ramo di una più vasta inchiesta che ha visto protagonisti gli affiliati alla nota famiglia mafiosa dei Rizzuto, con base in Canada e Usa: alcuni arresti sono stati già eseguiti arresti nell'ottobre 2007 nell'ambito dell'operazione «Gold Moustache». I 18 indagati italiani, tra cui figurano anche promotori finanziari (alcuni dei quali peraltro abusivi) e/o dipendenti di società di intermediazione mobiliare, operavano attraverso sofisticate tecniche di Borsa su mercati regolamentati italiani o stranieri, con lo scopo di truffare i risparmiatori attraverso una serie di illeciti tipici del cosiddetto «market abuse». Dal 2004 al 2008 hanno manipolato, attraverso informazioni privilegiate e/o false, l'andamento del titolo «Infinex», quotato all'Over the counter della Borsa statunitense e al mercato regolamentato di Brema e Berlino.

IL TENTATIVO SU MILANO - Il profitto degli indagati e dei loro mandanti, nei quattro anni di manipolazione del titolo «Infinex», ammonta a circa 15 milioni di euro, veicolati - attraverso l'apertura di conti correnti in Svizzera - nelle casse canadesi dei boss. Tra gli indagati figurano alcuni personaggi già noti alle cronache per avere in passato abusivamente sollecitato il pubblico risparmio su alcuni investimenti, rivelatisi in seguito una truffa. Gli indagati avevano tentato, senza riuscirvi, di acquisire il controllo di una Società di intermediazione mobiliare (Sim) milanese. La chiusura dell'inchiesta è stata resa possibile anche grazie al proficuo rapporto di collaborazione intrattenuto con la Rcmp (Reale Polizia a cavallo Canadese) e con la Polizia Cantonale del Ticino della Confederazione Elvetica.

Redazione online
09 febbraio 2010
In risposta al messaggio di Pierfrancesco Majorino inserito il 5 Feb 2010 - 12:50
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